Ryanair, l’Enac e il tesserino perduto
Non sembra accennare a placarsi la lotta all’ultimo tesserino tra l’eccentrico capo di Ryanair O’Leary e il Presidente di Enac Vito Riggio. Il 7 gennaio è previsto un incontro a Roma tra le parti al fine di chiarire la questione e chissà se nell’occasione l’Enac fornirà a O’Leary un campionario (necessariamente nutrito) di tutti i possibili tesserini rilasciati dalle quasi infinite amministrazioni pubbliche italiane. Sembra che la befana abbia declinato l’incarico di anticipare la consegna a O’Leary il giorno precedente per eccesso di peso del corposo catalogo che le avrebbe fatto superare il suo peso massimo ammesso al decollo e violare la vigente normativa aeronautica italiana. Intanto si ha notizia dell’emergere di un nuova forma di collezionismo, con i tesserini di riconoscimento più rari che hanno ormai raggiunto quotazioni molto elevate. Il record è sinora detenuto dai patentini di abilitazione dei conduttori di caldaie dell’isola di Pantelleria, notoriamente poco numerosi a causa del clima favorevole dell’isola; inferiori invece alle previsioni le quotazioni dei loro omologhi della provincia autonoma di Bolzano, favoriti dal bilinguismo ma svantaggiati dalla numerosità. Sono invece improvvisamente crollate le quotazione da record del tesserino dell’unico conduttore di caldaie di Seborga, provincia di Imperia, quando è stato scoperto che era stato rilasciato dagli uffici del Principe del villaggio, i quali non rientrano (almeno per ora) nell’elenco delle pubbliche amministrazioni italiane. Seguono in ordine decrescente di quotazione i documenti di riconoscimento di: 1) Registro italiano dighe; 2) Agenzia per la promozione e l’educazione alla salute, la documentazione, l’informatica e la promozione culturale in ambito socio sanitario; 3) Federazione italiana pesistica e cultura fisica; 4) Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà; 5) Unione nazionale incremento razze equine; 6) Ente parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano. In notevole ascesa nelle ultime ore i tesserini del Museo degli usi e costumi della gente trentina, dell’Ente per le ville vesuviane e, in particolar modo, dell’Istituto nazionale agronomico per l’oltremare.
P.S.: Non creda il lettore che questo post sia interamente frutto di fantasia; le pubbliche amministrazioni citate non sono un’invenzione ma esistono davvero e dovrebbero rappresentare, almeno in linea teorica, l’unica cosa ‘seria’ dello scritto.
una domanda: come mai solo Ryan Air si é esposta così tanto contro la (demenziale, secondo me) pretesa di imbarcare gente sull’aereo in base ai documenti più disparati?
Mi é chiaro che questa norma sfavorisce le compagnie che fanno il check-in online rispetto a quelle tradizionali che hanno degli operatori dedicati in aeroporto.
Ma ad es., perché easy jet o altre low cost non protestano insieme a Ryan Air?
grazie, cordiali saluti
Bellissimo articolo!
Ryanair è l’unica a protestare perchè è l’unica compagnia che, nel processo di check-in online, chiede di inserire i dati relativi al documento di identificazione.
Easyjet e le altre compagnie nel momento del check-in online non chiedo i dati d’identificazione.
Cordiali saluti,
Andrea Giuricin.
ma non centra la storia di tasse che ryanair non vuole pagare in italia nemmeno per i voli interni ?http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=86479&sez=HOME_ECONOMIA
Lo volevo scrivere io , tra l’altro avrei citato anche le piscine comunali , la bocciofila comunale, e perchè no i tesserini dei casinò municipali e via di questo tenore , poi ci lamentiamo se all’estero ci ridono dietro… e noi ci lamentiamo se non attraiamo imprese disponibili ad investire in Italia , quando lo fanno gli mettiamo i bastoni tra le ruote, pardon tra le ali..
Peccato davvero se perdiamo un’opportunità come questa. Ryamair ha dato la possibilità a molti italiani di muoversi nel loro paese con moltissima facilità, molte persone che non avevano mai preso l’aereo si sono spostate con pochi euro in questi anni.Mai un compagnia nazionale ci aveva pensato, e come mai loro non sono in perdita e le altre compagnie piangono?Prendo di frequente il volo cagliari /milano e anche se residente con ryanair molte volte mi conviene e trovo sempre i voli pieni in tutte le stagioni .Alitalia ha dei prezzi troppo alti e solo in alta stagione con i turisti i voli sono pieni. Perchè?La gente che si sposta c’è….
Questo braccio di ferro comunque tra enac e ryanair è solo politico e a rimetterci siamo sempre noi poveri utenti.
Se da una parte è vero che la legge in questione (D.P.R. 445/28 Dicembre 2000) è piuttosto anacronistica, mi pare altrettanto scontato non solo il fatto che è solo una delle tante leggi ad essere fuori dai tempi e dalle logiche del buon senso (ergo, perché polemizzare solo su questa?), ma anche che non possa essere accettata alcuna prevaricazione sulla normativa in vigore da parte di nessun soggetto, pubblico o privato, fisico o giuridico.
Su tutto il resto, rimando a quanto già scritto (www.mindtravel.it) e ricordo che prendere posizioni assolutiste senza un’adeguata completezza di informazioni rischia di portare fuori strada.