Una tassa per l’Europa! Ma dico, è uno scherzo vero?
A poche euro da un eurovertice che tanto per cambiare si apre nell’assoluta incertezza intorno alla vera posizione tedesca sulla possibilità di predisporre aiuti a Grecia, Spagna e Portogallo, Alberto Giovannini – ex del Tesoro, poi Banca di Roma, oggi nell’asset management, ma da sempre appassionato e autorevole debateur di questioni sistemiche – propone sul Sole che l’Europa politica che continua a non esserci, nasca attraverso una tassa. Mi sono stropicciato gli occhi. L’idea di un debito sovrano comune ha un senso, come l’ebbe per far nascere davvero gli Stati Uniti. Ed è esattamente ciò che la Germania non vuole, e per questo tra l’altro vuole Weber e non Draghi alla BCE. Ma a un’Europa che nascesse da una tassa, farei i miei peggiori auguri. E credo saremmo in tanti, la schiacciante maggioranza a mobilitarci contro.
Legga quest’articolo
http://www.telegraph.co.uk/finance/comment/ambroseevans_pritchard/7199625/Germany-backs-Greek-bail-out-as-EU-creates-economic-government.html
e vedrà che l’idea della tassazione non è erratica.
Se come scrive l’autore si va verso una “capitale della gestione economica della moneta unica” i balzelli di tassazione saranno molteplici.
E nessun sogno politico morirà senza contributo: dall’aria che si respira….fino il cibo di cui ci nutriamo.
Tutto per benessere di tutti.
@eonia
con tutta la simpatia possibile…..
“e la principessa ed il principe finalmente si baciarono e vissero felici e contenti”, leggevo nella fiaba ieri sera alle mie figlie …
L’ideale e’ bello ma la realta’ e’ che invece di allontanare geograficamente le tasse e’ meglio avvicinarle.
In Svizzera funziona cosi ed io al mattino trovo sotto l’ufficio il presidente del governo cantonale e gli chiedo cosa ne ha fatto dei miei soldi.
Meglio avere il responsabile sotto casa che a Francoforte …
Vedo che le dinamiche politiche seguono alla lettera le mie pessimistiche analisi. Pare che la Storia si diverta a darmi ragione. In termini di VAR, direi che io Granger-causo le disgrazie: sono un Granger-menagramo.
PS L’idea (del telegraph) che il systemic risk renda necessari i bailout è temporalmente inconsistente: nessuno si curerà più del rischio e ciò provocherà proprio systemic risk. Shared responsibility is no responsibility.
ho già detto e ridetto su questo blog come la penso sulla traballante, inconcludente, arrogante UE.
Già gli italiani hanno stramaledetto l’Europa (e Prodi) per l’entrate nell’Euro (gestita poi peggio dal Berlusca…), per le assurde norme anti-inquinamento che ci tormentano la vita e ci tagliano competitività, adesso l’idea di una tassa sarebbe veramente “il colpo di grazia” (meritato) per quel carrozzone burocratico odiato dai più.
Gli Stati Uniti d’America sono nati dopo 2 guerre, con una lingua comune, e con una Costituzione amata dai cittadini.
L’Unione Europea non ha lingua comune, non ha una Costituzione ma un “papello” che vale come il due di coppe ed è osteggiata dalla maggior parte degli europei: dove vogliamo arrivare con un simile bagaglio culturale?
Io terrei separata la questione della presidenza della BCE dalla la proposta di una tassazione europea.
E’ noto che da un po’ di tempo il Sole è molto vicino alle posizioni del ministro Tremonti, il quale ha più volte affermato la necessità di un debito pubblico europeo che permetta di allineare i debiti pubblici dei paesi europei; ovviamente tale debito pubblico europeo avrebbe bisogno di una tassazione europea. Questa posizione di Tremonti è condivisa inoltre da molte imprese italiane, specie del nord-Italia, le quali pensano di poter così riguadagnare competitività nei confronti delle imprese tedesche.
Draghi alla guida della BCE potrebbe servire questa causa? Francamente non mi pare, dal momento che la proposta di tassazione europea riguarda la politica fiscale, mentre la BCE si occupa di politica monetaria. Mi sembra invece che la candidatura di Draghi sia perdente nei confronti di quella di Weber per due motivi:
1. Weber ex presidente della Deutsche Bundesbank alla BCE proseguirà con una politica monetaria che farà sicuramente gli interessi della Germania. Draghi per sconfiggere Weber necessita del sostegno di quei paesi europei che vogliono un mutamento della politica monetaria della BCE, ma tali paesi al momento non considerano tale questione come prioritaria. Infatti per uscire dall’attuale fase economica la politica monetaria da sola non è sufficiente, è necessaria anche un’opportuna e dolorosa politica fiscale. Per questo tali paesi europei più che al presidente della BCE, guardano con speranza alla Merkel. Se il prezzo da pagare per l’aiuto tedesco è la nomina di Weber alla BCE, si può esser certi che la maggior parte dei governi dei paesi europei con l’acqua alla gola non avranno scrupoli ad accontentare le richieste di Frau Angela.
2. Draghi alla guida della BCE potrebbe chiedere alle banche europee maggiore trasparenza, cosa che non farebbe di certo piacere alle banche tedesche.
Sicuramente non sono fans della tassazione nazionale, europea o di qualsiasi altra provenienza.
Ma il problema/dilemma Grecia, oltre le rassicurazioni governative del sig. Papandreou, sembra che necessita un intervento europeo.
L’intervento (se ci sarà) sicuramente risolverà il problema contingente ma colpirà in profondità le modalità di adozione della moneta unica.
Già ci sono i pigs del deficit e piigs del debito.
La tassazione diretta e/o indiretta sembrerebbe la forma meno indolore per tutti e se gestita a livello decentrato salverebbe i singoli governi dalle conseguenze di condanna morale.
Per quanto difficile da digerire, diplomaticamente presenta dei vantaggi.
Inoltre il fatto che l’Europa non desidera alcun intervento del FMI, in quanto braccio operativo americano, mostra che si è intenzionati a procedere con altre forme soprannazionali europee.
Per Luca CH,
la Svizzera è un altro pianeta rispetto all’Europa.
Infatti se ne sta tranquilla in disparte dal resto dell’Europa, gestendo in piena autonomia la confederazione cantonale.
Sarà per questo che proprio lì trovano sede i maggiori organismi internazionali.
“la Svizzera è un altro pianeta rispetto all’Europa …”
E’ la stessa Svizzera che conosco io? quella che senza i soldi di deliquenti di ogni ordine e grado (delinquente = individuo che commette un fatto ritenuto reato dalla legge) dovrebbe vivere solo di formaggio e cioccolata?
condivido ancora una volta il pensiero di andrea!
sarebbe molto ma molto brutto ma.. se Ciampi e Prodi con le tasse non ci avessero fatti entrare in Europa… la Lira sarebbe già Argentina… e questo è un FATTO da nessuno sano di mente incontestabile.. infinitamente superiore alle speculazioni sul change over.. ai lacciuoli.. ed a qualsiasi altra cosa venga in mente… guardatevi i grafici comparati del debito dei vari paesi nel corso delle legislature invece di blaterare capricciosi bimbi sull’orlo dei Piigs :)))..
un A-partitico…Amen
@Mario
guarda che cercano comici a zelig…. hai dimenticato gli orologi…
gent.mo Luca CH,
io mi ero permesso di indicare la Luna, mentre lei ha voluto soffermarsi sul mio dito.
La battuta “… vivere solo di formaggio e cioccolata …” non è mia ma di un alto dirigente bancario svizzero.
Andrò alla ricerca dell’articolo di un vostro quotidiano che ne ha pubblicato l’intervista (verteva sugli effetti dello scudo fiscale), così che lei possa girare la sua proposta di reimpiego al diretto interessato.
Non trova curioso che in questo momento in giro per mezza europa e non solo ci siano diversi ex dipendenti di banche del suo paese con in mano liste di nomi e importi per decine di miliardi di euro?
E che le Agenzie delle Entrate di diversi paesi stanno mettendo a bilancio somme milionarie per acquistare le suddette liste?
Non se ne abbia a male, non ce l’ho con lei o con la Svizzera in particolare, ma con una tendenza che credevo tutta italiana per cui l’erba del vicino è sempre più verde.
Le do comunque atto che nel suo paese non ci sono amministratori locali (sindaci e assessori) come nel nostro che comprano terreni agricoli nel comune che amministrano per poi convertirli a edificabili.
Ma sia questi che il Vostro Sistema Bancario non si possono definire delinquenti nel significato giurisprudenziale del termine; tuttavia converrà con me che entrambi non possono proprio essere portati a esempio positivo.
Sulle assurde norme anti-inquinamento che ci tormentano la vita e ci tagliano competitività (sono imprenditore) concordo però mi permetto di far osservare che non è proprio tutto da buttare.
Ciò che trovo vergognoso è permettere a chi produce in paesi extra UE (dove queste leggi non esistono) di venire a vendere nell’UE costringendo di fatto chi queste regole le deve rispettare (e magari le vuole anche rispettare perchè le trova degne di un paese civile ed evoluto) a fare i salti mortali, a dover lavorare senza poterle rispettare, ad arrendersi e chiudere.
Ma entriamo in un agomento che richiederebbe chilometri di blog.
“… fino ad allora fu la pergamena ad essere impiegata come principale materiale di supporto alla scrittura ma fu ben presto sostituita dalla più economica e pratica carta …” credo che corresse l’anno 1500
“… fino ad allora fu l’orologio ad essere impiegato come principale strumento di consultazione dell’ora ma fu ben presto sostituito dal più pratico e funzionale telefono cellulare …” ehm qualcuno vuole sbilanciarsi a mettere una data?
Per stare in tema con il post il problema non è la tassa in se, ma l’uso che se ne fa, argomento dal quale chi le nostre tasse le “maneggia” (mi sembra un termine più appropriato di “impiega”) è molto bravo a spostare l’attenzione.
Immaginiamo il sistema come un bacino idrico dove c’è acqua (i soldi) che entra (imposizione fiscale) ed esce (opere pubbliche, servizi, stipendi …) , ma questo deve avvenire mantenendone il livello entro certi valori (patto di stabilità).
Possibile che se il livello inizia a scendere troppo rapidamente si insista nel volere far entrare più acqua (Prodi) o ce ne si freghi altamente della cosa (Berlusconi)?
Mai nessuno che vada a vedere se per caso non ci sono delle perdite?
Forse che quelli che dovrebbero controllare sono anche quelli che causano le perdite?
A proposito, con Prodi l’acqua va messa subito, con Berlusconi solo un po’ più avanti nel tempo.
@Mario
sbagliato… silviuccio l’acqua l’ha sempre tenuta sempre e solo x sè… poi lascia i buchi da coprire a quelli che vengono dopo (dati alla mano: questo è UN FATTO)… questa volta ci penserà Draghi… e per buon peso quando tappano ex post le sue buche lui gli spara e così raccoglie pure consensi x farsi rieleggere e ci riesce.. x fortuna che è vecchio.. e per fortuna che Tremonti lo ha bloccato impedendogli di grecizzarci prima ancora che ci pensino i mercati a fare il lavoro sporco…
PS: sui sitidi finanza Americani dicono che l’AMNISTIA (la chiamano così… ed hanno ragione… pane al pane.. vino al vino) dell’Italia ha messo un pò in crisi Ubs… credo che nei prossimi decenni anche x CH la pacchia finirà..
@Piero
“… silviuccio l’acqua l’ha sempre tenuta sempre e solo x sè… poi lascia i buchi da coprire a quelli che vengono dopo …”
era quello che intendevo anche io, mi sono espresso male.
Sulla pacchia dei prossimi decenni girano brutte voci un po’ per tutto il sistema occidentale … purtroppo.