16
Lug
2009

Trimestrali da record, è la volta di Jp Morgan

Ricavi record per 27,7 miliardi di dollari per Jp Morgan nel secondo trimestre 2009. Il colosso bancario statunitense ha battuto il consensus che era fermo a 25,4 mld. Oltre le attese anche gli utili. L’utile netto si è attestato a quota 2,7 mld di dollari dai 2 mld dell’analogo trimestre del 2008. L’Eps risulta pari a 0,28 dollari rispetto agli 0,05 dollari attesi. Sull’utile per azione ha pesato il rimborso del programma Tarp (Troubled asset relief program) per 0,27 dollari e la valutazione speciale del Fdic (Federal Deposit Insurance Corp) per 0,10 dollari. Per chi volesse seguire la conference call dell CFO, ecco il link.

Jp Morgan è l’unica big bancaria statunitense che dallo scoppio della crisi nel 2007 è sempre riuscita a riportare conti trimestrali in utile.

Andando nel dettaglio si nota come a trascinare i conti siano ancora una volta le voci legate alle attività core del gruppo, in particolare gli utili da intermediazione e le commissioni derivanti da attività di banca d’investimento, che hanno più che compensato i crescenti default su prestiti al consumo e carte di credito.

Utile per divisione:

INVESTMENT BANK $1471 (+273%)

CORPORATE/PRIVATE EQUITY $808

ASSET MANAGEMENT $352 (+11% su Q2 08′)

TREASURY & SECURITIES SERVICES $379 (-11%)

COMMERCIAL BANKING $368 (+4%)

CARD SERVICES $(672) (valore positivo nel 08’+$250)

RETAIL FINANCIAL SERVICES $15 (-97%) di cui Retail Banking £970 e Consumer Lending $(955)

La banca ha reso noto inoltre di aver erogato nuovo credito per circa 150 miliardi di dollari nel secondo trimestre e di aver aumentato a 9,7 miliardi di dollari gli accantonamenti contro future perdite sul credito erogato, in rialzo rispetto ai 4,29 miliardi di un anno ma in calo rispetto ai 10,07 miliardi del primo trimestre. Non è di buono auspicio per il settore l’accantonamento di 4,6 miliardi per perdite legate alle attivita’ della divisione carte di credito. Il totale delle riserve per attivita’ di concessione del credito infine e’ salito ora a quota 30 miliardi di dollari.

Infine va ricordato il rimborso, effettuato il mese scorso, pari a 25 miliardi di dollari di aiuti di stato, oltre al pagamento di 795 milioni di dollari di dividendi.

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3 Responses

  1. Giorgiob75

    Le banche tornano a macinare utili ma…con la FED che gli presta i soldi a 0 e gli compra i titoli spazzatura, e queste che prestano i soldi MINIMO al 5% (vedere tassi media applicati ai mutui rilevati dalla MBA qualche giorno fa), chi non é capace di fare utili ?

    Cosa succederá quando i tassi torneranno a salire ?
    Nulla é cambiato rispetto a 8 anni fa…se non per il fatto che adesso é chiaro che le banche sono l’unico soggetto economico che non puó essere lasciato fallire.

  2. Luca Mosto

    questo è un bel quesito, la strategia adottata dalla fed per quanto riguarda i tassi bassissimi fa ricordare tanto quella di greenspan dopo la crisi dei primi anni 2000, che ha contribuito alla creazioni delle condizioni che hanno portato all’attuale crisi. su questo c’è da riflettere..a volte la fed sembra mancare di memoria storica..

    è da notare anche l’aumento degli accantonamenti per i rischi di future perdite su crediti: ciò implica che per quanto i conti siano positivi, c’è ancora attenzione a quel che potrebbe accadere in futuro..anche per questo non bisogna esaltarsi di fronte ai risultati di questi giorni..

  3. Giorgiob75

    Porgo inoltre alla vostra attenzione questo interessante articolo apparso su Forbes:
    http://www.forbes.com/2009/07/16/goldman-jp-mogan-business-wall-street-earnings.html

    In particolare, ho trovato interessanti questi passi:

    At JPMorgan, though revenues surged over last year, both revenue and profits in some of its key consumer and investment banking businesses were down from the first quarter. And reserves for loan losses continued to rise, another $2 billion to $30 billion, a sign the bank’s loan portfolio could continue to deteriorate through the rest of the year, though the company’s chief financial officer says he sees loan losses stabilizing.

    Il business relativo a investment e consumer banking di JPM continua a produrre perdite (altri 2 milirdi di $) e il portafoglio prestiti continua a deteriorarsi, sebbene il CFO continui a dire di vedere segnali di stabilizzazione.

    Still, the strong profit reports are a contrast to the fate of CIT Group ( CIT – news – people ), a major lender to small and medium-size businesses, which is teetering toward bankruptcy after the government refused to come to its rescue. (See “CIT: Not Too Big To Fail.”) CIT, which got $2.3 billion from the Troubled Asset Relief Program, is trying to raise secured financing from private equity and other investors, but may file for bankruptcy as early as Thursday.

    I profitti di GS e JPM fanno a pugni con la situazione in cui versa CIT che non riesce a trovare i fondi per evitare la bancarotta.
    CIT non é abbastanza BIG per evitare il fallimento…

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