“Vogliamo pagare più tasse”
Ogni tanto i talk-show tedeschi rischiano di essere più surreali di certi teatrini che si osservano sulla televisione italiana. Su ARD, nel corso dell’ultima puntata del popolare programma Anne Will, si è discusso di quanto “unsozial” rischia di essere il prossimo esecutivo giallo-nero. Ad aver preso parte al dibattito anche un simpatico psichiatra in pensione, il quale, dopo aver ereditato un discreto malloppo di quattrini dal padre, si è reso conto di quanto poco in Germania i ricchi vengano tassati (che poi siano proprio i ricchi a pagare la stragrande maggioranza delle tasse, questo a lui non interessa) e ha perciò deciso di fondare un movimento per l’introduzione di una bella imposta patrimoniale, abolita una decina di anni fa ai tempi di Helmut Kohl. Lo strabiliante motto dell’iniziativa è: “Vogliamo pagare più tasse!”. Il professore berlinese che gli sedeva di fronte, tal Norbert Bolz, ha magistralmente fatto notare, con puntuale ironia e lucido sarcasmo, come e in che misura lo statalismo abbia ormai del tutto annichilito le menti degli uomini; a tal punto che se si è troppo ricchi, si rischia di non sapere che uso fare del proprio denaro e si convenga sulla necessità che tocchi allo Stato provvedere. “Una delle cose più stupide che una persona ricca può fare, è quella di privarsi del proprio denaro e darlo allo Stato”, ha detto Bolz. Dietro l’idea molto pop in voga presso i socialdemocratici, che accumulare troppo capitale sia male e che lo Stato possa farne un uso molto più nobile, si cela la mostruosa abdicazione dell’individuo nei confronti di sé stesso; e ciò nella convinzione che vi sia qualcuno intellettualmente e moralmente superiore, che sappia precisamente come debba essere gestito il denaro di una vasta moltitudine di persone completamente diverse le une dalle altre. La via verso la schiavitù è segnata.
Io sono d’accordo. Lo stato dovrebbe prendere dai ricchi i soldi che hanno in più. Anche io penso di avere qualche soldo di troppo rispetto agli altri, e che anche agli altri dovrebbero essere concesse le mie opportunità. Sono disposto a dare via 300 euro dal mio stipendio di 1400 netti.
Lei è libero di pensare e di fare quello che vuole. Proprio per questo mi chiedo per quale motivo debba esserci lo Stato che fa da intermediatore. Non può prendere lei quei 300 euro ed utilizzarli precisamente per il raggiungimento degli scopi di cui parla?
Poiché in Germania nulla vieta a chi lo vuole di compiere donazioni a favore dello Stato e quindi del ceto politico e dei suoi protetti (un’attività che io posso pure giudicare asociale e dannosa, ma che non è illegale), quel movimento dovrebbe semplicemente cambiare nome: “Vogliamo che paghiate più tasse”, oppure “Vogliamo che i ricchi paghino più tasse”. Così com’è ora non ha alcun senso logico.
Assolutamente. Temo però che il ragionamento sia troppo complesso. Così come non riescono ad immaginarsi di poter utilizzare in maniera produttiva il denaro che avanza, allo stesso modo risulta estremamente difficile l’ipotesi di fare donazioni al potere politico. Il principio è lo stesso. Il denaro lo devono maneggiare direttamente loro. Sarebbe più semplice, così ha spiegato Lehmkuhl, che lo Stato prelevasse direttamente alla radice….
Mi verrebbe da dire, questo signore i soldi non li ha sudati, li ha ereditati, per questo non sa che farsene. I soldi come vengono guadagnati cosi se ne vanno. Se vengono guadagnati con fatica se ne vanno con fatica. Piuttosto solo a me sembra che quest’uomo ammetta di essere incapace di intendere e volere, definendosi incapace di gestire il proprio patrimonio?
fino a ieri credevo che gli uomini restassero sostanzalmente gli stessi, cambiando il momento storico cambiavano le possibilità, ora mi rendo conto che macchiavelli non potrebbe più dire che: ” gli uomini sdimenticano prima la morte del padre che la perdita del patrimonio” …………
Ma io mi domando e dico: viste le immani sciocchezze che tutti gli stati di questo mondo compiono quotidianamente, come può una persona sana di mente pensare che sia proprio lo stato a doversi occupare di come impiegare il proprio denaro in maniera non solo più utile, ma pure socialmente più giusta ed efficace? E quando mai si è visto? Mah, è un bel mistero..
I tedeschi sono senz’altro più oculati e attenti di noi italiani a gestire il bene comune, basta andarci una sola volta per vederlo e capirlo. Detto ciò anche i tedeschi non amano pagare tante tasse e anche loro pensano che lo stato non sia il miglior gestore possibile dei soldi di tutti. Credo che la stragrande maggioranza dei tedeschi si sia concessa una sonora risata. Come dice bene P. Tisbo, quel signore i soldi che ha non li ha sudati e quindi ha ragionato come quelli a cui piace discutere sul miglor modo di dividere la torta che fanno gli altri.
sono d’accordo con Tisbo e Bill.
Il fatto è che questo signore perchè non si è sudato i suoi soldi è convinto di poter dire e fare le str…………………. che vuole!
E’ possibile che si tratti di un caso pischiatrico di ‘cervello bevuto’ associato a manie di presenzialismo televisivo. Insomma uno fuori di melone. Tutto qui.
Chi ha tanti soldi e da solo non sa che farsene,potrebbe darli a me !
Ironico;ma sinceramente:si dia da fare e si occupi di 1-beneficenza;2-mecenatismo;3 studi e ricerche; ecc ecc ecc