Punto e a capo n. 18
5 news di tecnologia – Rubrica di Claudia Giulia Ferrauto
Il nuovo algoritmo di Twitter amplifica la rabbia e distorce il dibattito pubblico
I risultati di un recente studio indicano che il nuovo algoritmo di Twitter amplifica i tweet che esprimono rabbia e animosità – ma quel che è peggio – i tweet su temi politici portano gli utenti a percepire questo ambito in modo polarizzato e alterato. Lo studio fornisce poi importanti spunti sull’impatto degli algoritmi nel plasmare il discorso pubblico e l’impegno democratico – lo studio è QUI.
Nvidia apre una nuova era informatica
Il gigante tecnologico lancia un nuovo prodotto e Jensen Huang, presentando il progetto, si mostra fiducioso nel salutare una nuova era dell’informatica in cui “tutti saranno programmatori”. Il nuovo supercomputer permetterebbe di rimanere in prima linea nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale e punta ad “assistere” le creazioni di IA generativa simili a ChatGPT di OpenAI – la notizia riportata dal Financial Times si legge QUI.
In Italia parte la sperimentazione del e-wallet
La Provincia di Trento sarà la prima in Italia a sperimentare alcune funzioni dell’E-Wallet – il portafoglio digitale promosso in Europa che consentirà a cittadini e imprese dell’UE a certificare la propria identità accedendo ai servizi pubblici e privati in tutti gli Stati membri – tramite l’uso di un’unica app. Sulla lungimiranza di mettere insieme in una sola app tutta l’identità digitale, bancaria, sanitaria dei singoli cittadini, se ne riparlerà forse con toni meno trionfalistici quando i cittadini anziché usare l’appIO, useranno l’ e-wallet fornito da Google ed Apple – in ogni caso la notizia del varo del wallet digitale è QUI.
L’intelligenza artificiale ci porterà all’estinzione?
Una nuova ondata di paura mette il mondo in allarme nei confronti dei pericoli dell’intelligenza artificiale. Tra i firmatari dell’appello non stupisce la presenza di Geoffrey Hinton, i cui timori anticipammo QUI – mentre balzano all’occhio, tra gli altri, i nomi di Yoshua Bengio, di Demis Hassabis (CEO di Google DeepMind) e Sam Altman (CEO di OpenAI) – l’appello è QUI.
Sui timori e le opportunità dell’intelligenza artificiale siamo tornati spesso in queste pagine da Gennaio ad oggi, QUI avevamo dedicato un’intera uscita al tema, riportando diverse e autorevoli riflessioni già diverse settimana fa.
Cosa succede se si dibatte una causa usando chatGPT?
Un avvocato ha usato ChatGPT per scrivere la bozza di un’istanza volta a chiedere un rimborso per danni solo che nel testo ci finiscono in realtà interi precedenti totalmente inventati (La cosa stupisce qualcuno? No) – la notizia è QUI.