Tre buone ragioni di tempesta, e no alla patrimoniale
Oggii, un’altra botta clamorosa sulle Borse europee. Milano ha perso il 6,6%, ma sia Francoforte sia Parigi sia Madrid hanno perso ben oltre il 5%. Da inizio settimana, sui mercati finanziari europei si è spezzato l’incantesimo che vedeva i cali concentrati soprattutto sulle piazze eurodeboli. Da inizio anno, alla chiusura di venerdì scorso l’indice italiano FTSE MIB perdeva il 20%, ma il Dax30 di Francoforte solo il 9%, e il Cac40 di Parigi il 14%. Dopo l’abbassamento del rating al debito pubblico americano lo scorso fine settimana, i mercati europei hanno solo tirato un momentaneo sospiro di sollievo alla notizia che le banche centrali, FED e BCE d’accordo, avrebbero preso a comprare i titoli del proprio debito pubblico per sostenerne i corsi. Ma subito dopo, come puntualmente avevamo avvisato i lettori domenica stessa, ecco che i mercati hanno ripreso o a picchiare. E questa volta la novità è che non fanno sconti a nessuno, tedeschi e francesi in testa, oltre naturalmente a Wall Street, che inanella ribassi simili solo a quelli del 2008, subito successivi al crac di Lehman Brothers. Purtroppo, era una facile profezia. Perché a spingere con questa forza al ribasso i mercati – spesso verso quotazioni che da tempo non hanno alcun riscontro nei fondamentali di banche e società quotate, che vedono la propria capitalizzazione scendere verso abissi del tutto ingiustificati – è la forza congiunta di tre fenomeni oggettivi, la cui importanza è tale da suopravanzare le legittime proteste di chi vede il proprio valore depresso a frazioni dei mezzi propri scritti nei libri patrimoniali. Il primo di questi fenomeni è la radice stessa della crisi nata nell’estate del 2007 ed esplosa nell’autunno 2008, e ha a che vedere con il modello di intermediazione finanziaria praticato globalmente. La crisi è nata perché per una ventina d’anni tecniche e prodotti finanziari sempre più raffinati hanno sostenuto l’eccesso di debiti privati del mondo anglosassone abbattendo il rischio di solvibilità dell’emittente indebitato e quello patrimoniale del prenditore-creditore, sostituendolo con rating finanziari elevati dell’intermediario che rivendeva tranche di debiti rendendo impossibile capire che che cosa davvero si trattasse. E riassicurandosi a propria volta attraverso prodotti finanziari derivati trattatiu fuori dai mercati regolamentati. Esplosa la crisi, si è detto per un bel po’ che occorreva rivedere dalle fondamenta quel modello, e scrivere regole comuni tra America, Europa e Asia, volte a impedire che il sistema bancario si paralizzasse, nell’incertezza ciascuno di che cosa avesse in pancia l’altro. Quella riscrittura di regole non è in realtà mai avvenuta. Non è un caso che misuriamo la rischiosità del debito pubblico dei diversi Paesi europei non pesando gli attivi patrimoniali che garantiscono il pagamento dei debiti -nel caso dell’Italia l’attivo pubblico supera larghissimamente la consistenza pur ingentissima del debito – bensì attraverso l’andamento di un contratto derivato di riassicurazione, il Sovereign Credit Default Swap. E la finanza continua allegramente a realizzare i più dei propri proventi con tecniche de tutto analoghe a quelle che ci hanno regalato la crisi. I prodotti derivati valgono da soli almeno sette o otto volte il Pil mondiale, si calcola. E l’idea che comunque le banche vengono salvate dagli Stati, la via che è stata seguita per quelle “troppo grandi per fallire”, ha finito per incoraggiare l’azzardo morale invece di sradicarlo. L’Europa ha una responsabilità pesante: occorreva incalzare molto di più l’America, che è all’origine del problema, sfidndo l’Amministrazione Obama a essere molto meno “catturata” dai grandi istituti finanziari americani, che restano leader mondiali. Il secondo enorme problema è invece l’esplosione del debito pubblico. Un’esplosione che è avvenuta tanto sulla riva europea dell’Atlantico, quanto su quella americana. La politica ha risposto a una crisi assai diversa da quella del 1929 – quella una crisi di liquidità monetaria , questa una crisi di solvibilità fiduciaria – con le armi apprese negli anni Trenta, cioè facendo vertiginosamente salire spese e debiti pubblici. Obama ha portatop la finanza pubblica stastunitnse su tracciati che sono nel prossimo quindicennio incompatibili con la pressione fiscale a cui l’America è abituata. In Europa, i deficit sono esplosi quasi dovunque. Noi e i tedeschi abbiamo fatto eccezione, ma il guaio italiano era pre esistente, il debito pubblico era già altissimo, e in queste condizioni di pressione fiscale già elevatissima non riusciamo a crescere più. La frustata all’America con la perdita della sua tripla A a garanzia del debito ha svelato che il re è nudo. E il problema non è solo di medio periodo, perché automaticamente i mercati mandano al ribasso tutte le banche che sono piene di titoli pubblici europei e americani. Se l’America perde la tripla A è ragionevole che lo stesso debba presto avvenire alla Francia, ed ecco perché ieri Societé Generale ha perso a Parigi fino al 20% e Sarkozy ha dovuto precipitosamente interrompere le proprie vacanze. Il terzo problema, infine, è il rallentamento della ripresa mondiale, in corso dall’inizio dell’anno e in via purtroppo di rafforzamento. L’America stenta e torna a riaffacciarsi l’incubo recessione perché bisognerà incidere il coltello in migliaia di miliardi di dollari di trasferimenti pubblici. La Cina deve ricalibrare la sua crescita al 10% annuo per evitare surriscaldamenti del suo credito interno e del sistema bancario. L’Europa da 20 mesi non decidendo un meccanismo comune di sicurezza ha approfondito il divario tra chi cresce di più e chi quasi zero, col risultato che oggi anche il campione tedesco vede diminuire il tasso di crescita del suo export. Certo, non siamo morti dal 2008 a oggi, e anche oggi non siamo a rischio di sopravvivenza. Ma queste tre grossi problemi sono uno spietato atto d’accusa che i mercati muovono alla grande politica mondiale. Per questo, ai lettori bisogna dire la verità. La tempesta non è finita. E ai politici bisogna chiedere regole nuove per i mercati finanziari, molto meno debito pubblico, e capacità di saper incidere nei troppi miliardi di spesa pubblica che con la crescita non c’entrano niente, invece di pensare a nuove tasse correnti o patrimoniali.
Signor Giannino mi tolga una curiosità, in che misura la manovra finanziaria varata nel giugno del 2010, ha intaccato le sue finanze.
Questo articolo non credo susciterà molti apprezzamenti perchè manca di alcuni requisiti fondamentali :
– non afferma subito che la colpa di tutto è di Berlusconi e che le cose andrebbero decisamente meglio se SB fosse in galera.;
– dice che bisogna ridurre i debiti senza rubare altri soldi ai cittadini , come succederebbe con la patrimoniale ;
– dice che bisogna ridurre tutte le spese pubbliche – non solo le auto blu – e che il welfare come lo conosciamo non è più sostenibile e deve essere ridotto.
Molta gente è convinta che con una bella patrimoniale si potrebbe continuare come prima perchè pensa – giustamente -che i politici e le cosidette parti sociali , Camusso in testa- direbbero subito che quei soldi rubati ai cittadini devono essere impiegati non per ridurre il mostruoso debito pubblico , ma per interventi ” sociali ” e cioè nuove spese e la musica continuerebbe come prima .
il governo ha operato bene in questi anni?
Alcune considerazioni che emergono leggendo l’ottima analisi:
1- siamo di fronte al fallimento della politica su scala mondiale, incapace di darsi nuove regole finanziarie prima di ricascarci, ora come allora. Dilaga da parte dei politici la negazione delle capacità dei mercati – orologi rotti che segnano l’ora giusta due volte al giorno – o la affermazione tautologica “siamo da tripla A”, “siamo un paese solido”. Interventi inutili, ovvio.
2- il fallimento della politica su scala domestica: nel momento più difficile dal 2008 ad oggi la nostra classe dirigente non ha saputo rinunciare ad uno stucchevole teatrino sulle proprie ferie d’agosto. Inutile commentare. La manovra invece tutta all’italiana: ci pensiamo poi tra due anni a mettere a posto le cose, tanto che vuoi che succeda? Oltreoceano invece si sono espressi in un teatrino nostrano, col compromesso della notte prima che non può convincere un mercato già in tumulto.
3- il fallimento dell’UE, lenta, farraginosa, guidata dai tedeschi che – legittimamente – pensano alle cose loro e non pensano che i problemi periferici li riguardino (forse i cali di borsa di cui sopra li convinceranno ad essere più cooperativi fin da subito).
Se davvero la casta di speculatori esiste allora hanno stravinto: impaurito Obama, Sarkozy, costretto al lavoro i nostri parlamentari destinati alla Terra Santa, spinto Trichet ad intervenire per mettere una pezza e magari in futuro ad essere meno interventista sui tassi in fase di uscita dalla crisi.
Se non esiste – ed è quello che credo – allora è la politica mondiale, domestica, europea a non essere (stata) all’altezza della sfida di questo momento economico.
le banche TOO BIG TO FAIL sono solo troppo grandi per esistere!
adesso conta solo fare qualcosa presto (di sinistra, di destra…fate voi) ma fare qualcosa!!!
la colpa non è di berlusconi, anche se lui, potendo, ci mette molto del suo…
“tremonti è cretino…”,
“la crisi non esiste…”,
“la crisi esiste ma noi siamo i più bravi…”,
“la nostra manovra è perfetta…”,
“non è perfetta, ma lo sarà…”,
“non preoccupatevi, ci siamo noi…”,
“mio papà conosceva i mercati…(forse 60 anni fa)”,
“ho tre aziende quotate (che stanno per fallire, vedi endemol)”
Tutta colpa dei comunisti.
Continuare a pagare anche per gli evasori non è un furto è un opera di bene.
grande Giannnino, sono d’accordissimo. Alla fine comunque si torna sempre ai principi espressi 35 anni fa da Von Hayek, gli unici semplici, logici, razionali, eterni principi ancor oggi validissimi e che a ben vedere ogni altra accurata analisi richiama ma sempre in modo parziale, incompleto o impreciso. Leggetevi “Legge, Legislazione e Liberta’”, il miglior libro di sempre, e vi renderete conto che il welfare state non e’ compatibile con la liberta’, con lo stato di diritto e nanche con la crescita economica, alla fine e’ tutto qui. Tra 50 anni o saremo tutti falliti o si parlera’ di questo libro come della Bibbia economica dell’umanita’.
A questo punto dobbiamo augurarci che la procura di Trani possa riuscire dove le politiche mondiali hanno fallito…
La paura è un’ottimo lubrificante per permettere alla politica l’introduzione di norme abnormi, ingiuste e magari sbagliate.
I macellai sociali stanno affilando i coltelli a guai a chi si tira indietro.
Ma ci sarà qualcuno, un opposizione, un sindacato, gli esponenti della società civile, che mantenga un po’ di dignità in questo bordello?
Comunque qualche suggerimento mi sento di darlo.
Caro Tremonti perchè non vai a chiedere un altro 5% ai tuoi amici dello scudo fiscale? se non ricordo hai permesso di ripulire 120 miliardi di denaro sporco (anche di sangue) con un’altro 5% (6 miliardi) potresi evitare di togliere gli assegni di accompagnamento agli anziani non autosifficienti.
Che ne dici ci puoi fare un pensierino ?
Certo che gli anziani non autosufficienti non ti fanno molta paura, è difficile che vengano in via XX settebre con un bel cappio già insaponato.
Magari qualche parente…
ahaahha mi fai ridere, e’ sempre colpa degli evasori vero??? non ti viene in mente che era colpa anche degli evasore quando la pressione fiscale era al 20% del PIL?? era colpa degli evasori anche quando era al 30% al 40% e naturalmente anche ora che e’ quasi al (REALE!) 70%! ma svegliatvi!
Caro Oscar la tua analisi ricalca quella che Nouriel Roubini ha pubblicato nel maggio del 2010. Pertanto tutti sapevano quello che sarebbe successo. Dico tutti perchè credo e spero che dopo aver deriso Roubini nel 2006 quando pronosticava la prima grande recessione, adesso lo abbiano almeno letto. E , penso ai vari responsabili economici Statunitensi ed Europei. Allora visto che “tutti” lo hanno letto, Perchè non sono stati in grado di prevenire questa seconda crisi? Per molti motivi..
1) I banchieri vogliono e spingono per un 3QE.. Negli zoo c’è scritto don’t feed animals
se dai il pasto gratis ai banchieri è come imboccare i piranha… vorranno sempre più cibo..sino al punto di mangaire la mano di chi li nutre…anche perchè è notorio che i banchieri americani sono avidi pavidi e nemmeno con tanto acume nel cervello……
2) Obamha purtroppo è un presidente carismatico ma non determinato..una di quelle figure dotate di intuito e pertanto capaci di prevedere gli eventi, dotate di quel carisma capace di ammaliare le folle, ma che mancano della giusta determinazione nel prendere quelle decisioni cruciali che servono nei momenti topici.
3) Bernanke come ben sai ha portato la politica monetaria e fiscale Americana verso terreni sconosciuti me è Obamha che paga il conto presso gli elettori ed i rapresentanti al senato, ed ora i soldati di Obahma (prima gli elettori, poi il senato ed il parlamento americani ) sono diventati scettici e stanno facendo la cosa più umana ed allo stesso tempo vigliacca; ad un certo punto vogliono tornare indietro.. un po come i marinai di Colombo che in prossimità dell’america stavano per ammutinarsi e tornare indietro vanificando tutto il viaggio e andando verso una morte sicura) i parlamentari americani impauriti per l’aumento del debito pubblico vogliono tornare in acque più tranquille,quelle della riduzione del deficit federale, pertanto stanno spuntando le armi a Bernanke…….
A questo punto cosa possiamo fare? Credo che Bernanke si stia arrovellando ma nello stesso tempo sia determinato a portare avanti le sue teorie sino alla fine, pertanto aspettiamoci un QE3 forse da 700 miliardi di dollaroni USA…. Ma questo servirà a far partire l’economia? No se non cambieranno le logiche, no se questi soldi serviranno ancora e solo a fare brutale speculazion finanziaria che arricchisce solo i pochi che hanno accesso alla stanza dei bottoni e lascia ancora più poveri tutti gli altri
Oppure…Sarebbe meglio che i mercati seguano il loro corso e sia desse seguito a quelal dtruzioen creatrice Shumpeteriana, capace di spazzare dal mercato buoni e cattivi e fare quella pulizia che serve per poi poter ripartire?
Personalmente credo che siano da seguire tre strategie modulate nel tempo..noi Europei dobbiamo ridurre i debiti.e sgancairci momentaneamente dagli Stati Uniti sino a quando la finanza americana non si sarà ripulita non tanto daglgi asset tossici ma da coloro che li hanno creati…
Noi Italiani dibbamo liberarci dei debiti e siamo in grado di farlo ma serve una linea politica che ci porti verso un sentiero di crescita e questa linea devono darcela i tedeschi… Inutile pensare che possa arrivare qualcosa di buono dallla nostra disastrata classe politica…incapace di anellare tre idee intelligenti una in fila all’altra…… Che i nostri imprenditori vadano a scuola a Berlino e sicuramente torneranno con ottimi metodi e specifica formazione….che i nostri funzionari pubblici vadano in germania e guardino l’efficenza tedesca in modo che questo paese la smetta con i bizantinismi ed i distinguo che non portano da nessuna parte.
Poi gli Europei devono lavorare i cinesi per un ripianamento del debito mondiale.. I cinesi hanno una liquidità enorme da investire e voglioni nuovi mercati…. Possiamo fare resistenza ma serve solo a rallentare il processo che è ineluttabile… quando la valanga si mette in modo non c’è nulla da fare, ti travolge, tanto vale assecondarla sperando di ottenerne un guadagno…….
3) E necessario che ci disinteressiamo della speculazione.. .quello che conta è la crescita e la crescita non può venire dalla finanza ma dall’economia reale…. E’ necessario che l’Europa stimoli la crescita dell’economia reale….Il rischio è perdere vitalità perdere competitività perdere competenze…..serve che in europa ci siano meno ricchi ma più imprenditori…è necessaria una redistribuzione della ricchezza che serva a stimolare l’imprenditoria….la voglia di fare di sbagliare ma di provare….
“E ai politici bisogna chiedere regole nuove per i mercati finanziari, molto meno debito pubblico, e capacità di saper incidere nei troppi miliardi di spesa pubblica che con la crescita non c’entrano niente, invece di pensare a nuove tasse correnti o patrimoniali”
Caro Giannino, da profondo tuo estimatore vorrei rappresentarti che c’è anche una forte necessità tutta italiana di un riequilibrio tra chi ha avuto enormi privilegi e chi li deve pagare, che tra l’altro ti fanno dire sciocchezze (numericamente potranno anche essere corrette) come quella di avere la “necessità” di far entrare centinaia di migliaia di immigrati ogni anno per equilibrare i conti pensionistici.
Tu vuoi giustamente elevare l’età pensionistica a TUTTI, la pensione sarà per TUTTI contributiva in proporzione a tutto il periodo di versamento (falso in realtà perchè non c’è ancora cumulo tra periodo gestione separata e gestione come dipendente).
PECCATO che per TUTTI si intenda TUTTI quelli che hanno meno usufruito dei privilegi e che non hanno neanche i genitori che gli lasciano in eredità i privilegi acquisiti in passato, che magari sono stati anche utilizzati per comprarsi delle belle abitazioni, seconde case comprese.
NON SAREBBE IL CASO DI CHIEDERE un ricalcolo immediato di TUTTE le pensioni pregresse e che per chi fa lavori di qualsiasi genere SOSPENSIONE IMMEDIATA DELLA PENSIONE.
Se questo non è possibile allora che ben vengano le patrimoniali che in Italia si applicheranno a numerosissimi privilegiati, l’importante è che poi siano spese oculatamente
fate tutti un mare di chiacchere,le parole magiche sono LAVORO LAVORO LAVORO,basta
con questo socialismo casereccio,o si produce o si muore,siamo un paese che ha perso
la testa,si vuole vivere di rendite che non ESISTONO PIù,togliamo lacci e lacciuli tasse inutili,non mandate in televisione i sindacati, sono atrezzi del primo 900,entro 2 anni non ci saranno più OPERAI DA TUTELARE,LE PRODUZIONI STANNO ANDANDO ALL’ESTERO!!!
LE BANCHE ITALIANE NON RIUSCIRANNO A FINANZIARSI,MANCA LA FIDUCIA SUI MERCATI INTERNAZIONALI SULLA CRESCITA DEL PIL NEI PROSSIMI ANNI,I TEDESCHI NON FIRMERANNO MAI UNA GIRATA SU UNA CAMBIALE IN BIANCO
forse sarebbe ora che le banche fallite venissero nazionalizzate.
E’ molto popolare prendersela con le banche , con l’avidità delle banche ,ecc.ecc.. qualcuno vorrebbe spiegare a noi popolo bue perchè le azioni delle banche in tutto il mondo sono quelle che sono precipitate di più ? Ma cosa pensate che succederebbe se le banche fallissero ? Voi , probi cittadini, dove li tenete i vostri soldi ? E se pensaste che la vostra banca stesse per fallire cosa fareste ? A che ora della notte andreste a fare la fila davanti alla sede sperando di ritirare quanto avete depositato ?
Oppure avete già messo i vostri soldi sotto il materasso ?
La ricerca degli untori e la relativa caccia di manzoniana memoria è sempre aperta.
Concordo, e in più proporrei più investimenti sul futuro, scuola, e pensioni pagate utilizzando le rendite dei contributi versati da ognuno e non il corrente versato dalle nuove generazioni. Siamo in natalità negativa ricordimocelo!
@CLAUDIO DI CROCE
Carissimo
Non facciamo confusione fra banche tradizionali che raccolgono credito ed erogano prestiti in maniera trasparente e con attenzione, e banche d’ affari che prive di regole, svolgono alcune fra le attività più devastanti all’interno del sistema finanziario…
Le prime svolgono un ruolo rispettoso e di grande serietà…il problema sono le altre…
La creazione e l’utilizzo dei derivati, la creazione di CDS in quantità incontrollata equivale a stampare moneta in quantità illiimitata senza alcun controllo.
Siamo come nella republbica di Wiemar e non lo sappiamo….
Noi lavoriamo alla luce del sole, produciamo paghiamo le tasse compriamo con soldi veri..Ma sotto di noi esiste un mondo sotterraneo ed incontrollato, che genera CDO CDS Derivati in quantità illimitata, scambia azioni su piattaforme oscure ed invisibili…
E’ come una banca centrale incontrollata che stampa moneta al di fuori dei circuiti std…E lo fa, non per l’interesse dal sistema ,per per l’arricchimento di pochi soggetti che ne fanno parte….Ci stanno portando verso il baratro e nessuno li ferma…
Sai perchè le borse adesso scendono senza ragione? Grandi trader hanno scommesso tramite CDS sul fallimento dell’Euro e delle banche ed oggi stanno spingendo le banche a fallire e l’euro a saltare….. è come il portiere che scomette sulla sconfitta della propria squadra, (e non credo di parlare di cose astruse visto che si è appena chiuso un processo) gli altri giocatori possono essere onesti ed impegnarsi ma uno solo (il portiere è in grado di determinare il risultato..e se il portiere si mette d’accordo con l’allenatore ed il presidente…caro mio, tutti gli altri 10 potranno correre e segnare, i tifosi potranno essere incazzati quanto vogliono, ma stai certo che il risultato finale è sempre in mano al portiere…..e caso strano l’allenatore non lo cambia mai…perche? Il motivo tu non lo conosci ma loro sanno bene cosa devono fare….non fa nulla se la tua squadra del cuore retrocede….loro hanno guadagnato…..)
Pertanto non stò insultando le banche vittime ma le banche oscure artefici….
Se questi bnachieri sanno che qualsiasi cosa facciano saranno sempre protetti e salvati dal governo, non smetteranno mai….finchè vinco gioco,,,anche se il gioco è truccato….
Gli unici che possono fermare i banchieri folli sono i politici…mandando la polizia ad arrestarli, prima che sia troppo tardi per tutti……
Caro Oscar,
non sono d’accordo con lei e sono favorevole ad una patrimoniale, ma ad una patrimoniale da urlo, che azzeri il debito. I motivi sono di vario tipo:
1-Il nostro debito non è stato creato dai marziani, ma dai governanti che NOI abbiamo scelto. Quindi noi tutti ne siamo in qualche modo responsabili e a tutti tocca in ogni caso coprirli.
2-Continuare a spremere soldi dal lavoro e dalle pensioni è iniquo e controproducente perché disincentiva il miglioramento personale e professionale e toglie risorse al consumo interno, vere cause della nostra recessione.
3-Azzerare il debito comporterebbe un risparmio in interessi di circa 100 Miliardi di Euro l’anno (vedi Sole 24 ore). Ci potremmo ricostruire un’Aquila all’anno, oppure 4 ponti sullo Stretto e una TAV, oppure ridurre di conseguenza la pressione fiscale.
Si potrebbe fare così:
1-In proporzione al capitale posseduto, ogni cittadino presta, senza interessi, allo stato la sua quota di debito.
2-Metà del risparmio in interessi viene usato per restituire il prestito (tramite deduzioni dalle tasse, che così si riducono, per chi le paga) il resto verrà usato per quello che serve.
3-Tutti gli enti pubblici sono OBBLIGATI al pareggio, chi sfora ci mette i soldi di tasca sua ovvero si presenta ai cittadini, con il cappello in mano, spiegando che dovrà chiedere soldi ulteriori e perché. Niente mutui, bond, anticipazioni, prestiti, etc., solo soldi e sull’unghia.
Mi sembra tutto corretto quello che dice Oscar ma io vorrei integrare l’analisi internazionale e globale con una particolare e nazionale.
La situazione italiana è peggiore di quella degli altri paesi sviluppati perchè assieme alla congiuntura internazionale si è associata una scarsa credibilità personale e politica di Berlusconi, ormai sbeffeggiato in tutto il mondo non solo per le sue oscure vicende personali ma anche per la sua impalpabile e onirica politica. Basta leggere quello che ieri scriveva il Financial Times.
Bello l’articolo di ieri su Italia Oggi di Massimo Tosti che incoraggia Berlusconi a dare un coraggioso colpo d’ala alla sua storia politica prendendo serie decisioni per risolvere la situazione italiana ora che ormai la sua carriera politica è al tramonto.
MARIO MONTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUBITO.
Ciao Oscar,
sono daccordo con quanto afferamto da te in varie occasioni sul blog e in radio, ti sento spesso incitare il popolo alla ribellione e io sarei pronto, se solo sapessi come organizzare la mia voglia di cambiamento e quella dei miei amici.
Ovviamente, il cambiamento da me auspicato è “democratico” poichè nella situazione che stiamo vivendo se le nostre aziende chiudono sempre più e il popolo lo si riduce ulteriormente alla fame, potrebbe arrivare un cambiamento ben diverso.
il cambiamento che auspico non è certo quello affidato a qualche “illuminato” di turno di cui la nostra storia è piena come affidati alla storia sono ormai anche i risultati ottenuti, ma un’organizzazione democratica in cui riconoscersi e “parteciapre” ognuno con il suo, per rivoltare come un calzino il nostro paese e “cacciare” i lobbisti i monopolisti e gli speculatori finanziari dalle nostre istituzioni, in questo elenco non faccio nomi poichè conbatto le loro idee non le loro persone; idee queste di cui la notra politica e piena sia a destra che a sinistra.
Se come affermi è arrivato il moneto di protestare, allora è arrivato il momento di organizzarsi, pertanto ti, o vi esorto, a smettere di incitare la ribellione solo per lavarsi la coscienza , pensando di aver fatto il proprio o per dire “ve lo avevo detto”,ma metterci qualcosa in più, girare tutte le piazze italiane per chiamare a raccolta tutti coloro che “democraticamente” sono disposti a raccogliere la sfida per un Italia più libera dove i popolo non sia più un suddito vessato da tasse e bazelli e dove la libera iniziativa sia guardata con rispetto e ammirazione. Se indugiamo ancora arriverà un’altro illuminato che pretenderà di fare da solo e questa volta potrebbe essere assai più prepotente .
Con ammirazione
@Roberto 51
in italia esiste la liberta’ di pensiero e d’azione , pertanto se sei tanto favorevole alla patrimoniale nessuno ti vieta di versare il tuo contributo allo stato ladro , per quanto mi riguarda io ho gia’ dato ed ho gia’ dato parecchio , pertanto , visto che il debito l’ha creato la nostra bella bella classe politica , che siano i primi a restituire il maltolto restituendo tutto quello che hanno , che provino a vivere con una pensione minima !!!
Nel privato , caro Roberto , quando si sbaglia si paga in proprio , vale a dire si vende tutto il vendibile per non fallire , lo stato ladro DEVE VENDERE TUTTI I SUOI ASSET ,
se non riesce a gestirli che li venda .
Una volta venduto tutto e ridotti i debiti , forse anche i cittadini sarebbero piu’ propensi a privarsi di qualcosa per azzerare il deficit , ma prima devono dare l’esempio i POLITICI e LO STATO LADRO !!!!!
Parlo di stato con la esse minuscola perche’ questo non e’ lo stato di proprieta’ dei cittadini ma e’ stato trasformato in un qualcosa di distante dalle esigenze dei suoi
cittadini e che non le soddisfa le esigenze dei cittadini ma solo quella di quella pletora di politici e loro accoliti .
Quindi non mi chieda di fare sacrifici per un qualcosa che non controlliamo , come invece dovrebbe essere , perche’ potrei anche indispormi e risponderle male !!
Quando questa BANDA DI LADRI CHE CI GOVERNA ?! avra’ lasciato il potere ai cittadini a cui , si ricordi , appartiene lo stato allora saro’ piu’ propenso a dare piu’ di quello che gia’ ora sono COSTRETTO a dare , dico costretto perche’ lo faccio malvolentieri , non ricevendo nulla in cambio di quello che verso a questa banda di ladri , ed a questo stato ladro ( tutti compresi MAGISTARTI , POLITICI , CORTE COSTITUZIONALE , ORGANI DI POLIZIA , AGENZIA DELLE ENTRATE , EQUITALIA gabelliere di stato ) .
Tant’e’ vero che quando ho bisogno di qualcosa , e capita raramente , devo pagare !
ma allora le tasse che io pago ( e sono tante ) a che cazzo servono !!
Fate sempre i paragoni con il nord europa Svezia , Danimarca , Norvegia etc , li’ si pagano molte tasse ma poi ai cittadini non e’ chiesto nulla nei rapporti con gli enti statali e’ gia’ STATO TUTTO PAGATO , perche’ io devo pagare DUE VOLTE per avere la stessa cosa ?????
Solo chi ha il cervello imbevuto del vetero comunismo dilagante in questo povero Paese puo’ pensare che uno stato possa continuare a vessare i suoi cittadini migliori , chi produce , gli altri dipendenti statali sono solo parassiti che non contribuiscono all’aumento del PIL ma alla sua riduzione .
I dipendenti statali consumano , bruciano risorse , la loro esistenza si giustifica con la vessazione del comune cittadino , che e’ il suo DATORE DI LAVORO !!!
VOI SIETE I NOSTRI DIPENDENTI e non e’ il contrario , voi dovete essere al servizio del cittadino che VI PAGA , ladri incompetenti ed arroganti .
NON ABBIAMO BISOGNO DI QUATTRO MILIONI DI DIPENDENTI PUBBLICI , per quello che fanno ( solo disastri ) ne bastano la meta’ !!!
Ora cesso lo sfogo , che cittadini come Roberto con le sue teorie balzane mi fanno nascere , e voglio calmarmi .
FINALMENTE L’ORA DELLA RESA DEI CONTI E’ ARRIVATA , SPERO CHE LA CASTA DI IMBELLI CHE FINO AD ORA CI HA GOVERNATO ( DESTRA E SINISTRA , PER ME’ PARI SONO ) ABBIA RECEPITO IL MESSAGGIO , LA RICREAZIONE E’ FINITA !!!!
NESSUNO CI DARA’ PIU’ UNA MANO !! BISOGNA SALVARE LE PICCOLE E MEDIE AZIENDE ITALIANE CHE SONO LA FORZA DELL’ITALIA ( CHE TUTTO IL MONDO CI INVIDIA ) , MATTERLE NELLE CONDIZIONI DI POTER LAVORARE , ESPORTARE E CRESCERE .
PER FAR QUESTO BISOGNA TENER PRESENTE LA CONCORRENZA INTERNAZIONALE ,
QUINDI RIDUZIONI DEI COSTI DELL’ENERGIA ( ELETTRICITA’ , RISCALDAMENTO , CARBURANTI ) , RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE ALIQUOTA INPS MASSIMA AL 15% IRPEF MASSIMA AL 20% SUI DIPENDENTI , TASSAZIONE DELL’UTILE AZIENDALE AL 20% ( COME NEGLI ALTRI PAESE EUROPEI ) , L’AZIENDA DEVE POTER DISPORRE DI SUE RISORSE INTERNE PER POTER FARE GLI INVESTIMENTI NON DEVE ESSERE COSTRETTA A RIVOLGERSI ALLE BANCHE , LIBERTA’ DI AMMORTAMENTO , LIBERTA’ NEGLI ACQUISTI AZIENDALI , SI DOVREBBE DETRARRE TUTTO QUELLO CHE UN’AZIENDA COMPRA , COME ACCADE IN TUTTO IL MONDO ! SBUROCRATIZZAZIONE DEI RAPPORTI CON TUTTE LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI , BASTA BOLLI , OBLAZIONI , ISCRIZIONI E CHI PIU’ NE HA PIU’ NE METTA .
IMPLEMENTAZIONE DEL SILENZIO ASSENSO IN TUTTI I RAPPORTI CON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DA RICEVERE ENTRO E NON OLTRE 30 GG DATA RICHIESTA .
SEMPLIFICAZIONE DELLA NORMATIVA FISCALE , DEVO POTER FARE LA MIA DENUNCIA DEI REDDITI SENZA DOVERMI PER FORZA AFFIDARE AD UN COMMERCIALISTA !
LA FORZA DELL’ITALIA SONO LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE ESPORTANO , BISOGNA AGEVOLARLE COME FANNO NEGLI USA , CHI HA LE CAPICITA’ DEVE POTER CRESCERE , CHE E’ DECOTTO DEVE POTER CHIUDERE PERCHE’ CONSUMA ENERGIE CHE SONO UTILI A CHI E’ COMPETITIVO .
RIDUZIONE DEL SISTEMA BANCARIO ALLE SUE ORIGINI , DEVE RACCOGLIERE IL RISPARMIO ED ALLOCARLO IM IMPIEGHI A FAMIGLIE E IMPRESE , CON LA RIDUZIONE DELL’IMPORTANZA DEL RATING ( che valgono per le grandi imprese ma hanno poco senso per le piccole e medie ) riduzione dei costi bancari ed assicurativi con l’allineamento alla media EUROPEA .
RITORNO ALL’AUTONOMIA DEI TITOLARI DI FILIALE DELLE BANCHE , CHI MEGLIO DI LORO CONOSCE I CLIENTI ?
le cose da fare sono semplici . Prima di chiedermi un sacrificio , prego fare quello che ho appena elencato , dopo di che daro’ ancora un contributo superiore a quello che mio malgrado SONO COSTRETTO A DARE ADESSO .
@ateo92
Finalmente ho trovato uno che ha capito tutto anche quello che i politici di tutto il mondo e i banchieri centrali di tutto il mondo e le istituzioni internazionali di tutto il mondo non avevano capito : esiste una società segreta – almeno per me , per Lei sarà conosciutissima – che tramite CDS , CDO e quantaltro sta speculando contro le banche, italiane in primo luogo . guadagnandoci enormi somme . Cioè UNICREDIT o BANCA INTESA, sono scese a valori da fallimento perchè le banche cattive stanno scommettendo di farle fallire . Non sono un finanziere per cui Le sarei grato mi spiegasse in parole comprensibili come fanno . Vendono allo scoperto ? vendono veramente ? Ma in questi casi devono trovare molti imbecilli che comprano o no ? E’ sufficente comprare e vendere CDS ,CDO per far scendere e salire i corsi delle Banche ?E quando le banche buone saranno fallite e con loro l’intero sistema economico mondiale cosa faranno le banche cattive ? Andranno in vacanza ? dove ?
Come sempre si tende a mobilitare teorie complottistiche per non accettare una verità semplicissima : tutto l’Occidente ha vissuto per decenni aldisopra delle sue possibilità – e l’enorme debito pubblico lo testimonia – ma adesso è venuto il momento della verità : debito non se ne può più fare , si deve ridurre il welfare in tutte le sue forme , deve essere ridotto drasticamente l’enorme apparato pubblico ( politica e suoi addetti per primi ) e si deve ricominciare a coniugare il verbo che ha permesso ò di far diventare l’Italia dalla fine della seconda guerra mondiale – da noi persa anche se si tende a dimenticarlo -fino alla fine degli anni ’70 e cioè : LAVORARE
@giobbe covatta
Egregio signor Covatta, nella sua invettiva forse si è dimenticato ancora di alcuni dati , già che ci siamo.
Dati ministeriali e dell’Istat,ma anche del “Sole 24 ore” e “Financial Times” noti giornali comunisti.
L’ammontare annuo dell’evasione fiscale nel solo 2007 risultava di circa 300 miliardi di euro. Evasione di imposte dirette 115 miliardi, economia sommersa 105 miliardi, criminalità organizzata 40 miliardi, 25 miliardi di chi ha un secondo o terzo lavoro. Nei primi quattro mesi del 2010, stessa fonte, l’imponibile evaso è cresciuto del 6,7% pari a 371 miliardi di euro all’anno.Stiamo parlando di 300 miliardi di euro all’anno, una voragine. Il sottoscritto per lavoro ha vissuto in USA e Germania, le assicuro che non esiste un fenomeno di questo genere. Per quanto riguarda gli USA, mi creda non sono messi molto bene, stanno in piedi a forza di QE e a stampaggio di denaro a gogo di Bernanke e soci….oltre al deterrente militare numero uno al mondo in loro possesso…Eppure in quel paese esistono tutte quelle deregulation economiche da ella vaticinate.
La Germania invece a mio avviso è un grande paese, una nazione autentica, che ha saputo coniugare produttività, welfare, sistema industriale, pubblica amministrazione, sistema in una sinergia di intenti unica nel mondo occidentale.
In quel paese un metalmeccanico percepisce un salario di 2.500 € mensili, addetti alle pulizie sino a 1.900 €… Non sono leggende metropolitane. Ho personalmente applicato a miei dipendenti i CCNL tedeschi in materia. Ah..i prezzi nei supermarket tedeschi sono pressapoco pari ai nostri, mi piaceva fare la spesa nel poco tempo libero che avevo…
Forse il male dell’Italia è proprio questo, il grande ladrocinio di troppi italiani, senza guardare il giardino degli altri…ognuno ha sottratto quello che ha potuto, chi poco, chi tanto, chi a man basse…
Politici, caste di notabili, funzionari pubblici e dipendenti fannulloni, si, ma anche tanti, troppi imprenditori assistiti, che hanno preferito spendere in tenori di vita esorbitanti anzichè investire in aziende…o non denunciare nulla, dico nulla perchè troppo furbi per farlo…
Scusate ho sbagliato a premere i tasti :
… e si deve ricominciare a coniugare il verbo che ha permesso all”Italia di diventare un Paese ricco : e cioè LAVORARE, LAVORARE, LAVORARE , LAVORARE .
Se faremo così non ci saranno speculatori che tengono e neanche complotti vari a impedirci di recuperare .
@giobbe covatta
Spettacolare Giobbe! Non arrenderti mai di urlare la verità, persone come te sono uno stimolo per noi, persone “più” comuni di te e di Oscar.
Mi sembra che quello che prevalga nel tuo discorso sia solo il BUONSENSO, quello che i nostri “cari” politici, mi pare, abbiano smarrito (dico di proposito) da tempo per solo tornaconto personale e di partito.
MARIO MONTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SUBITO
Avete voluto la globalizzazione ?
Avete voluto permettere, in nome di maggior profitti, di delocalizzare la produzione all’estero?
Avete voluto, in nome del libero mercato, abbattere ogni barriera commerciale ?
Avete voluto lasciar fare al mercato ?
Avete voluto che lo stato abdicasse ad ogni funzione economica per lasciar spazio al privato ?
Ora tenetevela, la globalizzazione !!!
La cosa più divertente è vedere tutti sti liberisti che se la fanno sotto ed invocano l’intervento dello Stato. Ahahahah
Lo stato deve salvare questa banca, lo stato deve tamponare questa voragine etc. etc….
Come i bambini che han voluto andarsene di casa, ed ora tornano piangendo.
C’è del ridicolo in tutto questo.
Il liberismo, finora, ha solo fruttato la totale socializzazione delle perdite, la creazione di pochi super-ricchi, e la rapina sistematica di ogni risorsa sociale.
Insomma: tutti liberisti fin che va bene, quando poi c’è da perdere…..tutti sotto l’ombrello dello Stato.
Non si puo`aggiungere nulla di piu`…SVEGLIAMOCI ! lavoriamo di piu`perche`le cose cambino ,continuiamo a urlare contro questa maledetta casta!
@bubu
Mi pare che la richiesta sia palesemente diversa da quanto lei dice.
Si chiede che lo stato tagli e riduca e liberalizzi ancora di più, liberalizzare nel senso di togliere lacci, burocrazia inutile e faragginosa. Eliminare la presenza dello stato dove questa si giustifica solo con la necessità di generare spesa improduttiva.
La globalizzazione non la si è voluta, è arrivata e opporsi era impossibile e comunque ingiusto.
Se altri fanno meglio ovvio che il cliente sceglie gli altri, ma sono convinto che il sistema produttivo italiano abbia ancora molto da dire in un mondo globalizzato.
Ma sì, pure la patrimoniale dai… non basta denunciare una miseria per sforare quota 60% tra contributi, tasse e balzelli vari non deducibili (sono autonoma, ingegnere elettronico, scrivo software per automazione di macchinari medici).
Sinceramente sono stufa di pagare diritti, garanzie, polizze e chi più ne ha più ne metta a persone diverse da me, diritti a cui tra l’altro io non avrò accesso nella stessa misura relativamente all’entità del mio contributo rispetto a quella degli attuali massimi beneficiari.
In più, non contenti, come nelle migliori tradizioni tramandate dai padri ai figli e dalle nonne alle nipotine mi trovo anche il saldo di tutta la malagestione di tutto il secondo dopoguerra da dover pagare? Non basta e ci vuol pure la patrimoniale??? Mmmm… facciamo così, ho ancora 9000 euro di rate da pagare per la macchina, posso mettere anche i miei di debiti nel mucchio visto che già pago per spese fatte da altri e per garanzie che sono state nel frattempo rimosse? Qualcuno lavori per me e paghi i miei debiti, io intanto cambio l’auto… questo è quello che accade.
Se vuoi andartene sei una vigliacca, se eludi un centesimo di INPS sei una traditrice, se vuoi l’italia a gambe all’aria sei una scriteriata.
Ci manca solo la patrimoniale, poi pian piano e purtroppo ci renderemo conto quanto sia pericoloso ridurre le persone al punto di non aver più nulla da perdere, soprattutto se queste persone hanno qualcosa di “anagrafico” in comune tra loro.
Auguri a tutti con i vostri CDS, hedge funds, derivati, derivati di derivati, spread e polpettoni finanziari… continuate ad allontanarvi dalla realtà, sempre più lontano, poi ad un certo punto la macchina dell’economia e del lavoro reale finisce la benzina e ci si sveglia di soprassalto …e si balla a ritmi del -6.65% e 400pti di spread!
Balliamo!!! Anzi… ballate… l’esate australe è calma.
Salute!
Sara, Arezzo ma molto presto a Perth, 29 anni.
Concordo su tutti i punti,tranne l’accenno agli “attivi patrimoniali che garantiscono il pagamento del debito”.Occorrono anche liquidità per garantirne il rimborso.
solo un popolo di coglioni tollera che il ministro della malavita che ha permesso di sanare l’esportazione illecita di capitali con il cadeaux del 5% si possa ora presentare chiedendo sacrifici a dipendenti e pensionati, dopo aver sostenuto che pagava in nero la casetta di roma perchè ricco di famiglia.
del resto solo un popolo di coglioni poteva eleggere tre volte un primo ministro che è un corruttore di giudici ed il finanzioatore principe di craxi scambiandolo per un imprenditore.
del resto solo un popolo di coglioni poteva pensare che la cialtronata federalista di bossi potesse stare in piedi e avere un senso.
in effetti un popolo di coglioni alla lunga ha quello che si merita : finire con le pezze al culo avendo scelto bossi tremonti e berlusconi.
Caro Oscar,
le tue osservazioni sono sempre lucide e pertinenti, oltre che ben argomentate. Sono d’accordo con te che la patrimoniale non serve. Non tanto perchè non aiuterebbe ad abattere il debito pubblico, ma perchè non mi fido di come la nostra classe politica la utilizerebbe. Le alternative per ristrutturare il nostro Paese e per diminuire il debito ci sono e sono state ampiamente illustrate (liberalizazzioni, privatizazzioni, vendita di beni pubblici non demaniali, etc……) da molti economisiti.
Credo che l’introduzione della patrimoniale non farebbe fare (e non lo stanno facendo comunque), alcuni cambiamenti di rotta, cioè le riforme cui ha bisogno il nostro Paese che servono non solo per la crisi attuale, ma per fronteggiare sfide imminenti cui siamo chiamati a rispondere rispetto l’avanzare dei Paesi BRIC.
E’ questa la sfida più importante che il Governo non pare raccogliere. Manca la “vision” a lungo termine. purtroppo.
Alessandro
@giobbe covatta
Caro Giobbe,
condivido (quasi) tutto quello che propone.
Ho solo alcune piccole osservazioni da farle:
1-Vendita Beni dello Stato. Quando lo stato vende, non vende i suoi beni, ma i nostri. Questi che ci governano sono capaci di vendere il Colosseo ai loro amichetti per pochi Euro da mangiare in un batter d’occhio, così poi abbiamo ancora i debiti ma non abbiamo più il Colosseo.
2-Classe politica. La casta di imbelli che ci governa, non è piovuta dal cielo, ce l’abbiamo messa noi e comunque l’abbiamo sopportata. Questo è stato il più grosso errore fatto dalla mia generazione: ci siamo immersi nel lavoro, ricavandone guadagno e soddisfazione, e abbiamo schifato la politica lasciandola in mano ai peggiori, i quali ci si sono infilati come i topi nel formaggio. Purtroppo anche i giovani di adesso stanno ripetendo l’errore.
3-Dipendenti pubblici. Ha mai avuto la sfortuna di capitare in un pronto soccorso di notte, o in un reparto di oncologia, o di aver bisogno dei vigili del fuoco? Quelli sono tutti dipendenti pubblici, forse non tutti inutili.
4-Normativa fiscale. Qui sarei più drastico: il fisco di me sa tutto (redditi, immobili, beni mobili, importi da detrarre/dedurre), perché mi chiede la dichiarazione dei redditi? Che la faccia, me la spedisca dopodiché io controllo che sia tutto a posto.
5-Aliquote e costi. Tutto condivisibile, ma come? Con la ritenuta INPS al 15% poi le pensioni si dimezzano! E’ matematico, a meno di aderire a fondi privati che comunque vanno alimentati.
Nota finale: non sono un dipendente pubblico e oltre a una caterva di tasse e contributi sono stato assoggettato nell’ordine a: Prestito forzoso sulla contingenza (Anni ’70), Tassa sulla salute e Eurotassa (anni ’90).
Su una cosa ha ragione, non è giusto che chi ha pagato paghi ancora, sulla mega patrimoniale farei una correzione: dall’importo su cui applicare il prestito senza interessi toglierei il valore attualizzato dell’Irpef pagata negli anni.
Il liberismo ha sempre avuto due grandi nemici,lo stato e le grandi imprese(nelle grandi imprese includo le banche), perche’ tutti e due tendono al regime di monopolio.Lo stato tende a monopolizzare il consenso attraverso una serie di servizi forniti il piu’ delle volte a debito.Le imprese tendono a monopolizzare il mercato per massimizzare i profitti.Queste due tendenze si interrompono quando i governi stabiliscono delle regole,che costringono stati e imprese a rientrare nei loro limiti.Il problema attuale e’ che le banche agiscono al di fuori di ogni regola,anzi le dettano, e per di piu’ sono pochissime con un immenso potere sia economico che politico.
Tremonti quando stavano portando i tassi di interesse verso lo zero,disse :sono pazzi vogliono curare il drogato con la droga.
Dovevano proccuparsi del dow jones che da 6500 arriva a 12800 in due anni, ormai la bolla finanziaria non la fermi.
Sono dell’idea che solo il rispetto delle regole (leggi) può consentire ad un sistema economico-politico-finanziario di funzionare. Difatti il meccanismo che sta dietro il funzionamento di uno stato-moderno e così complesso che basta una distorsione che tutto prende ad adeguarsi per continuare a funzionare. La distorsione iniziale si propaga così a catena e alla fina si arriva al collasso.
Non è questione di liberismo, comunismo, socialdemocrazia, tirannide, oligarchia teocrazia o monarchia.
Che commento fare ? Come sempre il Prof Giannino è persipace ed acuto nelle sue nalisi. e non posso che concordare. Come postatao su un precedente intervento, sono disposto a venire a roma ed “assediare” il nostro parlamento fino a che all’unanimità non vengano prese le seguenti misure, prima di alzare qualsiasi tassa:
– Dimezzamento numero dei parlamentari e riduzione del loro stipendio onnicomprensivo alla media Europea
– Dimezzamento spese di Parlamento-Consulta-Presidenza della Repubblica
– Dimezzamento dei Comuni
– Dimezzamento delle Regioni
– Abolizione delle Province
– Prezzo Standard per i farmaci da subito
– Dimezzamento Enti Comunali e parapubblici
– Delibera Dismissioni immobili/società di stato per 3 punti del PIL
– Dimezzamento Costi missioni militari (meglio abolirli proprio… che ci vadano i cinesi a tenere in ordine l’Afghanistan)
– Dimezzamnto partecipazione ai costi di ONU, Unioone Europea ed altri Enti sovranazionali
I dipendenti pubblici sono dei fannulloni esosi. Io ne ridurrei di un terzo lo stipendio e di tre quinti il numero assunto dallo Stato.
Ma che….vogliamo parlare dei nostri famosi “imprenditori” ????
Li reputate migliori ?
Io no.
Guardate che in Italia abbiamo la classe imprenditoriale più schifosa del Globo. Avidi, viscidi, gentucola da niente, viziati, corrotti e corruttori. (certo con olte eccezioni, come pure per il pubblico impiego).
la verità è che noi italiani siamo un popolo di cialtroni e indolenti.
Lo siamo sempre stati.
Siamo destinati al terzo mondo.
ce lo meritiamo, eccome !
Smettete di fare tanto chiasso.
E’ finita. E’ finita sul serio. Siamo destinati ad un futuro di marginalità.
fra dieci anni uno studente americano o cinese cercherà di ricordare dove è l’Italia, durante le interrogazioni di geografia, come ora uno deve sforzarsi di ricordare dove diavolo si trova il Burkina Faso.
Siamo un popolo di merda, credetemi.
@bubu
concordo con la tua analisi, se leggi i post, avrai notato che l’evasionè è giustificata dall’aumento della pressione mentre la verità è che a fronte di un evasione annua di 175 miliardi di euro, lo Stato è sempre costretto ad aumentare le tasse facendole pagare ai soliti noti. Ci vogliono far credere che quelli che hanno illegalmente portato i capitali all’estero, lo hanno fatto per la pressione fiscale alta, conseguentemente se diminuissero le tasse, questi capitali sarebbero investiti in Italia. Si prosegue a credere nelle favole e prendere in giro la gente.
Caro Giannino,
sempre d’accordo con la sua analisi.
Ma a questo punto i giochi mi sembrano fatti. Arriverà la stangata con patrimoniale annessa. Forse già questa notte a mercati chiusi e per decreto.
Adesso non si tratta più di fare analisi ma di pensare al futuro. Questa classe politica, tutta la classe politica, destra e sinistra, è compromessa e inaffidabile. Si tratta cioè di porre mano alla ricostruzione di questo paese.
Caro Giannino, molti attendono una parola da lei e da figure come Antonio Martino. E’ ora di pensare al futuro con meno socialismo pseudo europeista e più libertà autenticamente europea.
Nell’ipotizzato aumento al 20% delle rendite finanziarie oltre ai BOT sono esclusi anche i Buoni Fruttiferi Postali? La mia liquidazione dopo 40 anni è in BFP e ho già pagato il 35% di tasse alla fonte, con un altro 20% arriverei a 55% di tasse!!!! Mi dia una risposta per favore!
Leggetevi questa. Vi sembra possibile che anche una università pubblica possa emettere debito ?
Se non è azzardo morale questo, ditemi allora cos’è.
Liberalizzare l’istruzione ed abolizione del valore legale del titolo di studio: subito !
Politecnico Torino, Fitch conferma rating A
Reuters – 11/08/2011 17:01:03
MILANO, 11 agosto (Reuters) – L’agenzia di rating Fitch ha mantenuto il proprio giudizio sulla affidabilità dei titoli di debito emessi dall’università Politecnica di Torino, invariato ad A con un rating di breve periodo di F1. L’outlook per il debito di lungo periodo rimane anch’esso stabile.
Complessivamente tra debito già emesso e future emissioni il PoliTo ha passività per circa 85 milioni di euro.
La conferma del giudizio da parte della agenzia riflette, si legge nel comunicato emesso da Fitch, una buona capacità di diversificazione delle entrate in un contesto di riduzione del 10% dei trasferimenti governativi entro il 2012.
Per il futuro l’agenzia non esclude anche una revisione al rialzo del giudizio. Sono necessari, si legge nel comunicato, due elementi presi singolarmente o anche combinati. Da un lato la crescita delle rette universitarie contestuale all’allentamento del limite governativo del 20% massimo di finanziamento privato; dall’altro l’aumento di partnership private che possano generare un utile commerciale stabile e superiore alle attase in un contesto di contemporanea riduzione del debito.
STOP TASSE, STOP SPESE, STOP IMMIGRATI !!!
stop tasser, stop spese, stop immigrati….
ehhhh ma gli immigrati fanno parte della globalizzazione amico mio, delle frontiere aperte, dei liberi mercati in cui possono viaggiare merci e persone come fosse una prateria……
la globalizzazione amico mio….
Guardando oltre, molto oltre, e sulla base di esperienze passate avremo 5-7 anni di deflazione con mercati ridotti, piu’ disoccupazione, meno wellfare.
E’ certo.
Lo stile di vita si ridurra’ ma non cambiera’ e avremo gli stessi politici ed economisti incompetenti.
Probabilmente la forbice ricchi e poveri’ si ampliera’ a meno di probabili violente reazioni del popolo.
Grazie sigg.berlusconi,tremonti,bersani,fini,scajola,dalema e 900 altri.
IKEA : i dipendenti scioperano perchè dovranno lavorare a ferragosto e trovano umiliante che l’amministrazione abbia messo in palio il doppio dello stipendio per chi indovinerà l’incasso esatto.
Eh amici, questa è l’Italia ! Vedete che non è solo l’impiegato pubblico ?
Siamo un popolo di rammolliti.
Signori, credo sia troppo tardi ormai:
http://www.pnveneto.org/2011/08/ultimora-panico-italia-prelievo-forzoso-dai-conti-corrente-stanotte/
Per fortuna che almeno papi ha abolito il bollo auto come promesso!!!
@Steve67
Dalle mie parti gli immigrati lavorano nelle stalle, lo sa perchè? Perchè nessun italiano ci vuole andare.
In merito a chi caldeggia l’imposta patrimoniale mi viene in mente una vecchissima barzelletta:
Nella sede del partito il Leader chiede:
Se avete una casa; di chi è? Tutti gli iscritti in coro; del partito; del partito!
Se avete una macchina di chi è? Tutti in coro: del partito; del partito!
Se avete una bicicletta di chi è? MIAAA! Come mia chiede il Leader! Ehh… quella ce l’ho!
Non servono spiegazioni; vero?
Eh si, bella barzelletta.
A me , se fanno questa patrimoniale questa notte, evaporano 12 euro.
Per cui non me ne frega niente.
Certo, chi ha accatastato patrimoni immensi se la fa sotto !
E d’altra parte che volete fare ? far pagare ai poveracci con le pezze al culo il gran benessere degli ultimi cinquanta anni grazie al quale voi ricchi avete prosperato ?
Non è che il pezzente non lo vuole fare, è proprio che non ne ha !
ahahah
—-
come è bello essere poveri in questi periodi.
Non si ha proprio nulla da perdere 🙂
NO PATRIMONIALE, NO TAX !!!
Tardiva scoperta dell’acqua calda.
@alexzanda
D’accordissimo con te, fino a quando non si uscirà da questa condizione di socialismo reale, non possiamo dirci cittadini liberi!
@Curzio
E QUINDI ????
NON HO CAPITO IL SENSO DEL SUO INTERVENTO !!!!!!
I NOSTRI POLITICI , TUTTI E’ DA PIU’ DI TRENT’ANNI CHE CI RACCONTANO LA FAVOLA DELL’EVASIONE , SENZA MAI RISOLVERLA SE EFFETTIVAMENTE C’E’ E , LEI COME TANTI ALTRI SE L’EP BEVUTA !!!!!!!!
@bubu
MA CREDI VERAMENTE CHE A PAGARE LA PATRIMONIALE SARANNO I RICCHI ????
POVERO ILLUSO , A TE TOGLIERANNO I 12 EURO AI RICCHI NON TOGLIERANNO UN CAZZO , APPARTENGONO ALLA CASTA CHE CI GOVERNA DESTRI E SINISTRI COMPRESI !!!!
SVEGLIATI , CHE IL PRICIPE AZZURRO NORALMENTE NON PASSA !!!!
Rilevo che questa misura sia veramente iniqua; criticai il prelievo forzoso del 2% che voleva Franceschini nel 2009 e questa misura su chi già è spellato vivo dal fisco e probabilmente non evade, è spaventosa. Renderebbe circa 1,5 MLD se al 5% o il doppio cioè 3 MLD se al 10%, se a qualcuno interessa il calcolo me lo può chiedere; si tenga conto che l’ attuale tassazione su quei redditi è pari al 43% e la sovratassa incide solo dopo l’ ultimo scaglione e non su tutto il reddito.
L’ evasione va battuta solo con i metodi che ho già esposto qui, in alternativa non c’ è mai stata speranza e mai ci sarà, e la tracciabilità non serve quasi a nulla, ci provò Visco, ma non si ottennero risultati. Ho sfidato chiunque a dimostrarmi il contrario, con i numeri e non ho mai avuto smentite.
Giusto, come dice Giannino, “richiedere ai politici regole nuove per i mercati finanziari”
ma aggiungerei di richiedere regole nuove anche riguardo alla economia reale e mi riferisco alla globalizzazione dei mercati ed alla repentina ed pressoche’ incontrollata
liberalizzazione del commercio mondiale.
Vi invito a leggere e commentare il post: GLOBALIZZAZIONE: ERAVAMO PRONTI? NO.
sul blog: http://www.segesufossetremonti.blogspot.com.
e se interessati il testo “Se Gesu’ fosse Tremonti…”, omonimo blog, primo post.
Giannino è ora che anche lei faccia la sua parte. basta tasse sui poveri cristi a cui ora vogliono anche togliere i giorni di festa.
sono quelli come lei che devono pagare e quelli che evadono senza vergogna. basta privilegi, a casa la casta e in galera chi non paga le tasse.
Buona idea per chi ha poco o nullo patrimonio.
mi pere un commento “peloso”
@Roberto 51
Per farvi fare due risate vi riporto L’equazione del benessere così come campeggiava sui manifesti di FORZA ITALIA.
L’EQUAZIONE DEL BENESSERE:
MENO
TASSE SULLE FAMIGLIE, SUL LAVORO, SULLE IMPRESE
PIU’
CONSUMI, PRODUZIONE, POSTI DI LAVORO
UGUALE
PIU’ ENTRATE PER LO STATO,
PER AIUTARE CHI HA BISOGNO,
PER REALIZZARE LE INFRASTRUTTURE,
PER DIMINUIRE IL DEBITO PUBBLICO
Colgo l’opportunità per permettermi un suggerimento di proposta di legge “provocatoria” che apporterebbe sicuramente un enorme beneficio alle casse dello Stato
– Fino a che la crisi economica in cui l’Italia si trova non sarà
superata, tutti gli stipendi di ministri, parlamentari, consiglieri
regionali, presidenti di provincia, consiglieri provinciali, etc…
inclusi i manager di aziende pubbliche e i vitalizi di ogni genere già
maturati, NON saranno pagati “cash” come ora bensì saranno pagati in
“TITOLI DI STATO” .
Ciò comporterebbe notevoli immediati benefici :
1. Taglio netto del cash-flow in uscita dello Stato per decine di
milioni di euro al mese con beneficio immediato sul disavanzo primario
dello Stato
2. Si ridurrebbe l’ammontare di Titoli di Stato (BOT, BTP, …) rimasti
invenduti che sono una delle prime cause dell’attuale aumento dei tassi
di interesse e delle sofferenze bancarie
3. Recupero di credibilità da parte della classe politica in quanto
le sorti della “casta” sarebbero in questo modo direttamente ed
evidentemente legate alla buona amministrazione della stessa
4. Questa manovra inoltre riporterebbe parte del debito nelle tasche
di cittadini italiani, limitando l’attuale flusso di titoli italiani
verso le casse di paesi e fondi stranieri
Chi ha il potere di poter parlare e fare tendenza di certo non si mette in gioco ; danno ricette su ricette e SEMPRE dirette agli altri , mai a LORO.
La casta è potente , l’onestà intellettuale non fa parte della loro cultura.
Loro sono liberisti con le cose che gli piaciono: la galera che l’America riserva agli evasori , per loro è tabù …quì si fa un concordato del 15% sull’evaso e ci si fa pubblicità sui media , nulla di più !! Questo è liberismo all’itaGliana ,piace anche a Giannino.
In un paese civilmente normale in cui la denuncia fiscale rispettasse con un minimo di credibilità le entrate effettive parlare di patrimoniale sarebbe una bestemmia: si interverrebbe sulle aliquote, con diverse gradazioni a seconda degli orientamenti economici, ma diciamo pure degli interessi di classe, come avviene negli USA, alla luce del sole. Ma da noi dove la percentuel di chi denuncia più di 90.000 euro è ridicola se guardiamo a certi consumi vistosi come indicatori, forse – dico forse – colpire i redditi DENUNCIATI vuol dire toccare la parte onesta, benestante ma onesta, dei contribuenti. A questo punto una patrimoniale (pooi bisogna vedere come si fa …) potrebbe essere presa in considerazione, con un terzo del PIL sommerso! Del resto, caro professor Giannino, non è che – dopo il no alla patrimoniale del titolo – lei si affatichi molto a giustificare la sua avversione.
la patrimoniale è incostituzionale se colpisce beni non produttivi di un reddito reale perchè è assente la capacità contributiva : i beni immobili non affittati infatti sono già gravati da tasse e spese insopportabili che colpiscono redditi solo teorici (ici all’aliquota massima, irpef su rendita catastale aumentata del 5% e moltiplicata per il 30 % , tarsu non correalata all’effetiva produzione dei rifiuti ma solo al metri quadri, condominio, spese di ristrutturazione , assicurazione immobile etc) : quindi non sussiste la capacità contributiva da giustificare una patrimoniale sul piano costituzionale,; i risparmi (btp. azioni, obbligazioni) a lora volta hanno un rendimento annuo che va dal 2 al 4% lordo tassato al 20% (a partire dal 2012) quindi del tutto insufficente a coprire l’inflazione attualmente al 3% (che è una perdita reale)..quindi anche in questo caso non c’è una capacità contributivaanche perchè tremonti ha già inserito una patrimoniale e cioè la famigerata imposta del deposito pari a 780 euro per un deposito di 150.000,00 anche se sei in perdita………e poi i rischi dell’investimento chi li sopporta ?????????? lo stato forse???????? nooooooooooooooooooooooil povero risparmiatore