7
Lug
2012

Tagliaspese: l’aritmetica dice no

Ci sono tante cose buone e guste nel taglia spese? L’ho già scritto subito e anche qui ieri sera, certo che sì, a cominciare dai 295 uffici giudiziari in meno. a tante altre cose. Desidero però richiamare l’attenzione di tutti su un punto essenziale, almeno per me. E’ il primo punto di fondo. Per il quale se cambiate nome al provvedimento, alla va bene e c’intendiamo. Altrimenti no, ed è abile truffa verbale statalista. Or che abbiamo letto le tabelle riepilogative del decreto, sappiamo che la somma totale di tagli di spesa triennale  è pari a circa 26 miliardi. Ma di questi 26 miliardi, 22,76 vanno a copertura di nuova spesa. Il contenimento reale di spesa è dunque pari  a 3,2 miliardi IN TRE ANNI! Chiamiamolo cambia-spresa, non taglia-spesa, il decreto, e allora va bene. Plaudiamo al fatto che spendere meno in microuffici giudiziari e centralizzare procedure di procurement su piattraforme tecnologiche è cosa buona e giusta. Anche se la solita taglia sull’industria farmaceutica è una roba da selvaggi comunisti. Ma la spesa pubblica sarà TAGLIATA quando qualcuno la farà davvero SCENDERE per meno tasse A LAVORO E IMPRESA.  Altrimenti, lo Stato continuerà a dire che l’anno prossimo vi mette una nuova tassa, per coprire il cui gettito che serve a coprire spesa crescente ci sarà un governo che tecnico e illuminato che vi venderà come tagli alla spesa ciò cjhe serve ad evitare la tassa agguntiva, mm nel frattempo la spesa non scende affatto e le tasse restano da assassini. Non è di questo, che c’è bisogno. E se pensate che sia pregiudizio verso Monti o nostalgis di Berlusca, sbagliate due volte.

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53 Responses

  1. guido cacciari

    Caro Giannino, non le sembra di utilizzare un pò troppe parole?
    Il succo è più semplice. Lo Stato spende troppo per due cose:
    a) stipendi;
    b) attività che non le competono.
    c) pensioni

    Per quanto concerne a) non si possono ridurre gli stipendi né licenziare persone, perché attualmente è illegale. Al massimo si può cercare di non aumentarle, ma sembra anche questo impossibile, visto che non ci è riuscito neanche Brunetta (né nessun altro). Forse bisognerebbe istituire qualche deterrente penale e civile nei confronti dei responsabili, di tipo generale (per non addentrarsi nei meandri delle migliaia di tipologie). Oltre, ovviamente, ad interpretare opportunamente (serve una legge?) l’articolo 18 nel caso di dissesti economici.

    Per quanto concerne b), invece, è facile. Non capisco perché non si parta con le privatizzazioni (vere). E’ ovvio che per ogni caso bisogna fare in modo da non creare un monopolio, ma a volte il buon senso o l’esempio estero è sufficiente.

    Per C), è altrettanto facile. Anziché obbligare dei poveretti ad andare in pensione quando praticamente sono già morti, con pensioni da fame, aumentando i contributi in modo irreggibile, basterebbe un semplice incentivo a rimanere: zero tasse, zero contributi, zero assurdità come 13a e tfr. Praticamente, più che doppio stipendio. Lo stato ci guadagna? Sì. I lavoratori? Sì. I datori? Sì. I contribuenti? Sì.

    Non vedo niente di tutto questo nelle “riforme” di Monti, che mantengono lo stato di fatto ed in più aumentano i pensionamenti.

  2. adriano q

    Difficile prevedere gli effetti dei provvedimenti ed interpretare il significato delle parole in un mondo alla rovescia.Non mi meraviglierei se tagliare si trasformasse in aumentare.Rimane la convinzione che sarebbe preferibile privatizzare ma il bene supremo non lo consente.Quando sento parlare di “piante organiche” mi ricordo di parametri,coefficienti,criteri di valutazione che nati per essere oggettivi crescevano per finire arbitrari.Una volta per valutare il personale ci si inventò,per superare la becera discrezionalità dei capi,il metodo delle pagelle.Per le capacità si partiva da “insufficiente” e si finiva con “eccezionale”.Per l’impegno si parlava di “rendimento”,il minimo era “tre” ed il massimo “uno”.Dopo alcuni anni tutto il personale era “eccezionale” con “rendimento uno”.Un esercito di genialità.Altro che i neutrini più veloci della luce.Avremmo potuto fotografare il bosone di Higgs con una polaroid.Gli svantaggi del privato sono tanti ma forse si otterrebbe un pizzico di serietà e di chiarezza in più.

  3. Alessandro

    Da tempo sostengo anch’io che è necessario portare la pressione fiscale al 25%, come? ad esempio togliendo le commissioni per i pagamenti con il pos e portare la tracciabilità a 0 imponendo per qualsiasi cosa il pagamento elettronico, qualcosa sfuggirà comunque ma sarebbe molto poco.
    Per quanto riguarda i tagli sulla sanità bisogna far sapere alla gente che I prodotti farmaceutici spesso garantiscono dei margini di contribuzione alle aziende molto alti , in alcuni casi vicini al 90%, in pratica significa che incassando 100 con 10 pago tutto quello che devo pare e 90 è è quello che mi resta in tasca, tutto questo è possibile perchè nessuno si occupa di capire e spigare le dinamiche che stanno dietro la registrazione di un farmaco, senza entrare troppo in dettagli tecnicistici molto spesso in Italia ed in Europa vengono immessi sul mercato farmaci che non rappresentano una vera innovazione rispetto alla terapia di riferimento per una data patologia ma che magari servono alle big pharma di turno per prolungare un poco la loro esclusiva terapeutica in una certa area di cura ( il vecchio prodotto è in scadenza di brevetto, nei immetto un’altro con qualche piccola modifica, cura come il precedente ma costa di più) in soldoni questo avviene perchè esistono degli pseudo accordi per cui l’azienda in qialche modo garantisce l’occupazione e la ricerca nel paese x e il paese x gli consente di vendere la pseudo novità ad un prezzo più alto, per anni questo giro ha permesso alle aziende di crescere anno su anno a doppia cifra, finchè gli stati si sono trovati nella necessità di chiedere alle aziende di ridurre un poco la loro profittabilità, queste hanno risposto inventandosi la possibilità che in un prossimo futuro, non è dato sapere quando, la crisi colpisca anche loro e con loro gli azionisti, ed allora hanno pensato bene che era il caso di delocalizzare quindi ad esempio in Italia hanno chiesto e ottenuto di aprire delle proceduredi mobilità interne ed esterne licenziando negli ultimi anni, ad esempio 15000 informatori scientifici, chiudendo produzione e ricerca, senza che nessuno degli organi competenti sollevasse il benchè minimo problema, con il bene placido della stampa e dei lavoratori del settore che venivano profumatamente indennizzati. Ora in questa situazione lo stato dovrebbe dire a queste aziende se tu tagli posti di lavoro nel nostro paese io stato taglio il prezzo dei farmaci e abbasso i margini di contribuzione dei prodotti in modo significativo, ma questo si chiama Utopia.
    detto questo comunque è vero che la spesa farmaceutica rappresenta credo non più del 17% del 100 della spesa sanitaria, gli sprechi dove stanno???? basterebbe andare ad eseguire delle analisi economiche e vedere dove vanno a finire tutti i soldi che arrivano e si scoprirebbe che gran parte dei denari vengono incassati dagli amministrativi, cosa fare dunque? bisogna mettere nei posti chiave gente competente e qualificata che non sia vincolata ai politici e che operi scelte nell’interesse della comunità perchè la sanità è un bene e se da un lato è giusto azzerare gli sprechi e le ruberie dall’altro è altrettanto giusto far si che i pazienti possano essere curati con la miglior cura disponibile, gli anziani seguiti senza che i familiari debbano spendere migliaia di eruo al mese per la casa di riposo. Come ottenere questa razionalizzazione?
    da anni io penso che studiare un sistema semplice che metta in evidenza quanto nell’arco di una vita la persona x ha sfruttato il sistema sanitario cioè quanto hai versato e quanto hai consumato? entrando in quest’ordine di idee sarebbe possibile assistere tutti perchè automaticamente i malati immaginari sparirebbero,
    inoltre agirei sulla sanità privata accreditata, i rimborsi per le prestazioni devono essere proporzionali alla qualità della prestazione erogata, mi spiego meglio, se la casa di cura x ha un ecografo del 1920, e l’ospedale pubblico ne ha uno di ultima generazione non è giusto che le due strutture percepiscano lo stesso rimborso per la prestazione, inoltre l’accreditamento della struttura deve avvenire solo se la struttura privata è assimilabile a quella pubblica cioè si fa carico anche il privato della rianimazione del pronto soccorso della geriatria ecc….

  4. ida

    Tante idee,giuste,eque,coerenti,specchio del pensiero di quasi tutti,ma loro,da lassù del loro grande potere che gli permette di far piovere cenere sulla gente e oro sulle proprie teste fanno ancora quel che gli pare,cioè il bello e cattivo tempo.La situazione italiana è evidente,non abbiamo le fette di salame sugli occhi come pensano loro ne abbiamo una cerniera ingrippata al posto delle labbra.Ma loro lo sanno e se ne stanno lì a vedere gente che s’impicca,che si spara,che fa assalti alle agenzie delle entrate,che piange quando perdono il posto di lavoro e hanno mutuo e figli a carico,e alla fine,fieri che a fine mese il loro bel stipendio da 10,15 mila euro,la loro bella pensioncina da 10,15 mila euro,il loro vitalizio dai 3 mila euro in sù credono di tiranci sù il morale con la legge taglia spese superflue di province,tribunali,”ospedalini”.Cose sempre state superflue,ma adesso si accorgono che per toccare il vero superfluo è meglio svincolare il pensiero della gente sui dipendenti pubblici inuti.D’accordo.Ma le spese del parlamento???Il costo del quirinale???Le pensioni d’oro???Le autoblu che sfrecciano in autostrada(il carburante lo paghiamo noi),mentre noi italiani dobbiamo mantenerci sui 90 km/h altrimenti se premi sull’acceleratore il carburante scende e sale il costo del viaggio????I viaggi,le spese pazze per pranzi e cene regali quado si invitano personaggi esteri???CIoè i rimanenti 3,2 miliardi di euro occorreranno a pagare tutto questo e non basteranno.Beh,allora non sarà mai finita!!!!

  5. Marat

    mi ricordo che tempo fa’ il sig giannino disse che non aveva senso una tassazione fiscale a livelli della norvegia per avere un servizio pubblico da terzo mondo.

    ero e sono assolutamente d’accordo.
    l’ideale sarebbe migliorare il servizio pubblico e contemporaneamente abbassarne il costo il piu’ possibile.
    ma ho perso da tempo qualsiasi speranza che una cosa simile sia fattibile.

    non importa chi va’ a governo,anche se ha buone intenzioni(tutto da dimostrare) deve cmq passare per quel ritrovo di ladri che e’ il parlamento.
    qualunque riforma in senso meritocratico o di efficienza e’ destinata ad arenarsi li.

    meglio allora tagliare e basta.
    se proprio dobbiamo avere un pessimo settore pubblico paghiamolo per quel che vale:
    poco.

    lasciamo i soldi in tasca ai cittadini e che si arrangino come meglio credono.

  6. pl

    Risparmiare sulla giustizia e renderla efficiente, oggi, grazie a internet ed alla telematica sarebbe la cosa più semplice di questo mondo.
    Quanti processi civili potrebbero essere svolti via internet sintetizzando la montagna di scritti e udienze utili solo a far gonfiare i diritti e gli onorari degli avvocati.
    La riforma non dovrebbero scriverala avvocati e giudici altrimenti non se ne uscirà mai!
    Chi ha il coraggio di affrontare il problema seriamente?

  7. Roberto 51

    Caro Oscar,
    suvvia, non siamo sempre e solo negativi, proviamo ad incoraggiare il governo e i partiti che lo sostengono.
    Secondo me la riduzione, con accorpamento, delle province è una buona idea. A questo punto i nostri rappresenanti politici andrebbero lodati e incoraggiati ad andare avanti su questa strada accorpando, o meglio eliminando, le regioni. Si potrebbe pensare ad uno stato organizzato con una quarantina di province che curano gli aspetti locali legati al territorio le quali fanno riferimento direttamente al governo centrale. A cosa serve il livello intermendio regionale se non ad aumentare costi, burocrazie e corruzione? Si pensi alla sanità, senza le regioni si avrebbe UN ministro, con le regioni abbiamo UN ministro e VENTI assessori.

  8. Condivido le idee di Adriano, di Marat, di Guido. Con Oscar sono d’accordo sempre perchè le sue riflessioni sono lucide e graffianti nella loro chiarezza. La verità fa male: questo Governo non ha il coraggio che potrebbe avere e non ha fatto le scelte serie e necessarie che ognuno di noi, cittadino che paga le tasse e che crede nel libero mercato, farebbe senza esitare e senza “commissioni di esperti -paralume”. Certo qualche segnale positivo c’è e occorre avere fiducia; ma, non siamo un popolo di fessi! E’ necessario che riducano i costi del settore pubblico : significa cambiare radicalmente la sua struttura, il suo modus operandi , le persone che non funzionano e per questo bisogna evirarlo con tagli reali ! E’ un sistema, quello pubblico e politico di oggi, che non funziona. Così com’è non premia chi lavora e chi risparmia! E per le scelte finanziarie i professori dovrebbero spremersi di più: serve un pizzico di genialità pragmatica per recuperare soldi DOVE CI SONO sprechi e serve molta onestà culturale e sociale : basta tassare imprese e cittadini senza fornire servizi e legalità ! Alzi la mano chi non ha mai avuto problemi per il recupero crediti in Italia ad esempio! E’ un’Italia che aiuta chi truffa e ruba, che ha una legislazione farraginosa! Serve pulizia: occorrono poche regole, chiare e ben applicate subito per un mercato economico più fluido e un reale mercato del lavoro libero rispettoso delle persone serie! e le quote rosa ? a quante amanti, figlie, mogli andranno? mah…

  9. Tagliano e sottraggono soldi dalle tasche del cittadino. dovrebbero trovare un metodo dei tagli alla spesa improduttiva dello stato, mettendo soldi in tasca al cittadino. p. es. io (o mia madre) prima di tagliare ospedali o posti di lavoro nella p.a. avrei non solo abrogato o accorpato privince, ma commissariato per almeno 3 anni tutte le regioni d’Italia. il senato e la camera dei deputati le avrei dimezzate in due settimane. i senatori a vita li avrei abrogati con la forza dello sguardo.
    marionanni
    http://www.maralai.ilcannocchiale.it

  10. B&B

    Io trovo che qualcosa di buono in questi ultimi giorni sta succedendo sul piano “verbale”: si dicono alcune cose che finora si sussurravano o si tacvano, ad esempio che è l’ora di finirla con ambienti pubblici dove ci sono più dirigeneti che impiegati e udite udite che è tempo di verificare i criteri di carriera e di promozione, che sprechi nel tempio intoccabile della Giustizia ci sarebbero e così via. Aleggia è pur vero la sensazione che alle parole non seguiranno concreti e incisivi fatti e Giannino ben rileva che in larga misura siamo di fronte a un escamotage verbale o “truffa verbale statalista” ma il fatto di dire alcune verità potrebbe anche non consentire un ritorno indietro. Sta anche a chi propugna misure più profonde sostenerle con maggior convinzione. La sceneggiata sindacale e quella di gruppi partitici è inaccettabile e questo andrebbe detto: chi difendono che difendono e perchè. La riduzione di stipendi non è vero che non si possa fare visto che una parte dello stipendio è legata al ruolo e che riorganizzando sparisce il ruolo e sparisce la parte di retribuzione ad esso legata. Così come è possibile incidere anche sui criteri di progressione di carriera come è possibile incidere sugli emolumenti a parlamentari e consiglieri regionali e ai privilegi di quelli delle regioni a statuto speciale.

  11. claudio p

    una riduzione della spesa non simbolica ma drastica e drammatica arriverà gioco-forza, è solo questione di tempo, e allora sì che piangeremo.

  12. Mario Protagoras

    Caro Oscar,
    hai perfettamente ragione e condivido, come sempre. Seguo le tue trasmissioni su Radio 24 e leggo i tuoi scritti e resto allibito dal tono e dal livore di molti commenti. Mi chiedo se vale ancora la pena ripetere, inascoltato, le stesse cose che noi, “quattro gatti liberali” come dice Piero Ostellino, abbiamo ben chiare ma che sembra abbiano poco seguito nel popolo bue che per 60 anni ha votato dc-pci-psi-pd-an-lega-pdl. Anzi ogni volta devi pure premettere che quanto dici non è pro o contro qualche politicante di turno.
    Questa maleodorante sbobba partitico-statalista per decenni ha avuto ed ha, con nomi diversi, un solo obiettivo: tassare e depredare i cittadini e ridistribuirsene la ricchezza, nascondendosi dietro la bandiera moralisteggiante ed ipocrita dell’equità-solidarietà-giustizia sociale ecc.
    Sia chiaro: si è trattato solo e unicamente di soldi e basta. Nessun ideale. Solo soldi, soldi e ancora soldi.
    La nave non si salva più. Ma tutto sommato per un popolo che per 60 anni ha tollerato, assecondato e contribuito in larga parte a questo disastro, mi dispiace poco, molto poco.

  13. Mike

    Caro Giannino, da liberale e liberista concordo con Lei in tutto e per tutto. A questo punto, Le confesso che ho ormai riposto tutte le mie speranze nella Merkel. Spero che tenga duro. Altrimenti siamo perduti.

  14. Sig. Giannino forse i tagli andranno a coprire altra spesa pero’ non e’ che l’economia del nostro paese gira solo sulla spending review … Oggi e’ arrivata notizia che sono stati incamerati dallo stato 9,5 mld dalla prima tranch IMU , che nei primi 5 mesi dell’anno e’ aumentato il gettito fiscale ( si lo so e’ aumentata la spesa per interessi ) del 2,5% nonostante la crisi , insomma il paese e’ vivo e il governo tra mille compromessi cerca un percorso per arrivare a questo benedetto pareggio di bilancio in un periodo storico che e’ peggio di un campo minato . Ma forse sono solo un ingenuo ottimista . Buona serata dalla Mauritania .

  15. LucaS

    X claudio p

    Dipende! Chi ne ha beneficiato per anni piangerà (ben venga!), oppure potrebbe anche prenderla con filosofia della serie “finora ho avuto uno stipendio senza fare alcunchè di utile e godendo di tutele e privilegi medievali… da adesso in poi mi tocca guadagnarmi la pagnotta come tutti gli altri” La verità è che anche facendo le riforme che noi proponiamo statali e sindacati staranno comunque molto meglio di chi crea ricchezza sudando sette camicie… semplicemente i loro privilegi saranno un pochino meno scandalosi di adesso… Lei dice “purtroppo”, io dico “questo è sarà solo l’inizio”.

  16. Kent

    Non cambia nulla: l’accorpamento delle provincie è pannicello caldo. In effetti si rducono gli uffici e qualche politico, non le spese per gli impiegati. La riduzione della spesa sanitaria deve andare in profondità: per esempio a Genova ci sono alcuni padiglioni con centinaia di letti vuoti a disposizione del primario, o reparti pseudo universitari a disposizione dei professori. E potrei continuare per esperienza diretta da ricoverato. Ci vuole la rivoluzione pacifica di quelli che pagano le tasse (come chi scrive) versando dalla pensiene (contributiva) ben € 1500 per tredici nesilità. Fino a quando non succederà l’obiezione com’è successo neg,li USA non cambierà nulla

  17. Stefano

    Caro dott.Giannino arrivera’ il momento del passaggio dalle parole ai fatti? Dalla diagnosi alla cura? Dall’analisi all’azione? Condivido tutto tranne la sua attesa, se ne ha voglia, coraggio, sfrontatezza e ardore, faccia la sua mossa

  18. Paolo SUppi

    Caro Dott. Giannino,

    il titolo odierno (7-07-2012) del Corriere Online “Dobbiamo evitare la macelleria sociale» – Squinzi (con Camusso) all’attacco del governo” esprime – indirettamente ed alla lontana, ovvio, – tutto il disagio che Confindustria prova nei Suoi confronti.

    La maggior parte di essi (i “Confindustriali”) DIPENDONO dagli introiti derivanti da forniture allo stato….altro che economia di mercato !

    Sono sempre piu’ pessimista…spero che il mercato bastoni con maggiore violenza, spero che poi si possa ripartire da nuove basi.

    In bocca al lupo..

  19. radicipiero

    @Alessandro
    perdonami ma sei in ritardo di quasi un secolo. Se leggi ” il capitale ” di un certo Charlie Marx, troverai gli stessi tuoi concetti ( magari spiegati in un modo piu’ esteso ) e non ti dovrai affaticare a disquisire sui margini di contribuzione ! Peccato che lo stato in cui quelle teorie sono state applicate realmente, dopo circa 80 anni ha dovuto portare i libri in tribunale e nominare Gorbachev come curatore fallimentare ( nota che e’ uno degli stati piu’ ricchi del mondo quanto a materie prime ). Diceva Churcill : ” il regime di libera democrazia e’ lo stato peggiore, ma non ne conosco uno migliore “

  20. Claudio Di Croce

    Era normale pensare che un governo di burocrati , cioè dipendenti pubblici molto ben pagati col denaro dei contribuenti , non facesse nulla di concreto sia sul versante della riforma del lavoro – boiata pazzesca – che sul versante della riduzione della spesa pubblica – forse l’1% in tre anni – e meno che mai sul versante del patrimonio pubblico terreno di occupazione della casta politico burocratica .
    Ricominciano a parlare di nuove imposte , l’IVA sarà aumentata e così via .
    Attuano cioè quello che la loro mentalità di mantenuti a vita gli suggerisce : continuare a rapinare denaro dalle tasche dei sudditi , per favorire la casta a cui appartengono .
    Mi aspetto i commenti dei numerosi componenti di questa casta presenti su questo blog , sempre tesi a scrivere che i ” servizi ” erogati dal pubblico sono ottimi , abbondanti , come il rancio, e poco costosi .

  21. Stefano

    ….e intanto gli organi competenti evidenziano che ad alzare le tasse il paese si ferma e così la differenza di gettito delle tasse tra prima e dopo è addirittura negativa.
    Mi sembra di essere tornati ai tempi in cui qualche grandezza economica era una VARIABILE INDIPENDENTE (allora il salario ora le tasse 🙁 ).
    Quando la finiranno tecnici, ragionieri, fanatici di linee politiche smentite dalla storia, di pontificare ed inizieranno con umiltà a riscrivere tutto da capo ???
    40 anni fa usciva “i limiti dello sviluppo”, con errori, approssimazioni, ma un merito: mettere in discussione un approccio al futuro ed allo sviluppo.
    Quando inizieremo a pensare all’Uomo prima che a dogmi economici di 3 secoli fa ?
    Siamo proprio sicuri che le equazioni che allora sembravano allora poter spiegare l’economia siano sostanzialmente valide anche oggi ?
    Partiamo da qualche punto fermo:
    la crisi è mondiale o è solo di quegli stati che non usano il paradigma Merkel ?
    Perchè Giappone ed USA non si muovono seguendo la politica economica che l’Europa sembra invece preferire (anche se ogni tanto ha qualche ripensamento, ma non sufficiente da abbandonare quel percorso che ha già causato danni a Irlanda, Portogallo, Grecia, Spagna e Italia) ?
    Da almeno 3 anni l’Europa punta solo a misure di contenimento (qualcuno ha sentito parlare di un presidente Hoover) senza alcun beneficio ma peggiorando sempre la situazione …. diabolicum perseverare …. lo sapevano anche gli antichi !!!

  22. Manto Nero

    O speriamo in un Oscar presidente del consiglio, o a questo punto tanto vale essere commissariati e lasciare che sia qualcuno dall’estero a a fare quel che c’è da fare al posto nostro.

    Un amico inglese, qualche anno fa, mi raccontò dei forti disagi che si era trovato ad affrontare per le manovre della Thatcher. Concluse dicendo: “adesso, a distanza di anni, capisco che quelle manovre hanno salvato il paese. Tutti i paesi prima o poi dovranno affrontarle, più aspettano e più farà male”

    Come scrisse David Friedman “in una stanza ci sono cento persone e un politico. Il politico fa il giro e raccoglie un centesimo a testa. Poi prende 50 centesimi e li consegna ad una persona a caso. Questi è felice, ha dato un centesimo e ne ha ricevuti 50. Dopo cento giri tutti hanno dato 1 dollaro, hanno ricevuto 50 centesimi, e sono felici”.
    Ecco perchè non ci sono sprechi, tagliare la spesa significa scontentare qualcuno.

  23. Gianluca

    Ragionamento corretto. Di rilievo c’è che queste sono riforme strutturali e di conseguenza dal quarto anno comunque avremmo sempre un surplus da utilizzare per la cosa più importante, diminuire le tasse.

    Ma ammettiamo anche fosse una riorganizzazione a saldo zero, è importante che vengano eliminati sprechi e che venga migliorata l’efficiemza dello stato.

    Il problema Italiano non è solo relativo ad una percentuale troppo alta di spesa pubblica rispetto al PIL, fatto oggettivo che porta una tassazione assurda ed insostenibile, c’è da tenere in grande considerazione anche la qualità dela spesa.

    Spesa che spesso non risponde alle esigenze del paese e dei suoi cittadini ma risponde ad altre dinamiche, che poi sono assolutamente nefaste per il paese, vedi postifici, clientelismi, parcheggio per politici trombati e per tutto il numeroso sottobosco, aiuti alle imprese amiche delle amiche, casse integrazioni che negli anni hano rappresentato un massacro per il apese, ecc. ecc.

    Tutte queste cosette fanno e creano una cultura che porta l’Italiano medio a pensare che in Italia bisogna essere furbi ed allontanano il paese dal diventare un pase normale.

    Gianluca

  24. uomo qualunque

    concordo con lei egr., la solita farsa all’italiana per non parlare dei tagli al”istituto di fisica nucleare dove dopo Fermi vengono forgiate le migliori menti del paese.Tagli selvaggi ed insulsi sia nella sanità che nel pubblico impiego.Bisogna tagliare i veri sprechi;ci sono miriadi di enti inutili e personale non preparato.Dubito che riusciranno a mettere insieme un vero piano Marshall per il tessuto economico italiano,dalla detassazione degli stipendi, degli operai all’abbassamento delle aliquote delle imposte per imprese. Quando il presidente del consiglio dice in televisione, che i conti sono a posto ma è il burrone che si sta allargando beh allora andremo tutti in malora, Ringraziamo l’elite della bocconi che ci governa!!!!!!!!.

  25. Paolo Suppi

    …. complimenti al moderatore (se non è Lei, Giannino).

    Nel caso in cui fosse stato Lei direttamente a moderare, l’avrei capito..

    in ogni caso confermo tutto, in particolare:

    “Sono sempre piu’ pessimista…spero che il mercato bastoni con maggiore violenza, spero che poi si possa ripartire da nuove basi.

    In bocca al lupo..

    aggiungo anche : “W Marchionne”

  26. silvia ferretto

    Caro Oscar,la ringrazio per informarci in modo preciso e mai scontato.Spero che non ceda e vada avanti magari con una proposta politica.Penso che quelli che la pensano come Lei(noi)siano in Italia largamente minoritari ma mi piacerebbe vedere persone impegnate in politica con queste idee.Anche stavolta sono d’accordo con Lei:questi tagli sono arrivati in grande ritardo,non sono spiegati bene alle persone(credo che il fine debba essere solo quello di abbassare la pressione fiscale e non fare magari spazio a qualche futura spesa pubblica in piu’con la scusa di rilanciare l’economia),non vengono presentati come facenti parte di un disegno organico e complessivo.
    Le origini di questa crisi sono di perdita di competitivita’ e di eccesso di spesa.Se non si ha il coraggio di dire chiaro alle persone di fronte a cosa ci troviamo non facciamo che perdere tempo e avvicinarci a sempre piu’ grandi passi alla resa dei conti(nessuno vorra’ piu’ i nostri bot etc).O forse vogliamo illuderci che a pagare i nostri eccessi siano prima i paesi nordici(cosi’ disgraziati da non voler pagare per i nostri pensionati sessantenni loro che in pensione ci vanno a 67?)e poi dato che non bastera’ chiameremo in aiuto i poveracci del Brasile e dell’India tramite il fmi?Sta suonando la campana dell’ultimo giro..temo che con queste ultime misure(assolutamente insufficienti per importo e qualita’)certo non si risolva un bel niente.
    Silvia

  27. dddppp

    Oramai ho raggiunto la rassegnazione. La Cultura imperante in “Occidente” è permeata dall’idea che i propri diritti debbano essere pagati da qualcun’altro. Questa idea di cui tutti noi, chi più o chi meno, siamo partecipi determina una continua rincorsa a far pagare altri. Simbolicamente gli altri sono i capitalisti, i commercianti, gli evasori, i consumatori di benzine oppure i tabagisti o comunque qualunque gruppo che si possa spersonalizzare e credere che potrà pagare per mantenere i “nostri diritti”.
    Di responsabilità individuale neanche a parlarne. Probabilmente nel residuo della nostra esistenza avremo la grama soddisfazione di vedere una momentanea libertà. Quando? Presto, molto presto. Dopo il fallimento degli stati comunisti, falliranno i nostri stati “parasocialisti”. (54% del PIL è sequestrato dalla Pubblica Amministrazione). Presto, MOLTO PRESTO.

  28. Marcello

    Egregio Oscar,
    ormai è chiaro che Monti ha ambizioni politiche e questa fase è solo preparatoria del prossimo Monti partito…
    Forza Oscar!

  29. Claudio Di Croce

    @dddppp
    Lei ha inquadrato correttamente il problema :siamo ancora ammorbati di fetore postsessantottino , imperante nelle università , nelle scuole, nella PA parassitaria , nella casta dei magistrati, in quella dei giornalisti , nei sindacati,per non parlare della maggioranza di quella politica : e cioè la ” cultura ” dei DIRITTI . Tutti hanno DIRITTI e nessuno ha dei DOVERI , oltre quello di farsi rapinare in silenzio dallo STATO e dai suoi accoliti.
    Come è facile profetizzare il tutto finirà solo quando falliremo e presto o tardi questo succederà e Monti sta dando il suo contributo per accelerare il processo.

  30. Alberto

    Intanto è paradossale il fatto che il Presidente del consiglio abbia affermato che lo spread sale per colpa di Giorgio Squinzi, paradossale intrinsecamente, infatti ogni commento è superfluo. Secondo me 300 punti di spread dipendono dalla cazzate che si fanno nelle riunioni dei vertici europei.
    Ciò detto e premesso, di cosa stiamo parlando? Di tagli di cosa? Ancora non sappiamo quante sono le auto blù, dopo che per due anni Brunetta aveva tentato di farne l’ inventario e solo meno della metà delle amministrazioni ha inviato i dati. Questo a quanto ne so è l’ articolo che ancora mi sembra il più completo sull’ argomento.
    Allora e mi ripeto, è necessario dare massima trasparenza al paese, in particolare sul web, e omogenea leggibilità, alla spesa pubblica, e pretendere dalle amministrazioni, pare che siano 10.354 anche con sanzioni sullo stipendio degli amministratori, che trasmettano tutti i dati di competenza, in caso contrario qualsiasi attività di razionalizzazione e taglio, sarà sempre inconcludente.

  31. adriano q

    Alessandro :
    Da tempo sostengo anch’io che è necessario portare la pressione fiscale al 25%, come? ad esempio togliendo le commissioni per i pagamenti con il pos e portare la tracciabilità a 0 imponendo per qualsiasi cosa il pagamento elettronico, qualcosa sfuggirà comunque ma sarebbe molto poco.

    Anch’io sarei per l’abolizione del contante e l’adozione universale della moneta elettronica.Anch’io ritengo che si potrebbero così abbattere le aliquote fiscali senza aspettare risultati incerti di altri possibili provvedimenti alternativi ma sembra non si possa fare.Roba da dilettanti.Lasciamo lavorare i professionisti.Non sanno quello che fanno ma sono convinti di farlo bene.

  32. Alberto

    Inizio questo intervento con la constatazione della paradossale, intrinsecamente paradossale dichiarazione di M. Monti sul fatto che lo spread si alza per colpa di Giorgio Squinzi ed aggiungerei ma allora le dichiarazioni della Camusso e di Berlusconi, vogliamo fare la somma dei contributi relativi? Magari se tutti stessero zitti lo spread, stamattina a 475 punti, arriverebbe d’ incanto a 100 punti!
    Detto fuori dai denti, ma si possono sentire ancora certe stupidaggini da chi governa un paese?
    Arrivo alle misure di taglio della spesa pubblica, rilevando che se ancora non si sa quante siano le auto blu, infatti poco meno della metà delle 10.350 amministrazioni pubbliche hanno risposto al questionario Brunetta, loro inviato nel 2010, di cosa stiamo dissertando? E quegli amministratori inadempienti sono stati sanzionati con misure amministrative ed economiche sullo stipendio?
    Allora prima di tutto ritengo necessario che tutte le amministrazioni mettano in rete le loro spese e tutti i parametri che riguardano le loro situazioni, come ad esempio n° di dipendenti, dirigenti per unità di personale, superficie unitaria occupata, energia consumata, spese generali unitarie e tutta la serie di parametri che possano essere confrontati con altre amministrazioni, perchè finchè non si ha l’ esatta cognizione dei costi e di come questi costi siano generati, non approderemo a nessuna vera ed efficiente razionalizzazione della spesa.

  33. samu

    adriano q :

    Alessandro :
    Da tempo sostengo anch’io che è necessario portare la pressione fiscale al 25%, come? ad esempio togliendo le commissioni per i pagamenti con il pos e portare la tracciabilità a 0 imponendo per qualsiasi cosa il pagamento elettronico, qualcosa sfuggirà comunque ma sarebbe molto poco.

    Anch’io sarei per l’abolizione del contante e l’adozione universale della moneta elettronica.Anch’io ritengo che si potrebbero così abbattere le aliquote fiscali senza aspettare risultati incerti di altri possibili provvedimenti alternativi ma sembra non si possa fare.Roba da dilettanti.Lasciamo lavorare i professionisti.Non sanno quello che fanno ma sono convinti di farlo bene.

    sono altamente contrario unicamente all’uso del denaro elettronico:
    – in primis per il problema che si perde il senso della quantita’ e del valore e ci si ritrova a spendere di piu’ senza rendersene conto
    – secondo la perdita di controllo di autonomia e riservatezza: si diventa schiavi delle banche che conoscono ogni nostra abitudine, quanto pensiate ci mettereranno a rivendere queste informazioni a terze parti ?
    – esigo mantenere la mia riservatezza come consumatore, specie in un paese come l’italia dove le fughe di notizie sono all’ordine del giorno e un personaggio “famoso” ma scomodo viene attaccato da tutto e da tutti
    – esistono comunque alternative di denaro elettronico assolutamente anonime e decentralizzate come bitcoin; esiste quindi il modo di aggirare il controllo delle transazioni economiche passando per uno di questi sistemi, o – banalmente – passando per il baratto; quindi gli “inganni” si trovano

    il problema del sommerso c’e’ e va risolto con la consapevolezza che un minimo di percentuale e’ fisiologica e va tenuta in conto, allo stesso modo in cui in un supermercato si tiene in conto di una certa percentuale di furti nonostante le misure di sicurezza.
    E’ ora di finirla con la represessione delle nostre liberta’ individuali in nome di battaglie ai mulini a vento come la lotta all’evasione; si cambi il sistema, si semplifichi la tassazione e si aumentino i controlli o sto “cerbero” lo abbiamo pagato perche’ i finanzieri ci giochino a farmville su facebook ?

  34. samu

    ho lavorato per una p.a. come consulente esterno nel campo IT per due anni e mezzo.
    ho visto quanto spendono le p.a. per le “soluzioni tecnologiche” e vi assicuro che non e’ certo investendo nella tecnologia che si puo’ migliorare la PA anzi, vedo un eventuale aumento degli investimenti in quel campo come un modo per foraggiare ulteriormente dei parassiti che propongono software inutili, complessi, farraginosi a prezzi interestellari.

  35. Claudio Di Croce

    Sto pensando a cosa sarebbe successo sui giornali, sulle tv , i commenti degli ” intelletuali ” sinistri , sui sinistri di questo blog , se l’affermazione che la colpa dello spread è della Confindustria l’avesse fatta SB . Fino a novembre 2011 la colpa ovviamente era di SB , poi MM ci ha salvato ( difatti adesso stiamo tutti meglio, il debito è sceso ,il PIL è salito in giù , la disoccupazione è scesa, la gente si sente più protetta , più tutelata, le tasse sono scese , siamo tutti più ottimisti e abbiamo davanti un futuro radioso) e poi adesso godiamo di prestigio mondiale ,lo spread è sempre altissimo ma la colpa è sempre di SB ( adesso anche di Squinzi ) , sicuramente non del nostro governo .Tutti ci vogliono e tutti desiderano imprestarci soldi per il nostro debito pubblico , abbiamo picchiato il pugno sul tavolo europeo , abbiamo battuto i cattivi e prepotenti tedeschi agli europei calcistici ,e abbiamo ottenuto……..io non l’ho capito e voi ?

  36. Ignorante

    A parte le innumerevoli ragioni con le quali Giannino descrive l’inutilità dei tagli se poi servono a nuove e diverse spese, desidero far notare l’anomalia di Corrado Passera. Dopo averci tediato per mese con il suo mantra “siamo in recessione” (nessuno l’aveva capito…) e dopo aver sfornato un decreto liberalizzazioni ridicolo, che lui comunque voleva ancora più ridicolo, e un decreto sviluppo penoso dove “sviluppo” viene inteso solo come soldi da distribuire a chi la politica decide, è riuscito a rendersi ridicolo anche in questo caso, difendendo fieramente la posizione degli editori dei giornali che, eliminando l’obbligo di pubblicazione dei bandi di gara sui giornali, si sarebbero trovati senza un consistente introito. Una grande vittoria per il Paese e una grande vittoria per l’illuminato, lungimirante e di larghissime vedute, il pregiatissimo ministro Passera che anche questa volta ha dato il proprio contributo al Paese.

  37. buffet warren

    tagliare lo stato senza liberalizzare il privato affosserà i consumi
    aumenterà la disoccupazione e fartà scappare il risparmio dalle banche

  38. Alberto

    L’ ho detto prima io mio caro di Croce! Abbiamo capito almeno una cosa e cioè che lo spread se ne fotte di tutto e di tutti ed i mercati vanno dove è più sicuro mettere i soldi e dove è più sicuro metterli? Basta vedere chi offre di meno! E noi stiamo come scemi ancora insieme ad una che da le carte e continuamente si prende il piatto senza pagare mai pegno, almeno sul tavolo euro. Sugli altri tavoli si gioca invece a carte scoperte e nessuno fa il cartaro. @Claudio Di Croce

  39. radici piero

    dopo le dichiarazioni di Monti su Squinzi ( che comunque, da come ha esordito, non mi entusiasma ) sto passando anche io dalla parte dei pessimisti: se il presidente del Consiglio ” designato ” ( non votato ) a salvare l’ Italia si irrita come uno scolaretto e cerca, piccato, di dare la colpa agli altri penso che siamo alla frutta e, dopo averle provate tutte, forse è meglio fare un bel salto nel buio ( uscire dall’ euro ) il prima possibile poichè solo dopo aver toccato il fondo si potrà ripartire con gente nuova, come dopo una guerra, perchè di una vera guerra si tratta e noi non abbiamo generali in grado di combatterla.

  40. Gianluca

    Gianluca :
    Ragionamento corretto. Di rilievo c’è che queste sono riforme strutturali e di conseguenza dal quarto anno comunque avremmo sempre un surplus da utilizzare per la cosa più importante, diminuire le tasse.
    Ma ammettiamo anche fosse una riorganizzazione a saldo zero, è importante che vengano eliminati sprechi e che venga migliorata l’efficiemza dello stato.
    Il problema Italiano non è solo relativo ad una percentuale troppo alta di spesa pubblica rispetto al PIL, fatto oggettivo che porta una tassazione assurda ed insostenibile, c’è da tenere in grande considerazione anche la qualità dela spesa.
    Spesa che spesso non risponde alle esigenze del paese e dei suoi cittadini ma risponde ad altre dinamiche, che poi sono assolutamente nefaste per il paese, vedi postifici, clientelismi, parcheggio per politici trombati e per tutto il numeroso sottobosco, aiuti alle imprese amiche delle amiche, casse integrazioni che negli anni hano rappresentato un massacro per il apese, ecc. ecc.
    Tutte queste cosette fanno e creano una cultura che porta l’Italiano medio a pensare che in Italia bisogna essere furbi ed allontanano il paese dal diventare un pase normale.
    Gianluca

    Come avevo scritto in questo commento, con la Spending Review finalmente si va verso un miglioramento qualitativo della spesa. Le agenzie da poco hanno trasmesso la nota proveniente dalla Corte dei Conti che mette in evidenza questo fattore.

    Gianluca

  41. Enrico

    Caro giannino, Ti ringrazio perchè fai sentire la tua voce ed esprimi delle cose vere. Metti in evidenza che è uno scandalo sapere che ci son migliaia di manager pubblici che hanno stipendi assurdi e son degli incapaci oppure non hanno il potere di cambiare nulla. Il popolo sta facendo sacrifici esagerati, mentre la casta non rinincia a nulla. Ho una figlia di 19 anni disabile al 100% e lo Stato mi riconosce 280 euro al mese di pensione.Ovviamente è stato un grande errore della sanità e nessuno ha pagato. Quando cominceremo a ribellarci a questi mangiatori del popolo e incapaci? Ci sono molte persone che non hanno lavoro e non hanno il denaro x comprare il cibo x sopravvivere, mentre ci sono manager pubblici che si arricchiscono senza avere titolo , ma solo x ragioni politiche; Quando ci ribelleremo? mandandoli a casa e azzerando la classe politica facendoci restituire quanto hanno ingiustamente?

  42. piero

    @Roberto 51 Un taglio delle province senza licenziamento dei dipendenti delle stesse che riduzione di spesa produce ? 1 miliardo di euro ? nemmeno. Come mettere un cerotto ad una ferita in cancrena

  43. Alberto

    Ha lei calcolato quanto si risparmia? Glielo chiedo con l’ intento meno polemico possibile; abituiamoci a dare cifre e dati corretti e basati sull’ analisi della situazione, e per le provincie ciò è possibile!@piero

  44. Carissimo Oscar,
    intanto grazie per la voglia che mette nell’esprimere una sana indignazione e per le proposte sagaci ed estremamente pratiche che cerca di mettere sul tavolo. Vorrei anche esprimerle la mia solidarietà per le inaccettabili violenze subite a Milano. Venendo al punto mi sembra assolutamente evidente che in Italia manca da sempre e adesso più che mai, la volontà di risolvere i problemi. Perchè dico adesso più che mai; perchè proprio in questi ultimi mesi ci sarebbero state le condizioni per rivoluzionare il sistema pubblico, per ridurre gli sprechi, per riorganizzare e rendere più efficiente un apparato elefantiaco, burocraticizzato a fini politici e per rendere inevitabile la corruzione e gli abusi di potere. A me hanno tolto la possibilità di evadere, anzi, non l’ho mai avuta. Come ex dipendente ho pagato fino all’ultimo centesimo qualsiasi balzello imposto. Adesso non posso evadere perchè non ho più un lavoro e non lo trovo neppure accettandone di qualsiasi tipo. Non parliamo della possibilità di intraprendere una libera professione perchè, ovviamente, chi mi accetterebbe come tirocinante? Ho 54 anni, oltre 30 di esperienza manageriale internazionale, specifica e pratica, non fatta di aria fritta. Purtroppo vengo catalogato come un’auto di oltre dieci anni, ovvero da rottamare. Questa è la situazione, si arriva al punto che si desidererebbe pagare le tasse ma non lo si può fare per mancanza di lavoro. Qualcuno ha scritto che non si possono licenziare i dipendenti pubblici. Probabilmente è vero, almeno nella pratica. Mi chiedo però come mai nelle aziende private, quando c’è un reale pericolo di perdita di competitività o, peggio ancora, del fallimento dell’azienda, si ricorra velocemente alle cosiddette ristrutturazioni. Lo stato non è in crisi? Probabilmente no perchè la crisi grava solo sulle nostre spalle di cittadini e i cittadini non si riconoscono nello stato perchè questo non gli da niente. Mi domando come mai il signor Monti non abbia ancora pensato a farci pagare anticipatamente il nostro servizio funebre, sa che successone, sessanta milioni di italiani che pagano almeno un paio di mila euro a testa sui quali lo stato percepirebbe subito l’iva, roba da leccarsi le orecchie. In fondo c’è da morire tutti e quindi sarebbe pure vendibile come richiesta equa. Vede, si arriva alle provocazioni, a sognare l’asteroide che cade su Montecitorio, a vivere mentalmente rivolte che non verranno mai e che non è possibile neppure pensare per non esser bollati di chissà quale matrice politica. Oddio, oggi politica è una parolona, difficile anche da tradurre su google mettendo da italiano a italiano, nessuno sa più cosa significhi, peccato. A me i Doors sono sempre piaciuti ma davvero non avrei mai pensato dovessero servire ad esprimere l’attuale stato di disagio psicopratico, solo Lei poteva creare questa simbiosi radiofonica, grazie di tutto e in bocca al lupo per le sue crociate.

  45. danilo

    Caro Giannino, su di lei ripongo le mie speranze per i lavoratori della mia piccola attivita’ e per i miei figli. Lei si assume una grossa responsabilita’ se decide di mettersi in gioco ma ha dalla sua un piccolo (ma confido grande) esercito di persone oneste e volenterose disposte ad affiancarla in questo difficile compito di riscatto per il nostro paese così umiliato da decenni di incapacita’ e miopia politica. Un saluto. Danilo

  46. radicipiero

    Egregio Dott. Giannino
    Ho ascoltato le sue criptiche frasi su Radio 24 e le saro` enormemente grato se lei si impegnera` in prima persona.
    Nel caso decidesse di non farlo, qualunque ne siano le motivazioni avranno comunque tutto il mio rispetto.
    Ma in quest` ultima ipotesi la prego almeno di mettersi una mano sulla coscienza e, prima delle elezioni, di indicare con quel coraggio che non le manca i nomi ed i cognomi dei “buoni” e dei “cattivi” , ovvero quelli da votare PERCHE` VERI LIBERISTI e quelli no.

  47. Gaetano

    Non essendo un tecnico non sono in grado di andare aldilà di una valutazione, da semplice cittadino/contribuente delle manovre fiscali ed economiche. Però mi permetto in questo spazio di esporre alcune riflessioni per le quali mi piacerebbe avere una opinione qualificata.
    Sono 3 i punti salienti che espongo:
    1. Sarebbe tecnicamente possibile una disposizione di legge che metta nelle condizioni, chi ha riportato in Italia capitali scudati, di effettuare una scelta tra la sottoscrizione di titoli di stato al rendimento del 2% con durata minima di 10 anni o tassare il capitale scudato del 20%? Se sì che impatti potrebbe avere sul nostro debito pubblico e sullo spread?
    2. Era, o è ancora, allo studio la realizzazione di un supercomputer che dovrebbe scovare gli evasori non so con quale meccanismo. Ne propongo uno. Ogni fattura/nota di credito emessa da titolari di partita Iva (aziende/professionisti) al momento della sua emissione dovrebbe essere inviata al supercomputer con i dati identificativi di chi la emette e di chi la riceve, Imponibile ed Iva, per ricevere da parte del Ministero un codice identificativo univoco. In questo modo sarebbe più difficile l’emissione di fatture false, nonchè l’evasione dell’Iva.
    3. I registratori di cassa degli esercenti dovrebbero inviare sempre al supercomputer gli incassi (suddivisi per Iva) con periodicità settimanale/mensile. Gli scontrini (e di conseguenza i dati inviati) dovrebbero riportare gli estremi del codice fiscale di chi effettua l’acquisto. Questo dovrebbe consentire l’individuazione in tempi più brevi di coloro che fatturano meno rispetto agli studi di settore e consentire di avere uno strumento (spesometro) per individuare chi spende al di sopra delle sue possibilità di reddito.
    Ovvio che in poche parole non si riesce ad esporre i 3 punti in modo più partocolareggiato, ma almeno queste poche righe spero possano essere sufficienti per una sua opinione.
    Cordialmente

  48. Giuseppe Greppi

    Sono perplesso sulla esattezza dell’equazione: sopressione tribunali minori=risparmio spesa pubblica. Ad esempio in provincia di Alessandria saranno soppressi 3 tribunali ed accorpati al tribunale di Alessandria. Avremo tre palazzi da riconvertire con altra destinazione e conseguenti spese. Peraltro sarà necessario un nuovo palazzo di giustizia ad Alessandria e l’attuale dovrà essere ulteriormente riconvertito. Anche in questo caso spese imponenti! Tra quanti decenni si riuscirà a pareggiare l’investimento posto che i dipendenti dei tre tribunali non verranno ovviamente licenziati??? L’accentramento da subito però provocherà una diminuzione dei servizi ai cittadini sul territorio (separazioni, volontaria giurisdizione ecc…). Se tutto ciò si traducesse in un immediato consistente risparmio sarebbe giusto, ma sarà invece occasione di un immediata consistente spesa!!!!! Giuseppe Greppi

  49. IERI I TEDESCHI ASSISTEVANO SENZA INTERVENIRE ALLE SEVIZIE INFLITTE DALLA GESTAPO AI BAMBINI EBREI. OGGI I POPOLI EUROPEI ASSISTONO SENZA INTERVENIRE ALLE SUBDOLE SEVIZIE PER FAME E DENUTRIZIONE INFLITTE ALL’ INFANZIA GRECA ED AL POPOLO GRECO I CUI SUICIDI NON SI CONTANO PIU’.

    La Germania oggi disperatamente cerca testimoni antinazisti per dimostrare al mondo che non tutti i tedeschi sono stati “VOLONTEROSI CARNEFICI DI HITLER“.
    Oggi i popoli dell’ Europa assistono indifferenti alla distruzione della Grecia, ai patimenti per fame dell’ infanzia greca inutilmente denunciati dall’ UNICEF.

    Nell’ Europa del 2012 migliaia di bambini denutriti contrarranno malattie e menomazioni che segneranno per sempre la loro vita. E chi è silente un giorno non lontano dovrà giustificarsi per aver permesso che la smisurata e volgare avidità del parassitismo finanziario li distruggesse.

    Coloro che capiscono la drammaticità di questa sconvolgente violenza debbono solidarizzare ed elaborare una valida azione oppositiva per non essere vili ,opportunisti e vittime silenti a loro volta.

    1) Come è possibile sopportare storicamente e socialmente che un gruppo di famelici privati scavalchino gli stati e si arroghino il diritto di stampare carta filigranata al costo di pochi centesimi, di scriverci sopra la cifra da 5 a 500 € ed imporla, con la complicità dei politici corrotti, a debito per interi popoli ?

    2) Come è possibile che un popolo dotato di Costituzione propria, frutto di secoli di sedimenti culturali ed elaborazioni dialettiche, che della dignità, del rispetto e della centralità di ogni uomo ha fatto la più alta espressione della propria civiltà, possa permettere che operatori, che in America i giovani studenti di economia definiscono “gli impuniti predoni di Wall Street”, possano espropriare beni e distruggere esistenze ?

    Le classi politiche non corrotte debbono distinguersi, denunciare i gravissimi danni causati dai collaborazionisti che infestano le nostre istituzioni e dare segni espliciti e tangibili nel difendere i popoli europei
    proponendo da subito nei parlamenti disegni di legge per:
    -la distinzione giuridica delle banche ordinarie da quelle speculative;
    -la funzione della BCE che deve essere prestatore di ultima istanza;
    – la proibizione agli stati di finanziare la speculazione e di salvare le banche indebitando i cittadini;
    -finanziare le imprese produttive;
    – imporre tasse elevate sui guadagni da speculazioni finanziarie
    – promuovere la collaborazione degli stati europei e la conseguente disponibilità di farsi credito adattando lo schema e la funzione della Clearing Union proposta nell’ incontro di Bretton Wood personalmente da Keynes.
    Lotta frontale ai traditori introdotti in posti chiave che collaborano subdolamente con la finanza predatoria mettendo di fatto in ginocchio i loro popoli.
    I loro nomi e la loro infamia dovranno essere svelati alle presenti e future generazioni.

    francesco miglino

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