1
Ago
2011

Usa, Europa e i balbettii sul debito pubblico

Anche la soluzione last minute al problema del debito pubblico federale statunitense appartiene alla categoria too little, too late. Esattamente come per i tre round in venti mesi dedicati dall’Europa al problema del debito greco. L’Europa ha pagato la sua miope debolezza estendendo i costi della messa in sicurezza e approfondendo il divario tra le economie reali dei suoi membri. L’America verrà meno duramente punita per via della forza del dollaro come tallone monetario mondiale, ma resta avviata su un sentiero di spesa e debito pubblico insostenibili, con una ripresa in cospicuo rallentamento e forte disoccupazione, e con un’Amministrazione che ha perso la sua credibilità. Se dovessimo fare un’ideale e sintetica graduatoria di chi ha commesso i maggiori errori, i diversi soggetti del mercato, i loro regolatori, oppure la politica?

Innanzitutto bisogna diversificare tra Europa e America, perché il punto di partenza è che la crisi dei debiti pubblici ha reso ormai evidente che ogni prospettiva di coordinamento globale in sede di G20 è semplicemente una chiacchiera priva di sostanza. I membri europei del G8 e del G20 non hanno potuto in un anno e mezzo mai chiedere che la crisi incrociata di sostenibilità del debito pubblico sulle due rive dell’Atlantico fosse affrontata in maniera globale, visti gli effetti durevoli che essa esercita sulla crescita mondiale, per il semplice fatto che non sono mai riusciti a darsi una vera ed efficace linea comune in Europa, fino almeno a due giovedì fa e con tutti i limiti di un accordo che ancora incoraggia al ribasso su Spagna e Italia. In questo, la politica europea ha più colpe di tutti.

E ad uscirne rafforzato è solo l’asse diretto tra Germania e Cina.

Quanto a quale politica abbia sbagliato di più a casa propria, tra quella europea e quella americana, sono per la seconda. L’Europa politica non esiste, e i compromessi che inducono a diversificare i premi al rischio, sia sovrani che dei sistemi bancari, rispondono comunque all’interesse del Paese europeo egemone. Negli States il circuito politico istituzionale capace di interventi e correzioni energiche esiste eccome, e il problema è solo quello di un’Amministrazione prigioniera della sua impostazione ideale, che non ha dato frutti nella ripresa e che non riesce ad ammettere che comunque l’ingentissima spesa pubblica aggiuntiva accesa nei comparti non discrezionali, come la sanità, aggiunta alle proiezioni previdenziali rende il livello di tassazione di equilibrio semplicemente impensabile per un’economia come quella americana.

I regolatori dei mercati sono forse coloro che hanno fatto quello che potevano, per ammonire la politica a desistere dall’errore. O meglio: lo fatto in Europa la Bce, e per questo i tedeschi l’hanno tenuta sotto schiaffo obbligandola per un anno e mezzo all’improprio compito di comprare sul mercato secondario i titoli dei paesi a rischio. La Fed, in America, non leva fiato sulla politica di tassa e spendi, perché a propria volta ha comprato asset pari a più della metà dell’intero valore attuale dei listini quotati statunitensi.

Poteva fare di più il circuito europeo delle Consob, cioè delle autorità sui mercati finanziari, per limare le unghie alla cosiddetta “speculazione”? E’ un tema che piace molti ai politici che invece di tagliare spesa e tasse preferiscono prendersela con i presunti avvoltoi del mercato, le agenzie di rating, i fondi hedge e tutti coloro che usano legittimamente Cds e vendite allo scoperto. Francamente, è un punto di vista che non condivido. I politici italiani ed europei non capiscono che la risposta alle agenzie di rating che downgradano gettando benzina sul fuoco non è quello di far nascere presunte agenzie di rating pubbliche nazionali e europee, come hanno fatto anni fa i cinesi. Dio ci salvi, da agenzie che diano giudizi sulla base di chi è più o meno amico del governo di riferimento, come puntualmente avviene per l’agenzia Dagong pechinese. I governi europei dovevano invece impuntarsi col governo americano, ma questo già tre anni fa prima della crisi dell’eurodebito, al fine che in America non siano più i giudizi delle agenzie di rating a far testo per le valutazioni seguite dalla FED nell’assunzione di titoli in controparte, nel proprio asset patrimoniale. Finché negli USA le agenzie di rating fanno fede pubblica sugli attivi della FED, chiedere di metter loro la mordacchia su qualunque altro loro giudizio è tempo sprecato, da parte di politici o ignari o in malafede.

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9 Responses

  1. Piero

    dizionario della SPECULAZIONE :

    1) LONG = aspettative speculative al rialzo

    2) SHORT = aspettative speculative al ribasso

    Domanda : ma secondo voi.. la speculazione.. stava MENTENDO :

    a) nel 2009/metà 2011 quando le borse crescevano e tutto sembrava bello
    solo xrchè gli Stati e le Banche Centrali avevano fermato il Crack da Debiti
    facendo Altri Debiti / Base Monetaria ?

    b) oppure stà mentendo OGGI quandi dice che sia le Borse che i Debiti degli Stati
    sono a livelli insostenibili ?

    Risposta x i non addentro ai lavori :
    la SPECULAZIONE ha MENTITO nel 2009/metà 2011
    quando faceva salire tutto (LONG) anche se Lei Sapeva Benissimo che vivevamo su una palafitta di pasta frolla.. e che i miglioramenti del Pil NON avevano basi Durature xrchè fondate su altro danaro di pura carta (anzi.. di Bit)..

  2. ILPROVINCIALE

    situazione USA: hanno un governo l’Europa NO! Politica USA contraddittoria (sia se si sceglie la strada del rigore e dei tagli sia se si sceglie la strada degli stimoli; posizione Krugman..non rispondete incavolati neri perchè diffondo immonde teorie neokeynesiane ma ho solo riportato il fatto che vi sono diverse opinioni e non proprio di scolaretti..). Se a tutto ciò aggiungiamo la FED che non si limita alla stabilità dei prezzi e il fatto che gli USA sono una potenza militare (conta..conta..) la situazione è di sicuro migliore per gli Yankees.
    Europa: non esiste politicamente o meglio non esiste un governo europeo con i poteri e la velocità di decisione necessaria dinanzi ad una simile crisi. La Germania impone la sua linea, vi sono i paesi satelliti, la Francia fa finta di contare e cerca di limitare i danni. Le spese le fa’ soprattutto l’Italia.
    Germania: ci guadagna eccome!(d’accordo con Giannino)
    ITALIA Non vi sono stati cambiamenti nei fondamentali economici tali da giustificare i crolli della borsa e l’aumento dello spread BTP/BUND. Le cause, pertanto, sono esterne (politica della Germania in sede europea), o irrazionali (la legge del gregge..altro che razionalità assoluta dei mercati) o speculativa (io ritengo che determinate scommesse finanziarie esistono così come le vittime delle stesse). Un’opzione non esclude l’altra. Intanto abbiamo le banche che possono essere più facilmente scalate, si parla di privatizzazioni (solita svendita a soliti noti e comprando a debito?), si parla di patrimoniale etc etc. Si profilano i nuovi salvatori vestiti da splendidi tecnocrati. Insomma la situazione non è bella. In questi frangenti l’attacco alla politica può essere anche giustificato ma attenzione che l’antipolitica non diventi l’antidemocrazia.
    La classe dirigente di questo Paese in ogni caso latita (Governo, Consob, l’opposizione non ho capito quale proposta chiara faccia..). La manovra non ha accontentato i mercati (bell’esempio che ormai contano loro non i rappresentanti del popolo)
    Finale con proposta. La camera ha concluso l’indagine conoscitiva sul patrimonio immobiliare pubblico (si parla di centiania e centiania di miliardi e non tutti i soggetti hanno risposto all’indagine..). Iniziare vendita di parte degli immobili (nb non si tratta di Colosseo et similia sia chiaro). Non tutti nè gran parte nè di corsa altrimenti si tratta di svendita. Creare agenzia per gestione patrimonio immobiliare: circa le migliori modalità per evitare che si trasformi in carrozzone di Stato mi piacerebbe l’opinione di Giannino(che stimo e che per questo invito a partecipare qualche volta alle discussioni) e di coloro che ritengono che la propsota potrebbe essere percorribile.

  3. Piero

    Post Scriptum :

    passiamo ai POLITICI : ma secondo voi quando negli ultimi 2/3 anni vi dicevano
    che c’era la ripresa sapevano o non sapevano che essa si fondava su Altri Debiti ?

    Risposta : anche i POLITICI (da Obama di Sinistra a Berlusca di Destra) MENTIVANO
    alla gente x ragioni di Consenso (e quindi di Loro Interesse al Voto = Potere)..

    una delle + belle barzellette che sento ogni tanto è quella delle Manovre Fiscali di RIGORE e di SVILUPPO (della serie… Botte Piena e Moglie Ubriaca 🙂

    in sintesi : sia la FINANZA che la POLITICA occidentale.. tutti insieme..
    hanno mentito alla gente.. i primi x ragioni di Convenienza Speculativa.. i secondi x ragioni di Convenienza Politica…

  4. Marcello

    Fino a qualche tempo fa mi consolavo separando i debitori dai creditori, della serie: se c’è un debitore ci sarà un creditore!
    Beh, ora non ne sono più molto sicuro che le cose siano così ovvie…!
    Grazie della compagnia gentile Oscar, ne avremo bisogno per questo agosto più imprevedibile del solito!
    Saluti Marcello

  5. francesco sica

    Quoto: “Se dovessimo fare un’ideale e sintetica graduatoria di chi ha commesso i maggiori errori, i diversi soggetti del mercato, i loro regolatori, oppure la politica?”. Domanda: per chi sostiene il libero mercato come si può ancora giustificare la presenza dei regolatori. Credere che poche persone in un consiglio della FED o della BCE sappiano intraprendere e interpretare i bisogni di miliardi di soggetti economici nel mondo è a dir poco arrogante. L’inflazione monetaria non potrà continuare per sempre. Si sono appropriati del denaro e lo hanno manipolato giocando con la vita delle persone. Il denaro deve tornare di nostra proprietà, basta interventismo con opere insostenibili come il TAV per spostare fantomatiche merci da Lisbona a Kiev. O parliamo di Torino, città lavorativamente depressa, debito per abitante più alto in Italia, proloficazione di uffici governativi con stipendi fuori ogni comprensione. Però saranno orgogliosi a passare le giornate su una metro senza autista. Informiamoci per l’abbondono della moneta fiduciaria, abolizioni delle banche centrali e divieto del sistema a riserva frazionaria.

  6. adriano

    Se l’acqua potabile non lo è piu’ per la presenza oltre i limiti ammissibili di una sostanza tossica,i rimedi sono due.Si diminuisce l’elemento inquinante.Si aumentano per legge i limiti massimi ammissibili.Nel primo caso si può sperare di migliorare,se le azioni successive sono conseguenti,nell’altro sicuramente si peggiorerà.Gli amici americani aumentano gli inquinanti.Da ingenuo incompetente non capisco l’alternativa alla politica di diminuzione del debito,che in realtà nessuno propone.Ora,vista la risposta dei mercati che si fa?Una manovra alla settimana?Flaiano sei ancora attuale,addirittura su scala mondiale.La situazione è disperata,ma non è seria.

  7. Rodolfo

    Caro Oscar, se ben capisco mi stai dicendo che piu’ agenzie di rating nel mondo sono un problema?E la concorrenza dove va?A fondare agenzie di rating ci stanno pensando sia i tedeschi che i russi, dov’e’ il problema.
    Il problema del debito pubblico americano, compreso quello privato, e’ scoppiato prima che Obama avviasse la riforma sanitaria, gli americani non hanno piu’ soldi per i voli dello Shuttle, pazienza glieli forniscono i russi ed i cinesi.
    Fino a quando credi che gli USA potranno continuare a pagare la difesa per l’intero pianeta, non te la ricordi la guerra fredda?
    Mi domando per il debito Europeo c’e’ la soluzione eurobond e per quello americano
    qual’e’ la soluzione?
    Distini saluti

  8. carlo grezio

    oggi 3 agosto 2011
    berlusconi ha parlato in parlamento
    quanto a balbettii…non se ne erano mai sentiti di simili.
    incompetenza, inconcludenza, impreparazione, inettitudine…
    solo un popolo di coglioni poteva scegliere per tre volte un simile cialtrone.

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