17
Apr
2025

Punto e a capo n. 65

5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto

Conversazioni rubate nel taxi: il caso Lyft a Toronto

L’11 marzo 2025, a Toronto, Anvi Ahuja vive un’esperienza inquietante: dopo un viaggio in Lyft con i coinquilini, riceve un messaggio con la trascrizione esatta della loro conversazione. Lyft ammette un programma pilota che registra i passeggeri per “sicurezza”, ma le trascrizioni non dovrebbero mai lasciare l’azienda. Invece, un numero mascherato legato a Lyft invia i dati ad Anvi, che si sente violata. L’azienda incolpa il conducente, ma non chiarisce come i dati siano trapelati. Il caso, riportato da CBC News, solleva gravi preoccupazioni sulla privacy in un’epoca in cui la tecnologia sembra superare ogni confine etico, trasformando un semplice viaggio in un incubo di sorveglianza.

L’articolo si legge QUI


I giganti tech eludono le tasse?

Secondo la Fair Tax Foundation pubblica un’analisi sconvolgente, i Silicon Six – Amazon, Meta, Alphabet, Netflix, Apple e Microsoft – avrebbero eluso 278 miliardi di dollari in tasse negli Stati Uniti tra 2014 e 2024. Con ricavi di 11 trilioni e profitti di 2,5 trilioni, avrebbero pagato solo il 18,8% di tasse, contro il 29,7% medio delle aziende USA, scendendo al 16,1% al netto dei versamenti straordinari. Strategie come lo spostamento di profitti in paradisi fiscali, ad esempio il Lussemburgo per Amazon, sono al centro delle accuse. Netflix avrebbe l’aliquota più bassa con il 14,7%, seguito da Meta (15,4%) e Apple (18,4%).  Non tutti però sono d’accordo: l’Istituto Bruno Leoni ha pubblicato analisi di altro segno sulle strategie di ottimizzazione fiscale e le peculiarità dei mercati digitali, per esempio qui. 

L’articolo si legge QUI

Apple verso il verde: -60% di emissioni

Il 16 aprile 2025, Tim Cook annuncia su X un traguardo ecologico per Apple: dal 2015, l’azienda ha ridotto le emissioni globali del 60%, integrando materiali riciclati (99% per terre rare e cobalto) e 17,8 gigawatt di energia rinnovabile nella supply chain, evitando 21,8 milioni di tonnellate di CO2 nel 2024. The Guardian loda il progresso, ma avverte sulle sfide della supply chain, mentre Deccan Herald sottolinea il ruolo di Apple come leader, pur notando i costi ambientali di pannelli e batterie. MarketScreener evidenzia l’impatto positivo per gli investitori ESG. Apple offre anche sconti per il riciclo, puntando alla neutralità carbonica entro il 2030.

L’articolo si legge QUI

Palantir arma la Nato con l’IA

Palantir si afferma nel settore militare: il 22 dicembre 2024, forma un consorzio con Anduril, SpaceX, OpenAI, Saronic e Scale AI per competere per 850 miliardi di dollari di budget difesa USA, rispondendo a tensioni geopolitiche globali. Il 14 aprile 2025, la Nato acquisisce il suo sistema IA, Maven Smart System, che permette a pochi soldati di analizzare dati complessi, integrando tecnologie testate in Ucraina. Reuters collega la mossa alle minacce di Trump di ridurre il sostegno Nato, mentre The Verge solleva dubbi etici sull’uso dell’IA in guerra. Defense News avverte sui rischi di dipendenza da un unico fornitore, nonostante i successi di Palantir.

L’articolo si legge QUI

Sfiducia transatlantica: l’UE contro lo spionaggio

Il 14 aprile 2025, Debug Lies analizza le tensioni tra USA ed UE, esacerbate dai protocolli anti-spionaggio europei del 2024, introdotti dopo scandali come Snowden (2013). L’UE rafforza la protezione di dati e infrastrutture con controlli su investimenti stranieri e sanzioni, mirando a Cina e USA. Il Financial Times riporta revisioni di contratti con aziende americane come Palantir, Euractiv descrive un programma pilota per monitorare dati transatlantici, e Politico Europe evidenzia divergenze su Cina e Russia, con l’UE che cerca autonomia ma rischia di indebolire i legami con Washington.

L’articolo si legge QUI

You may also like

Punto e a capo n. 64
Punto e a capo n. 63
Twitter/X può monitorare giornalisti e politici?
Punto e a capo n. 62

Leave a Reply