5
Nov
2009

Quando la lista non è vita

A volte ci si chiede perché in Italia si fatica a completare i grandi investimenti, che essi riguardino opere pubbliche o private. Una possibile risposta è questa:

Tra i tanti che ci hanno aiutati, alcuni meritano una menzione speciale per il loro coerente supporto e forte contributo. In particolare, vorrei ricordare l’assistenza di:

il ministero dello Sviluppo economico;

il ministero dell’Ambiente;

il ministero delle Infrastrutture;

il ministero dell’Interno;

l’Autorità per l’energia elettrica e il gas;

la regione Veneto e il presidente Galan;

la provincia di Rovigo, i sindaci di Loreo, Porto Viro e Cavarzere;

i vigili del fuoco;

la guardia costiera.

E’ la lista dei ringraziamenti letta da Scott Miller, amministratore delegato di Adriatic Lng, la società che ha realizzato il rigassificatore di Rovigo. In questa lista ci sono tutte le risposte: investire in Italia è, con rispetto parlando, un troiaio perché ci sono troppi interlocutori, molto spesso privi delle competenze necessarie. Il problema non è federalismo o centralismo, ma che – dovunque si scelga di porre il baricentro – le decisioni, alla fine della giornata, devono dipendere da uno, o pochi, attori. La confusione è rumore, e il rumore deresponsabilizza.

2 Responses

  1. andrea lucangeli

    “Investire in Italia è, con rispetto parlado, un troiaio perchè ci sono troppi interlocutori….” parole sante che sottoscrivo in pieno.- Sappiamo benissimo che il nostro sgangherato paese soffre, da sempre , di iper-burocrazia inetta e parassita.- Le analisi sono già state fatte decenni addietro e pure le soluzioni sono già state proposte solo che….”l’articolo non interessa, grazie”.- Ogni piccolo centro di potere burocratico viene difeso con le unghie e con i denti perchè esso garantisce 1) visibilità mediatica 2) peso politico 3) peso clientelare 4) stipendio sicuro 5) prestigio sociale.-Così come nessuno sega il ramo dell’albero su cui è seduto, nessun Presidenti di un qualsiasi “Consorzio di bonifica” dirà mai che il suo ente è del tutto inutile perchè “ridondante” con il “Magistrato alle acque” e con gli ATO….- “Competenze” è la parolina magica che serve a sfamare migliaia e migliaia di “boiardi di Stato” e burocrati.-Ognuno si ritaglia la propria “competenza” e la difende dalle ingerenze esterne a costo…di una crisi di partito…- Le “incrostazioni” sono dure da togliere e nessuno, pare, ha la forza (o la voglia) di cominciare a sfoltire un pò di Enti inutili.- Il problema delle Provincie è paradossale e paradigmatico di un certo “andazzo” sprecone che non possiamo più permetterci.- In tempi di “vacche grasse” gli italiani potevano anche tollerare di essere fiscalmente depredati per mantenere certi baracconi ma oggi, in tempi di “vacche magre”, la cosa suscita malcelata rabbia.- Quando mi capita di incrociare il mio amico P.P. (PDL) Assessore Provinciale all’Ambiente (sti cazzi!) gli dico: “ma non ti vergogni a poggiare le tue chiappe su quella poltrona da 4.000 Euro al mese per non fare nulla?”.- Risposta: “se non ci fossero le mie chiappe ci sarebbero quelle di un altro…”.- Quando uno ti risponde così cosa vuoi dirgli…..

  2. Alessio Borsotti

    Caro Andrea hai ragione…la butto sul ridere….gli rispondo: allora facciamo a turno!!! se tutti noi siamo lo “stato”…quel posto e anche mio 🙂
    il ponte sul Po è crollato da svariati mesi(30 Aprile),collega la Lombardia(Lodi) con l’Emilia Romagna(Piacenza), mesi per decidere e alla fine…il ponte sostitutivo in ritardo e quello nuovo che ci metterà troppo per vedere la fine!

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