Punto e a capo n. 20
5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto
L’Europa vara l’AI-act
Il Parlamento europeo ha approvato l’ AI Act. Si tratta di un pacchetto di norme atto a regolamentare il settore dell’intelligenza artificiale. Si tratta di una svolta epocale. Il testo definitivo sarà varato presumibilmente entro la fine di quest’anno.
Tra le novità più importanti:
1) sono ufficialmente considerati pericolosi e quindi vietati i sistemi di identificazione biometrica – il riconoscimento facciale – nei luoghi all’aperto o comunque pubblici (solo le forze di polizia potranno usufruirne per il perseguimento di “reati gravi” e previa autorizzazione giudiziaria)
2) sono proibiti tutti i sistemi “alla blackmirror” e cioè quelli che classificano gli utenti tramite l’uso di sistemi con un “punteggio sociale”.
3) le tecnologie che usano l’intelligenza artificiale saranno catalogate in quattro diverse classi di rischio in relazione alla pericolosità.
Per approfondire: Qui gli emendamenti approvati, Qui la proposta.
Intel investe 30 miliardi in Germania
Dopo mesi di trattative Intel stipula con la Germania un accordo per costruire un impianto di produzione di semiconduttori a fronte di un investimento da 30 miliardi. Il punto su ilsole24ore. Si tratta di una grossa occasione persa per il nostro paese e qualcuno sottolinea apertamente cosa viceversa è stato fatto in Italia negli ultimi anni con investimenti ben superiori.
L’Europa smantellerà Google per abuso di posizione dominante?
Il tema è in discussione da diverso tempo e negli ultimi giorni la questione è tornata sul tavolo a Brussel “Google controlla entrambi i lati del mercato ad-tech : sell & buy. Siamo preoccupati che possa aver abusato del suo dominio per favorire la propria piattaforma” ha evidenziato la vicepresidente Ue responsabile per la Concorrenza Margrethe Vestager. Se i risultati saranno confermati “le pratiche di Google risulterebbero illegali ai sensi delle regole europee sulla concorrenza” ha aggiunto.
Twitter e i (dis)accordi con Google
Twitter sembra rischiare di andare incontro a nuovi (grossi) problemi. La piattaforma ha infatti firmato un accordo per l’utilizzo dei sistemi cloud di Google ma non ha pagato alla scadenza per il rinnovo. La decisione potrebbe avere un impatto sul sistema di moderazione automatizzato dell’azienda, e non solo. Musk dovrà spostare entro la fine di giugno i sistemi su una propria infrastruttura server (ed è in ritardo). Se non dovesse riuscire la piattaforma potrebbe avere problemi molto seri. Qui un lungo pezzo ricco di ulteriori riferimenti.
Tecnologia, sorveglianza e giornalismo in Europa
La notizia è grave ed ha avuto pochissima eco sulla stampa negli ultimi giorni. Una legge europea tesa a proteggere i giornalisti e la privacy delle loro fonti, potrebbe invece portare a una maggiore sorveglianza dei giornalisti stessi. Alcuni stati membri – Francia, Germania, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Lussemburgo e Grecia – vogliono aggiungere un’esenzione che consentirebbe di spiare i giornalisti se giustificato dalla “sicurezza nazionale”. Il Consiglio Europeo potrebbe approvare il piano proprio oggi – 21 giugno. L’eurodeputata olandese Sophie in’t Veld che ha condotto un’inchiesta su Pegasus e altri spyware, considera le recenti modifiche apportate alla bozza dell’European Media Freedom Act un disastro che potrebbe dare agli stati un “assegno in bianco” da monitorare i dispositivi dei giornalisti. La storia è QUI.