Recessione inarrestabile!
Avevo già segnalato in precedenti interventi (“www.chicago-blog.it/2011/12/18/una-manovra-ragionieristica-per-sviluppare-poverta-e-sudditanza/” e “www.chicago-blog.it/2012/06/16/manovra-per-la-crescita-con-handicap/”) l’effetto recessivo delle manovre Monti sulla situazione economica ed occupazionale di per sé già piuttosto grave, nonostante le ancor più gravi reticenze dei politici, ma guai a contraddire le scelte del governo tecnico salvifico: sono stati sufficienti gli slogan con cui sono stati annunciati i vari interventi normativi (“salva Italia”, “cresci Italia”, …) per illudere tutti e spingere l’Italia nel baratro. Forse sul piano internazionale è stata ricreata una immagine più degna e qualche buon risultato è stato recentemente ottenuto anche in ambito europeo, ma il prezzo imposto agli Italiani è esagerato e nemmeno giustificato.
Nel mercato interno la flessione dei consumi e dunque della produzione e dunque dell’occupazione è preoccupante e non è certamente destinata a migliorare, visti anche gli annunci sulla ulteriore limitazione dell’utilizzo del danaro contante rispetto a quella attuale di € 999,99 che ha già prodotto effetti negativi (l’idea sarebbe quella di rendere obbligatoria la moneta elettronica per tutte le spese superiori ad € 50,00), la “caccia” a chi spende (bliz nelle località turistiche con identificazione degli avventori, reiterati accertamenti nei confronti di chi guida auto di grossa cilindrata, trasmissione all’Anagrafe tributaria di tutte le operazioni transitate nei conti bancari o compiute agli sportelli o effettuate con moneta elettronica, segnalazioni di acquisti di beni e servizi per importi superiori ad € 3.000,00 …) e la continua minaccia di applicazione dello “spesometro” e del nuovo “redditometro” che stanno alimentando un clima poliziesco e piratesco in danno dei Contribuenti scoraggiando qualunque forma di investimento o di circolazione del danaro. La recente riforma del lavoro ha poi dato il colpo di grazia anche a quelle forme di occupazione ibride collocabili nelle varie collaborazioni con o senza partita IVA che, in tempi così difficili, creavano comunque opportunità di lavoro anche fra tantissimi giovani, sottraendoli all’ozio del bar o della strada; l’incertezza nella applicazione ed interpretazione delle varie complicatissime e ferraginose normative combinata con l’oppressione e l’ossessione fiscale scoraggia l’intraprendenza sia degli italiani, sia degli eventuali investitori esteri e deprime ogni iniziativa imprenditoriale.
Insistendo su questa strada, la speranza in una ripresa nel 2013 può considerarsi già da ora un sogno irrealizzabile. Non serviranno a nulla gli incentivi per favorire l’occupazione delle donne e dei giovani o gli investimenti produttivi, perché l’impresa assume o investe se e nella misura in cui cresce la spesa da parte dei consumatori e dunque deve incrementare la produzione. Non sono utili le facilitazioni per la costituzione di S.R.L. con un euro i capitale, perché illudono gli ingenui che dovranno poi fare i conti con la necessità di reperire comunque risorse finanziarie irrecuperabili. Non servono gli ncentivi ale spese di ritrutturazione immobiliare o di riqualificazione energetica per far ripartire l’edilizia, perché chi ne usufrisce dovrà giustificare al Fisco dove ha preso i soldi e si esporrà ad incredibili vessazioni accertative. Non è possibile confidare soltanto sulle esportazioni, perché esistono una miriade di imprese rivolte al solo mercato interno senza alcuna possibilità di riconversione.
In una situazione di grave recessione come quella attuale servono poche cose, ma precise ed essenziali: liberare le risorse finanziarie ancora esistenti nello Stato e possibilmente incentivare il rientro effettivo di quelle che sono state messe in fuga con le devastanti manovre estive del 2011 (è risaputo che nell’ottobre scorso in Svizzera erano esaurite le cassette di sicurezza delle banche e venivano addirittura prese in prestito quelle degli alberghi!); rimuovere il clima di controllo terroristico che ormai assilla i consumatori inducendoli a contrarre le loro spese e perfino a ritirare dalle banche i propri depositi; allentare la pressione fiscale su tutti i redditi derivanti dal lavoro (dipendente o autonomo non fa differenza); semplificare drasticamente le regole sia fiscali sia burocratiche in genere; eliminare le incredibili presunzioni di evasione che opprimono i contribuenti in maniera del tutto incontrollata e che legittimano il Fisco a compiere veri e propri atti di pirateria legale nei confronti dei malcapitati premiti con trattamenti economici incentivanti a favore dei suoi operatori; ridurre le spese improduttive dell’apparato istituzionale centrale e periferico, eliminare gli sprechi nelle spese di funzionamento dei vari Enti e negli investimenti pubblici e vendere il patrimonio inutilizzato.
Basta con i vuoti proclami! Basta con le ignobili rassicurazioni che contrastano con l’evidenza dei fatti! Basta con gli interventi normativi che complicano inutilmente la vita dei cittadini (ormai sudditi a pieno titolo!), li distolgono dalle loro ordinarie occupazioni, ne sviliscono l’operosità e l’intraprendenza e ne alimentano solo la sfiducia verso lo Stato e le Sue Istituzioni! Basta con politici e governanti iperpagati che non hanno la benché minima consapevolezza di quanto sia difficile (a volte quasi impossibile) tirare avanti senza opportunità o certezze di lavoro, derubati della passione per il proprio mestiere ed esposti alla mercé dell’ispettore di turno con licenza di predare per rimpinguare le casse erariali!
Una delle ragioni della crisi è la cattiva distribuzione della ricchezza che ha prosciugato i portafogli della classe media !
La redistribuzione della ricchezza passa per il giusto pagamento delle imposte.
Dire che la lotta , severa, all’evasione fiscale, porta alla contrazione dei consumi è assurdo.
Se chi ha i soldi paga le tasse poi non deve aver paura di andare in giro con la Ferrari, il problema è che molti di quelli che hanno la Ferrari sa la possono permettere solo perchè le tasse non le hanno pagate.
Caro Seri,
pezzo assolutamente impeccabile.
Mi permetto, però, di aggiungere una postilla: perché sia davvero efficace, il taglio delle aliquote sul lavoro deve essere sostanziale e duraturo.
Un taglio di qualche punto non serve a nulla.
Questo non credo sia possibile oggi all’inetrno della zona Euro. I tedeschi non capirebbero e il nostro ministero del tesoro, non prendiamoci in giro, è a Berlino.
Spero di sbagliarmi.
@Erasmo67
“giusto pagamento delle imposte”, “lotta severa all’evasione fiscale”; affermazioni tanto giuste quanto banali ed inutili, perchè nessuno sul pianeta terra ha mai affermato il contrario, men che meno il signor M.Seri.
Egli ha voluto ricordare, come ben sa ogni vero liberista, che per colpire un moscerino non devi usare il cannone, e nemmeno la bomba nucleare, per evitare di colpire una moltitudine di soggetti che non c’entrano niente.
Ma se tu sei ancora affascinato dalla “redistribuzione della ricchezza” allora davvero mi aspetto di tutto, l’assalto al palazzo d’inverno, tutto il potere ai soviet, la dittatura del proletariato, la rivoluzione culturale…
E’ da tempo che il mercato interno sta scomparendo, aprono solo negozi di servizi, Compro ORO in testa. E’ da tempo che auspico un governo e una confindustria capaci sia di non far fuggire le imprese dall’Italia, prima ancora di attirare gli investitori esteri, sia difar nascere imprese e attività nuove che vivanonon che sopravvivano, sia mettere in grado i gregari di spendere e acquistare i prodotti + o meno costosi che essi stessi sviluppano, producono, commerciano.
@erasmo67
Non pensavo che questo fosse un blog di avanguardia operaia…
E magari fosse “redistribuzione”. Purtroppo è distruzione sistematica di ricchezza prelevata forzosamente a chi produce per buttarla a chi spreca.
Avanti pure così.
@Erica P
la confindustria lasciamola perdere; è uno dei problemi, insieme ai sindacati.
questo governo ha solo aumentato le tasse anche mio figlio di 5 anni avrebbe fatto meglio (per aumentare le accise e mettere la tassa sulla casa non bisogna essere laureati alla Bocconi!). L’unica riforma fatta è quella sul lavoro che è la peggiore che si poteva immaginare in questo contesto socio-economico ed i veri risultati sulla situazione occupazionale in Italia e sui danni prodotti da questa “riforma” li vedremo nei prossimi mesi
@erasmo67
“Se chi ha i soldi paga le tasse poi non deve aver paura di andare in giro con la Ferrari”
Ma questo non è assolutamente vero.Non si spiegherebbe, altrimenti, perchè gli atti di accertamento dell’ ADE nei confronti dei contribuenti in sede di contenzioso risultino alla fine infondati in più del 50% dei casi.
@Marco Tizzi
Scusa, perchè non sarebbe possibile?Tagliando le tredicesime ai baby pensionati e ricalcolando tutte le pensioni retributive oltre i 1.500 euro (netti) con il metodo contributivo si risparmierebbero decine di miliardi di euro all’anno che potrebbero essere utilizzati per abbattere sensibilmente i contributi a carico di lavoratori dipendenti e autonomi del settore privato.Basterebbe questo per tornare a crescere e a ridare competitività al nostro sistema economico (naturalmente si potrebbe fare anche molto altro).
@nick1964
Mi spigate perchè la già cattiva distribuzione della ricchezza in Italia, molto peggiore di tutti quei paesi che prendete a modello , è ulteriormente peggiorata in Italia a partire dal 2008.
La redistribuzione dei redditi è una condizione imprescindibile per una ripresa economica , non penserete che si possano aumetare le esportazioni ?
@Massimo74
Perché ai tedeschi non andrebbe bene.
I tedeschi ti direbbero “Tagli le pensioni? Paghi il debito! Hai formato il fiscal compact!!”.
Non l’ho firmato io.
@Massimo74
Forse si può ipotizzare un intervento di solidarietà sulle pensioni d’oro (oltre i 5000 euro netti al mese) al di sotto non è ne giusto ne possibile, chi andato in pensione con delle regole non ha violato nessuna legge non vedo perchè debba essere punito.
@Marco Tizzi
Non è proprio così, il fiscal compact prevede una riduzione del rapporto D/P non una riduzione assoluta del debito e lavorare sul numeratore con il denominatore che si contrae non porta alcun beneficio.
Aumentare il denominatore con il numeratore stabile si.
E’ una scommessa da fare e per farla ci volgiono dei politici con le palle, che purtroppo non ci sono.
@erasmo67
Non ho detto quello che pensa Marco Tizzi.
Ho detto quello che direbbero i tedeschi.
Qualche anno fa non mi fu rinnovato un tutelatissimo contratto da co.co.co (è la forma contrattuale più tutelata che la mia breve carriera lavorativa ha potuto conoscere) e fui così “convinto” ad aprire una partita iva per continuare a lavorare. Oggi ricevo una minacciosa lettera da parte dell’agenzia delle entrate che mi dice che in quegli anni ho fatturato troppo poco per la casa in cui vivo, almeno ad avercela avuta la Ferrari caro Erasmo….invece era solo un modellino
Sono un dipendente privato che all’età di 55 anni è diventato precario. Uno si fa i conti e riduce razionalmente i consumi per fare fronte ad improbabili evenienze. Ma se tra qualche anno le cose andassero bene e decidessi di effettuare le spese che per un po’ di anni ho procrastinato, lo stato mi considererebbe un evasore!!!
(Comunque non c’è problema, con @#! di questo tipo al governo andremo sicuramente, come si diceva una volta a Torino, a “bate ‘l cul an sla pera!”)
Assolutamente.
Solo gli incoscienti e ignoranti possono non avere paura di uno Stato che può fare quello che vuole con i sudditi. Ti arriva un accertamento, magari frutto di invidia e di non aver ceduto alla corruzione, e sei tenuto a pagare la pena prima ancora di essere provato colpevole.
@erasmo67
Caro Erasmo, buttare in tasse il 70% di quello che si guadagna (IRPEF,IVA su tutto quello che come privato compri, imu, accise, ecc., ecc. ) per avere in cambio il caos istituzionalizzato, pubblici amministratori incapaci, partiti rimborsati a piè di lista con tanto di applicazione di fattore moltiplicativo al rimborso ecc. ecc. è semplicemente una RAPINA altro che ridistribuzione del reddito, sulla qual cosa avrei comunque qualcosa da ridire.
Facciamoci annettere da qualcuno, chiunque arrivi sarà sicuramente un passo in avanti rispetto alla situazione attuale. Gli Stati Uniti non hanno percaso bisogno di un cinquantaduesimo paesello?
Con i “Basta” sono pienamente d’accordo.
Ma che la crisi dei consumi dipenda dalla lotta all’evasione (o dal tipo di lotta all’evasione) che il governo sta attuando mi sembra assurdo. Se fosse cosi’ bisognerebbe pensare che una gran parte dei consumatori siano evasori fiscali.
A leggere contribuenti.it l’evasione in Italia e’ aumentata. L’evasione praticata da commercianti e professionisti e’ solo una piccola parte di quella complessiva. Il grosso e’ fatto da SPA e grandi contribuenti.
Casomai bisognerebbe aggiungere “Basta con un tipo di lotta all’evasione che si accanisce contro i piccoli contribuenti” e, piu’ in generale,
“Basta ad essere forti con i deboli e deboli con i forti”.
Senza troppi Machiavellismi consiglio al Dott.Befera nella speranza che Lui o chi per Lui “erroneamente e per caso legga questo post e magari lo commenti” .
Dott. Befera La consideri una “lettera aperta” a Lei rivolta,sempre che tecnicamente abbia “carta bianca” nell’agire professionalmente altrimenti e’ inutile continuare la lettura. Se cosi’ fosse ,come spero,Le pongo due domande apparentemente banali: 1- Mi spiega cortesemente perche’, e con i mezzi che ha a disposizione , da domani e per motivi di praticita’ non effettua semestralmente un controllo bancario su c/c. intestati a persona fisica (tanto per cominciare!) per cui si evince che se la medesima nell’anno 2012 ha percepito globalmente al netto (esempio) un’importo di 20.000 non puo’averne sul/i medesimi c/c. 25.000 senza giustificare la differenza?N.B.Come gia’ fanno in Portogallo. 2- La Norvegia sembra sia al 0,4% di elusione fiscale, percio’ mi domando: perche’ non far fare uno Stage ai suoi collaboratori in loco per poi poter applicare in toto le direttive collaudate nel medesimo Paese?Volere e’ potere.Saluti.Marco M.
@erasmo67
Chi è andato in pensione con le vecchie regole ha goduto di un privilegio i cui costi sono stati scaricati sulle future generazioni.La vera ingiustizia sta nel fatto che quelli che fanno parte della mia generazione devono mantenere i privilegi di milioni di persone che percepiscono trattamenti economici per nulla commisurati a quanto effettivamente versato.Il sistema previdenziale italiano, oggi, funziona come un gigantesco schema ponzi, lo stesso sistema per cui negli stati uniti d’america un finanziere come madoff si è preso 150 anni di carcere.Qui invece abbiamo il presidente dell’inps, Mastrapasqua (quello che qualche mese fa disse che se ai precari fosse comuincata la simulazione della loro pensione, scoppierebbe una rivolta) che grazie ai vari incarichi cumulativi (è dirigente di Italia previdente, di eur spa, di eur tel, di eur congressi roma, di coni servizi spa, di autostrade per l’Italia, di fandango, di telecom italia media nonchè vicepresidente di equitalia) si mette in tasca la bellezza di 1.200.000 euro all’anno, praticamente tre volte lo stipendio di Barack Obama.A te questa sembra una situazione degna di un paese civile?
@Marco Maria
“La Norvegia sembra sia al 0,4% di elusione fiscale…”
Si, vabbè, e la marmotta che incarta la cioccolata?
@Massimo74
Apra uno dei tanti link a riguardo, tipo questo:
http://www.lettera43.it/economia/macro/23777/oslo-la-vita-dorata.htm
Comunque moltissimi Italiani (non e’ rivolto a Lei che non conosco) sono ipocriti e non accettano l’idea di “abbandonare il nero”. Il seguito del post precedente e’ che raggiunta una equita’ morale/fiscale con reddito netto=conto corrente corrispondente da subito lo Stato riallinei i parametri impositivi con la media delle Nazioni piu’ civili, un esempio per tutti: negli USA il Presidente percepisce circa 27.000 dollari/mese ed ha un’imposizione alla fonte del 22%.Saluti a chi ha la coscienza a posto (fiscalmente), gli altri non si lamentino se ,giustamente, prima o poi vengono “accertati”.
@Marco Maria
Quandi danni fa la disinformazione continua al quale siamo sottoposti !
Ci sono cento motivi perfettamente legali per cui uno potrebbe avere sul conto piu’ di quanto risulta su IRPEF: tassazione separata (ce ne sono svariate), vendita di asset, eredita’, donazione, etc…
In ogni modo quello che lei dice Befera lo fa gia’.
Ultimamente diverse persone che conosco si sono viste recapatire notifiche relative a queste “incongruenze” da lei evidenziate.
Fortunatamente hanno trovato personale preparato e ragionevole e dopo le spiegazioni del caso la cosa e’ finita li’. Purtroppo so, secondo le ultime leggi, cosa sarebbe potuto succedere se non avessero trovato subito personale preparato e ragionevole. Siamo completamente alla loro merce’.
LA AUGURO CHE A LEI NON SUCCEDA MAI, Caro Maria, CAMBIEREBBE SUBITO OPINIONE.
@Jack Monnezza
Se le incongruenze is spiegano si spiegano se non si spiegano c’è un problema.
In Italia ci sono molti problemi.
Ma i professionisti (stimati medici) che a fine visita gli chiedi quant’è e ti dicono , come se fosse una concessione ” mah… mi dia 100 euro” che si mettono in tasca e ti danno una stretta di mano un caldo sorriso ed una pacca sulla spalla mentre ti accompagnano alla porta come ricevuta capitano solo a me?
Basta con uno stato che punisce chi ha voglia di lavorare e di intraprendere e premia parassiti improduttivi; la disoccupazione peggiorerà quando tutti quelli che attualmente sono in cassa integrazione andranno ad alimentare l’elenco dei disoccupati. Ad aprile il governo prevedeva un Pil a -1,5; siamo già a -2,7; neanche babbo natale potrebbe portare la crescita per il 2013, con queste politiche; qualche considerazione sulla crescita l’ho fatta qui:http://www.impresaefficace.it/archives/1529
Come fa un direttore regionale di equitalia a pagarsi due settimane di ferie in Engadina in un hotel a ***** ?
@Marco Maria
“La Norvegia sembra sia al 0,4% di elusione fiscale…”
Altra disinformazione continua….
Il livello di evasione/elusione da noi e’ simile agli altri Paesi occidentali, forse anche meno, in quanto da noi e’ molto piu’ difficile e pericoloso farlo.
Tutti i dati che ci propinano ogni sera sono in gran parte frutto di studi basati su pochissimi elementi concreti e su tanto lavoro di fantasia. Specialmente quelli sulle tasse dirette e specialmente i totali sul PIL.
E’ molto piu’ facile stimare evasione sulle tasse indirette (IVA) e qui, se andiamo a vedere un po’ i dati (CGIA Mestre), ci troviamo di fronte ad una realta’ diversissima tra regioni……come chiunque faccia affari a giro per l’Italia sa.
@erasmo67
“Come fa un direttore regionale di equitalia a pagarsi due settimane di ferie in Engadina in un hotel a ***** ?”
Veda un po’ stipendio (e benefits esentasse (es. vacanze INPDAP per figli etc….)) e veda mio post su altro articolo, mi sembra Zanetti..
@erasmo67
“Ma i professionisti (stimati medici) che a fine visita gli chiedi quant’è e ti dicono , come se fosse una concessione ” mah… mi dia 100 euro” che si mettono in tasca e ti danno una stretta di mano un caldo sorriso ed una pacca sulla spalla mentre ti accompagnano alla porta come ricevuta capitano solo a me?”
Non sto dicendo che non ci sia un po’ di evasione….
Sto dicendo che:
1) l’evasione non e’ certo il 17% del PIL (almeno che nel PIL non si tenti di mettere dentro i proventi di mafia…unico Paese al mondo che prova a metterli dentro…)
2) il livello di evasione e’ abbastanza fisiologico ed analogo ad altri Paesi occidentali
3) l’evasione consumer (idraulico, medico) fa notizia ed e’ quella che vediamo. Ma e’ piccola parte del PIL. Anche in Germania idraulico no fa fattura.
4) Per la messa a regime dei nuovi mezzi ci vuole tempo. Gli studi di settore ed altro rendono il non dichiarare le entrate (fare fattura/scontrino) abbastanza inutile/pericoloso per un professionista/barista. E anche una questione culturale, di tempo. Adesso di mezzi AdE ne ha anche troppi.
5) per la famosa legge economica dei “diminishing returns” ormai qualsiasi inasprimento della lotta all’evasione fa piu’ danno che beneficio…..
@Jack Monnezza
Forse c’e’ un problema di intendimenti, se una persona fisica guadagna al netto piu’ che puo’ non provo invidia e son ben felice , questo vale per incassi regolari tipo donazioni da c/c. o libretto postale della nonna, vincita grattini vari, guadagni finanziari ecc. ma documentabili.Perche’ essere generalmente ipocriti sul fatto che il “nero” debba esistere? Ovviamente parliamo di nero proporzionale al totale degli introiti non di cifre minime ininfluenti. Ha mai parlato con Direttori di Banca o Commercialisti o Funzionari fiscali di un certo grado? Ne sentira’ delle belle e sappia che hanno le mani legate nell’esternare certe situazioni, e’ sempre e solamente un fatto politico di non voler cambiare le regole! Il ridurre fortemente le tasse e’ consequenziale solo ad una correttezza nella dichiarazione di tutti i redditi nell’anno, il resto e’ “fuffa”.Se fosse per me il contante dovrebbe limitarsi moltissimo nella circolazione auspicando transazioni elettroniche diffuse e verificabili, i conti correnti sono la “chiave”.Ripeto che se una persona ha la coscienza “economica” a posto non si deve preoccupare di nulla!Saluti.
@umberto fossali
Condivido pienamente, e’ solo un fatto politico di volonta’ nel cambiare lo status quo.Saluti.
@Marco Maria
“Ripeto che se una persona ha la coscienza “economica” a posto non si deve preoccupare di nulla!Saluti.’
Mi sembra lo dicessero anche Stalin e Castro e Mussolini…
Ed erano loro, e il lor Stato etico del bene comune, a decidere chi ha la coscienza a posto…
UN PO’ ????
MA IN CHE PIANETA VIVE ?
E che dire di lui?
“Chi non ha nulla da nascondere non ha nulla da temere” (Adolph Hitler- 1936).
E’ molto meno di quanto si pensi, sopratutto nelle regioni del nord.
@Massimo74
….e ricalcolando tutte le pensioni retributive oltre i 1.500 euro (netti) con il metodo contributivo si risparmierebbero decine di miliardi di euro all’anno……
PAROLE SANTE, Massimo
Sarebbe la cosa piu’ giusta e economicamente sensata da fare.
Come negli altri Paesi dove il metodo retributivo non esiste proprio.
Che poi milioni di “diritti acquisiti” (cioe’ quelli hanno/avranno una pensione di gran lunga superiore ai contributi versati) andrebbero in piazza….
@Marco Maria
“Il ridurre fortemente le tasse e’ consequenziale solo ad una correttezza nella dichiarazione di tutti i redditi nell’anno…”
Ma ci credi seriamente in questa cazzata?
Perché finché lo Stato vieterà commerci per i quali esiste una fortissima domanda esisterà il nero.
Perché parafrasando G.B.Shaw, finché lo Stato ruberà a Peter per dare a Paul, Peter farà di tutto per difendersi.
La correttezza di tutti nella dichiarazione dei redditi comporterebbe semplicemente che lo Stato ruberebbe di più a Peter per dare di più a Paul. Comincio a sospettare lei faccia parte dei “Paul”.
Ah, quindi io dovrei essere COSTRETTO per legge a prestare i soldi frutto del mio lavoro ad un ente parastatale che nemmeno mi interpella per dirmi cosa ne fa?
Curiosa ‘sta democrazia.
Immagino lei si senta uno “di sinistra”.
@Marco Maria
Marco Maria
a me fa molto piacere confrotarmi con chi la pensa diversamente.
Specialmente con chi puo’ portare alla mia attenzione dati/esperienze concreti e diverse che magari possano arricchire/cambiare la mia visione.
Ma frasi come “….Il ridurre fortemente le tasse e’ consequenziale solo ad una correttezza nella dichiarazione di tutti i redditi nell’anno…” non significano in concreto un bel nulla…. …..
Gia’….. E l’altro 50%? Non e’mica poco……. Comico…..@Massimo74
InsommA, erasmo, a questi qui poi fare di tutto…..insidiare la signora….parlare male della squadra del cuore…. Disprezzarebil piatto preferito…. Passargli davanti alla coda all’esselunga… Ma le tasse no…. Quelle proprio non le vogliono pagare…. Cosa ci vuoi fare? Ce li dobbiamo tenere cosi’…..
@erasmo67
@Giordano
Guarda Giordano che io di tasse ne pago una quantità abnorme. Ma proprio cifre indecenti. Pago MOLTE più tasse di quanti soldi mi metto in tasca.
E devo anche pagarmi assicurazioni private per i servizi che lo Stato NON mi da, nonostante le tasse.
E, presa per il culo finale, le assicurazioni nemmeno posso detrarle.
Vogliamo andare avanti così?
Finché le cose andavano bene a me rimanevano comunque soldi per spendere. Adesso non compro più niente.
Chissà cosa faranno quei commercianti, produttori ed erogatori di servizi che prima vivevano con le mie spese?
@Giordano
Lei di Storia mi sembra benissimo informato.
In Economia, specialmente economia reale e sul comportamento economico dell’uomo, ha invece bisogno di leggere qualche libro. Se vuole gliene consiglio qualcuno.
@Giordano
L’altro 50% dipende in buona parte dal fatto che il processo tributario non garantisce l’imparzialità del giudizio, infatti il giudice ( nonostante il principio costituzionale del giusto processo garantito dall’art.111), non è un soggetto terzo e super partes, bensì è parte concomitante dell’amministrazione tributaria.Questo vuol dire che egli avrà tutto l’interesse ad esprimersi a favore dei gabellieri dell’ADE nel caso di un procedimento in cui le prove portate dal contribuente (perchè nel processo tributario,è il cittadino che deve dimostrare la propria innocenza, non è il fisco a dover dimostrare la colpevolezza dell’imputato) non dimostrino l’innocenza del malcapitato non solo al di là di ogni ragionevole dubbio, ma anche al di là di ogni possibile interpretazione della normativa fiscale, la quale non’è solo fumosa e poco chiara, ma si presta spesso a molteplici interpretazioni.Naturalmente un giudice parziale avrà tutto l’interesse ad interpretere le norme a favore dei gabellieri e contro il contribuente;per questo in taluni casi (vedi ad esempio gli studi di settore) al contribuente conviene direttamente patteggiare con l’agenzia delle entrate cercando di pagare meno possibile, piuttosto che avventurarsi in un processo che potrebbe durare anni e i cui esiti sono incerti.
Se ci fosse un contenzioso tributario che rispettasse davvero i pricipi costituzionali, con un giudice che fosse davvero “terzo” rispetto alle parti in causa, stia sicuro che le liti fiscali si concluderebbero nel 70-80% dei casi a favore del contribuente.Se a lei sembra poco…
@Massimo74
Riguardo il processo tributario, come descritto benissimo da Massimo74 e’ purtroppo, per la mia esperienza, tutto verissimo.
Siamo uno dei pochi Paesi occidentali che non ha un giudice tributario terzo. L’inversione dell’onere invece lo hanno anche altri nei procedimenti tributari.
Purtroppo il pubblico, dopo i continui martellamenti dei media, queste cose non le sa. Crede che il contribuente sia sempre il cattivo contro la povera ADE, senza mezzi e senza leggi adeguate. Nulla di piu’ falso.
Finche’ non ci cascono anche loro o un loro parente….
E’ uno dei vizi nazionali. Credere poco alle cose che ti dicono finche’ non ti scotti personalmente….
un po’ tortuosa come spiegazione… forse un pò troppo…. e allora facciamo così. Chi decide che deve pagare le tasse, le paga. Gli altri no. Poi, quando chiama i carabinieri perchè le stanno portando via la porsche-tasse non pagate, se il carabiniere ritiene che sia utile, viene, oppure si mette a contrattare sul prezzo dell’intervento e se con ricevuta o fattura o…. e poi viene (se vuole). Va meglio cosi?@Massimo74
Ma io sono convinto di quello che dici. Ma ciò non toglie che ci siano solo due modi degni per uscirne: 1) Metodo democratico che non piace agli anarchici. Si vota diverso. 2) Metodo non democratico. Si va in montagna (se si è abbastanza disperati e con le palle). Tertium non datur. O per meglio dire, tertium datur… è fare i furbi, gli italianotti, i magliai, i fubetti del quartierino, insomma mi hai capito, E’ per questo che quando si parla di tasse non pagate chi non le paga si incazza. Non perchè gli viene detto che è un ladro, che di quello trova giustificazini a tonnellate (Robin Hood eccetera) ma perchè si svela la furbata….. e l’unica cosa che da fastidio ai furbi è essere chiamati furbi. Per tutto il resto sono solidale…..@Marco Tizzi
Di economia ne so poco,, anche se ne faccio tanta grazie (anche) ai Socrati, ai Nietsche, agli Anassagora del non pagare le tasse. Però di psicologia ne so un pò di più, perchè l’ho studiata e poi perchè la vivo tutti i giorni. Un uomo vero, un uomo onesto, uno che la mattina si fa la barba e non sputa sullo specchio, che non ce la fa ad arrivare alla fine del mese per le tasse (e chissà quanti ce ne sono) emigra. Va dove le tasse non ci sono. Va dove il governo è meno ladro. Insomma va dove le regole del vivere civile si adattano al suo essere. Non si spaventi, l’hanno fatto milioni di italiani e lo stanno facendo ancora. L’ha fatto tutta la mia famiglia. L’unico (il primo) non emigrante sono io (per il momento). Probabilmente i miei figli dovranno rifarlo. Non bara al gioco. Non imbroglia. Gioca pulito. Solo così può scagliare la prima pietra….@Jack Monnezza
@Giordano
Ma scusi, ma a cosa servono i carabinieri o le forze di polizia?Abbiamo un organico delle forze dell’ordine composto da oltre 320.000 unità, il più alto in europa (74.000 unità in più della germania che è seconda e addirittura il doppio dell’organico se paragonato al regno unito) e le statistiche ci dicono che l’82% dei furti riimane senza colpevole.Di fronte a questi dati, direi che sarebbe molto meglio affidarsi ad un vigilantes o ad agenzie di protezione privata.Sicuramente non potrebbero difenderci peggio di quanto faccia lo stato oggi…
@Giordano
Non capisco questa distinzione manichea, quasi morale, tra i furbetti delle tasse e gli uomini che possono invece guardarsi allo specchio. Anch’io pago tutte le tasse che devo pagare e ho parte della famiglia che, in un passato non tanto lontano, e’ (dovuta) emigrare.
Ma non credo che pagare le tasse sia una decisione morale, o meglio per me lo e’ perche’ mi fa sentire meglio. Ma non ritengo di potere giudicare il furbetto che non le paga in modo cosi’ severo e, soprattutto, come la causa di tutti i mali.
Per me e’ soprattutto una decisione economica-politica, non etica, con benefici e conseguenze. E’ una decisione con benefici e conseguenze (che devono esser anche serissime) che pero’ fa parte della sfera economica individuale e collettiva. Per questo suggerivo qualche libro di economia liberale sul perche’ della tassazione.
L’esempio piu’ banale. L’economista liberale esorta a pagare le tasse per avere dei servizi comuni (perche’ in comune costano meno) e per essere rappresentati. Chiaramente, in un contratto sociale liberale, chi non paga va punito severamente perche’, altrimenti, il contratto salta. Viene pero’ in parte giustificata la protesta fiscale se non c’e’ vera rappresentazione politica.
Quindi, secondo me, e’ soprattutto una decisione economica individuale e non ce l’ho particolarmente coi furbetti che, rischiando in proprio, scelgono di non dichiarare qualche entrata.
C’e’ l’ho invece con chi continua a fare leggi che danno modo ai furbetti di continuare a prosperare.
Ce l’ho con chi, ad esempio, ancora oggi nel 2012, e con tutte le ipocrisie televisive, non e’ riuscito a cambiare il catasto delle grandi citta’ (specialmente una in particolare). Dove ancora tantissimi furbetti (ma e’ giusto chiamarli furbetti o piuttosto parte integrante della nomenklatura?) abitano in bellissime case signorili accatastate da decenni come A4 o A5.
Forse la distinzione e’ difficile da percepire ma spero di essermi spiegato.
@Massimo74
Massimo,
i dati son veri ma ingannano.
Di questo esercito di forze dell’ordine una parte incredibile e’ utilizzata dalla nomenKlatura per autoproteggersi. Specialmente il costo e’ incredibile (scorte 24/7 etc…).
Poi ci sono anche le attivita’ di protezione dei tifosi (non ho mai capito perche’ non li facciamo ammazzare tra di loro durante l’intervallo) e tutte le cartaccie che devono riempire….
Quindi al servizio del cittadino ordinario di forze dell’ordine ne rimangono molto meno.
Qualcuno sa i numeri precisi ?
@Giordano
Anche se sono anarchico continuerò a provarci con la numero uno. Ma penso che purtroppo non esista nessuno che voglia DAVVERO ridurre in maniera sensibile le tasse sul lavoro.
Ma ricordati che esiste anche il 3: votare con i piedi. E chi può lo farà, con danno per tutti.
Poi, ti ribadisco, io sono un privilegiato: so fare tante cose, ho un tetto sulla testa, non ho famiglia.
Io me la cavo.
Ma comunque l’economia non la faccio più girare e la stragrande maggioranza sta peggio di me. Prima o poi il “peggio” esplode e non esplode agendo con la testa, esplode agendo con la pancia.
Complimenti.Ottimo articolo.Sono d’accordo soprattutto sul fatto che nel 2013 non ci sara’ alcuna ripresa e neanche negli anni successivi.Ci aspetta un declino se va bene alla giapponese.Poiche’ ognuno dice che e’ colpa dell’altro e nel frattempo non si fa nulla(come in tutti gli anni precedenti)temo che saranno i mercati,le vicende storiche e sociali che avranno il sopravvento sulla nostra inerzia.Oggi guardavo una pianta che ho appena potato alla base perche aveva una malattia.Sta gettando le prime foglioline verdissime.Credo che anche nell’economia vigano le leggi naturali.Quando un sistema e’ arrivato al capolinea bisogna avere il coraggio di cambiare e anche radicalmente.All’inizio e’ dura ma poi si riparte anche perche’ se l’uomo non ha speranza gli manca tutto.E ora e’ proprio la speranza che ci hanno tolto con questa inadeguatezza e incapacita’ di agire.
@Marco Tizzi ,
lei anarchico?! Ah, ah,ah,ah
@Massimo74 ,
gentilmente potrebbe parteciparmi sul suo intendimento di “paese civile”?
Grazie per quanto riterrà rispondermi, per il resto sono d’accordo.
Gia’ queli appaltati dalla ndrangeta….. Idee poche ma confuse….@Massimo74
@Jack Monnezza ,
è convinto che in rete navighino solo degl’ingenui?
Con che faccia tosta si ripresenta dopo che ho minato la sua credibilità?
La religione e’manichea. Di qua’il bene, di la il male. La legge e’manichea. Di qua’il giusto, di la l’ingiusto. Poi ci pensano le confessioni e le leggi (la parte comprensiva) anmettere a posto le cose. Tutto condivisibile. Ma chi decide se i servizi vanno pagati? Chi li deve pagare? Suvvia….. In quale galassia esiste un posto del genere? Chiedere al tacchino di anticipare il Natale…….e la rappresentazione politica? Mi dica che in ITALIA non ci sono abbastanza partiti……@Jack Monnezza
(guarire = sopravvivere alla malattia)
@Giordano ,
chi è che l’ha licenziata con il diploma di laurea? Qui,Quo,Qua?
Non può parafrasare il Cristo con :”Solo così può scagliare la prima pietra….” quando si riferisce ad una masnada di ladri e bari come i maggiorenti di stato.
@Marco Maria
grazie
@Giorgio Andretta
La Svizzera, per esempio, è un paese civile.Meglio ancora sono paesi come Hong Kong e Singapore (che tra le altre cose sono paesi con redditi procapite tra i più alti al mondo).
@Massimo74 ,
se ho ben inteso il grado di civilizzazione e la civiltà stessa, per lei, sono rappresentati dal reddito pro-capite?
@Giorgio Andretta
No, sono rappresentati dal grado di libertà e dal rispetto dei diritti di proprietà di cui ciascun cittadino può godere all’interno di un determinato territorio.La ricchezza è poi una conseguenza della libertà, infatti i paesi più liberi al mondo sono anche quelli in cui il benessere generale è molto più diffuso (e appunto paesi come Svizzera,Hong Kong,Singapore rientrano proprio in questa categoria).
@Massimo74 ,
la ringrazio per la sua pronta risposta.
a questo punto è lecito domandarsi, ma in una societa’ poliziesca come è l ‘ italia do adesso ha senso rimanere pecore o ribellarsi, anche con violenza estrema, ad uno stato che sa solo vessare i sudditi ? se non ci saranno miglioramenti arriveremo a un vero scontro armato di piazza, e i segni che la misura e’ ormai colma ci sono.
@erasmo67
non e’ questione di punire qualcuno… è una questione di equità
la differenza tra pensione “retributiva” e pensione “contributiva” è a tutti gli effetti un regalo: soldi regalati in cambio di nulla che vengono sottratti alle nuove generazioni in maniera truffaldina
il presidente dell’INPS ha ammesso che questa differenza “cuba” circa 80 miliardi l’anno… come si puo’ pensare di lasciare che questo scandalo continui?
come possono i giovani accettare di pagare il doppio dei contributi per avere la metà delle pensioni rispetto a coloro che sono già stati liquidati?
qualunque mezzo è lecito per sottrarsi ad una vergogna simile
,
non mi sembra, e la storia è lì a dimostrarlo, che gl’italiani siano attrezzati degli attributi sessuali(leggi coglioni) per realizzare quanto da lei auspicato.
Con simpatia.
C’è nessuno che possa spiegarmi la genialità dei provvedimenti adottati da Monti?
C’era bisogno di un bocconiano per partorire simili scelte?
Se il debito è astronomico basta semplicemente aumentare le tasse et voila il gioco e fatto.
Anche in una famiglia ,che a ben vedere è un microscopico stato, si può fare la stessa operazione. Se oltre al mutuo, la macchina, le tasse e l’università dei figli, vien fuori un debito contratto dal bis-nonno per fare beneficenza, senza poterselo permettere, niente paura! Andiamo dal datore di lavoro o dai clienti e gli imponiamo di aumentaci lo stipendio o le parcelle e il gioco è fatto. Possiamo noi fare questo? Possiamo fare quello che fa Monti? Noi siamo costretti a tirare la cinghia sciegliendo qulcosa a cui rinunciare. Questo è quello che avrebbe dovuto fare il governo. E non sono nemmeno laureato alla Bocconi!
É un governo assurdo. Stanno schiacciando il popolo per i pochi. L’idea di risanamento passa da tagli alle inutili spese e ridimensionamento immediato. Quanto ci vuole per fare una legge? Massimo 30 giorni + 1.
Ecco le mie proposte:
– legalizzare droga e prostituzione riconvertendo chi oggi ci opera
– sgravi a chi paga elettronicamente (su qualsiasi articolo)
– taglio delle accise sui carburanti ( i soldi che non usiamo al distributore li spendiamo ugualmente)
– 100 senatori e 200 deputati
– città metropolitane vere e gestione delle vecchie provincie in termini di sviluppo sostenibile territoriale
– azzeramento delle province
– costruzione del ponte sullo stretto
– tassazione persona fisica progressiva reddito meno tutte le spese sostenute per vivere
– tassazione aziendale una % mensile sul fatturato
– espulsione degli immigrati clandestini per liberare posti di lavoro
– perdita dei sussidi agli italiani che convocati non vanno a lavorare (creare un sistema in cui il disoccupato viene chiamato dal collocamento e chi nn si presenta al lavoro perde eventuali benefici)
– abolizione delle auto blu tranne 10
– pene certe e severe per i reati
– incentivazione delle ADR
Avrei altre idee, ma sarebbe lungo.
Saluti