25
Giu
2012

PrivaTopia esiste! Come prosperare spellando lo Stato tass-e-spendi

Leggete qua. Sandy Springs, suburbio di Atlanta, Georgia. Nel 2005, vinte le elezioni dai repubblicani, un fan di Hayek e Reagan, Oliver W. Porter, convince i concittadini a farla finita con la vecchia concezione del potere municipale, la sua pletora di dipendenti, società pubbliche e via cantando.  Perché continuare a dare 190 milioni di dollari l’anno alla Contea di Fulton, per servizi municipali gestiti innanzitutto nell’interesse delle piante organiche dei suoi dipendenti e dirigenti a tempo indeterminato? Da allora, Sandy Springs ha fatto una scelta radicale: come un’impresa privata, il comune si è dato una mera forma societaria, come fosse un fascio di contratti. E’ diventata Priva-Topia. E ha dato tutto in outsorcing, dalla manutenzione delle strade al centralino 911 per le emergenze, dalla gestione delle licenze commerciali a quelle edilizie. Per ciascun settore gare aperte a privati, con le due società prime perdenti legate da un rapporto di immediato subentro se chi vince non offre esattamente ciò a cui si è impegnato, in termini di efficienza e contenimento di costo. Solo per polizia e pompieri i costi comparati delle gare a compagnie private hanno sconsigliato l’offerta pubblica gestita da pubblici dipendenti: ma tutti a tempo determinato, valutati su performance annuali, a cominciare dal cità manager scendendo. Come vedete, si può fare eccome. 90 milioni su 190 sono la capienza finanziaria apertasi rispetto alle vecchie imposte, con un comune in forma di società privata.  Sandy Springs prospera assai più delle altre municipalità vicine che sono rimaste pubbliche, e c’è la fila per andarci a vivere rispetto alle distressed areas afroamericane della Georgia. Non è vero che non si può fare, il punto è liberarsi dello Stato tass-e-spendi!

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28 Responses

  1. tim

    Has this financially hurt the rest of Fulton County? It has, says the county manager, Zachary Williams, who calculates that the incorporation of Sandy Springs, and neighboring towns that incorporated after it, cost the county about $38 million a year. Mr. Williams described the figure as “significant,” especially given the strains imposed by the economic downturn.

    Bisognerebbe citarli tutti i dati. Le spese TOTALI a livello di contea, sono aumentate.

  2. Guido Codecasa

    Gentile Oscar Giannino,

    è esattamente quello che è stato fatto al Comune di Parma sotto le due giunte Ubaldi e quella Vignali. Li ho studiati da vicino e per diversi anni, intervistati i dirigenti: era letteralmente fantascienza per il nostro paese, almeno sulla carta, anche in termini di gestione personale. Purtroppo sappiamo dove è finita. Forme giuridiche e organizzative non possono prescindere dalle persone. Non possono prescindere nemmeno dal “cosa” si fa. E per intenderci intenderci, fare programmi urbanistici, gestire un centro ricerche, gestire una casa di produzione film, una discarica, oppure fare biscottini NON è la stessa cosa dal punto di vista organizzativo/programmatorio/manageriale.

  3. Paolo

    non possiamo far altro che ammirare sistematicamente le leggi della libera concorrenza funzionare

  4. andrea

    Per noi è proprio e solo UTOPIA.

    Neppure la gestione dell’acquedotto si può dare ai privati. E le municipalizzate dove le mettiamo?
    E la Camusso?
    E la Fiom?

    Spero nel default.
    Unico modo per tentare qualcosa di diverso da questo perverso sistema di zombie.

  5. Vorrei arricchire questa conversazione con un’ulteriore osservazione di ciò che accade oltreoceano a proposito di spending-review:
    mi è capitato per le mani il rendiconto annuale dell’attività della procura generale del Connecticut, quello Stato USA, confinante con New York e situato dirimpetto a Long Island.
    Il rendiconto, preparato ogni anno, è disponibile in internet per ogni cittadino.
    Denuncia il totale dei costi, così come il totale dei ricavi generati (recuperi, multe, donazioni, etc.) dimostrando l’efficienza economica come primo elemento ma denunciando anche:
    numero medio dei dipendenti
    numero di azioni giudiziarie pendenti e concluse
    numero di appelli anch’essi pendenti e conclusi
    numero di procedimenti amministrativi.
    Il dato più eclatante è che tale ufficio, nell’anno fiscale 2009 – 2010 è stato in utile (anziché un costo per lo Stato) per 482 milioni di dollari, sì, avete letto bene . . .
    Qui di seguito inserisco una tabella relativa alla sintesi dei conti delle ultime annualità fiscali.
    Utopia? In Italia sì, in USA normalità!
    Cordiali saluti
    Carlo Newmann

    anni fiscali costi ricavi differenza dipendenti diretti Casi completati Casi pendenti Documenti legali esaminati procedimenti amm.tivi appelli completati appelli pendenti pareri formali prodotti
    2006-2007 $28.800.000,00 $504.040.799,00 $475.240.799,00 340 16.912 23.584 7.337 5.544 97 274 22
    2007-2008 $32.600.000,00 $684.600.213,00 $652.000.213,00 338 15.119 33.646 5.866 6.033 134 294 35
    2008-2009 $29.400.000,00 $568.500.339,00 $539.100.339,00 328 15.133 36.495 6.868 2.494 161 221 16
    2009-2010 $27.870.000,00 $509.877.612,00 $482.007.612,00 311 18.463 35.373 6.257 2.354 155 209 10

  6. Enrico Baria

    @tim
    Dopo la “privatizzazione” Sandy Springs ha continuato a mandare soldi (100 milioni all’anno) alla contea, ma in quantità minore rispetto a prima. Questo è ovvio, dal momento che in cambio riceve meno servizi dalla contea stessa. Ma poichè la contea riceveva più soldi da Sandy Springs di quanti ne spendesse in servizi per i cittadini di Sandy Springs, la privatizzazione della cittadina ha comportato minori introiti netti rispetto a prima. In questo senso, la privatizzazione di Sandy Springs “costa alla contea circa 38 milioni all’anno” di minori introiti. Non è scritto da alcuna parte che le spese della contea siano aumentate.

  7. Filippo

    Mi spiace guido ma ti stai sbagliando.
    Quello che e’ stato fatto a Parma e’ stato solo aumentare il controllo publico con finte societa’ private a controllo municipale totale o maggioritario.
    Quello dell’america e’ l’esempio di si fa’ il meglio per la cosa pubblica scegliendo cosa puo’ essere esternalizzato e migliorato e cosa deve rimanere in capo al pubblico.

  8. adriano q

    Se riferito all’Italia c’è un errore nel titolo.E’ Privutopia non Privatopia.Scherzi a parte,come Giannino può notare dai commenti,in questo paese non c’è nulla di più relativo dell’assoluto.I dati vengono manipolati a piacere e la terra continua ad essere piatta.Partono inoltre i riflessi condizionati dell’ideologia ed alla fine del bombardamento non resta nulla.Come dire stiamo fermi ,così sappiamo dove andiamo.Suggerirei quindi l’adozione del metodo sperimentale.Di fronte alla “irreversibilità” ed alla “impossibilità” proviamo la “temporaneità”.Le ipotesi suggestive che possono cambiare e che vengono sempre rifiutate per i sacri principi,vengano adottate a tempo per verificarne gli effetti.Chissà,potrebbero anche funzionare ,con lo stupore del popolo del no.Si può sempre tornare al paradiso del passato se nel futuro si trova l’inferno.Lasciando naturalmente la scelta ai cittadini non alle minoranze dalle convenienze occulte.

  9. Valentino

    Il pensiero dominante di esperti / media, individua come principale causa, della degradante condizione socio economica, la degenerazione della finanza e mancanza d’innovazione / investimenti del sistema produttivo, a mio avviso, pur riconoscendo l’impatto di questi fattori, ritengo che la causa centrale debba essere individuata nell’andamento antitetico della domanda rispetto all’offerta, determinata in modo folle e perverso, da sistemi produttivi iperdimensionati rispetto alla domanda dei mercati, domanda falcidiata oltretutto dalla continua perdita di potere d’acquisto.
    Questo problema strutturale, origina dal fatto che le fabbriche non più di 30 anni fa, avevano un indice di capacità produttiva, uomo/unità prodotta 1 a 1, (produzione con processi a preponderante incidenza manuale), attualmente, questa è fattore è pari 1 a 26,4 (processi produttivi con sistemi iperautomatizzati a basso impiego di manodopera) questa abnorme discrasia, la cui forbice si stà sempre più ampliando, sta conducendo ad un inesorabile incaprettamento dell’attuale sistema socio economico, che in assenza di correttivi strutturali nel breve termine, avrà conseguenze sociali disastrose.
    Con sommo piacere, accolgo il parere di chiunque, voglia dimosrare in modo oggettivo, che la mia è solo una visione pessimistica priva di ogni fondamento

  10. Vincenzo N.

    Mi perdoni Giannino se scrivo fuori tema pretendendo di stare in prima pagina, ma mi pare che l’attualità prevalga.

    Leggo che – per rasserenare i mercati – vogliamo mandare MarioM all’ennesimo vertice con le spalle larghe, ben sicuro della serietà della fondamentale riforma del lavoro sulla quale ha alacremente lavorato in questi ultimi sei mesi la NM.
    “NM” sta per Nuova Maestrina, e mi perdonino i democratici di sinistra – che chiamavano Maestrina un altro ministro – se mi approprio della loro capacità di giocare con le parole. Loro, così bravi a svillaneggiare con un nomignolo il lavoro di altri, oggi sono un poco in difficoltà, perciò glissano e dimenticano l’ironia che pure, se fossero davvero democratici, dovrebbero avere il coraggio di usare anche stavolta. Si trovano infatti al centro di un paradosso che impone loro di dover difendere e insieme combattere una Maestrina che manda più tardi in pensione una quota della loro base elettorale ma della quale hanno bisogno per mettere una foglia di fico su tutte le palle che hanno raccontato per decenni ai loro fedelissimi, e ciò allo scopo di proteggere la chimera dei “diritti acquisiti”, quella logica operativa della prassi sindacale che produceva Esodati da far mantenere alle generazioni future.
    Tuttavia non resisto, proprio non ce la faccio a lasciar correre e assistere ancora una volta a come questo paese davvero sprofondi nell’ipocrisia. Noi continuiamo con le palle, approviamo una riforma che pianta nella schiena una coltellata a milioni di italiani senza rappresentanza politica (Giannino! – il suo zoccolo elettorale è lì !!) e raccontiamo nei media autorevoli che ciò serve ad aiutare MM nelle sue difficili partite europee. Certo, siccome la base è comunque inquieta, precisiamo a suo uso che poi ne riparleremo, che adesso approviamo, ma solo per ora naturalmente, perché poi ci impegneremo a cambiare tutto andando incontro alle richieste dei partiti dell’Arco Costituzionale, mentre al contempo gli stranieri – che notoriamente sono dei baluba – si berranno le nostre bugie e diranno “oh che bravo MM, lui si che ha fatto la Riforma”, con tanto di complimenti in lingua inglese.
    Sì, perché anche dall’altra parte devono prendere tempo, solo che il tempo – in questi ultimi anni – ha assunto una nuova dimensione. La velocità della luce – che è poi quella che usano i computer – non è la stessa alla quale viaggiano le bugie. Eh già, le bugie si raccontano con calma, esse devono convincere ed essere persuasive, penetrare nel profondo dell’anima e creare un nuovo mondo nel quale i sogni abbiano il loro spazio e siano liberi di vagheggiare e narrare storie magiche capaci di purificare l’essere umano delle sue misere bassezze. Una volta consolidate (e quante ce ne sono di ben consolidate nella nostra società!) diventano eterne, sconfiggono il tempo usando il linguaggio dell’illusione, a puro uso e consumo dei baluba (questa volta nostrani) che non sanno…..cosa sia un computer.

    E bravi ABC, avanti pure così, e il prezzo da pagare salirà ancora.

  11. Franco Iannaccone

    E chi gielo dice agli attuali dipendenti pubblici, che devono passare alle dipendenze di aziende private?
    Già me li vedo che fanno la fila su per le scale delle sedi sindacali, presso i protettori politici di turno.
    Ho ricoperto l’incarico di assessore comunale presso il mio comune di nascita nel periodo 2005-2009 per 4 anni.
    Mi occupavo di bilancio e lavori pubblici, all’inizio il comune aveva 5 parametri positivi e 5 parametri negativi sul totale di 10.
    A fine mandato ho lasciato l’Ente con 10 parametri negativi, praticamente con conti economici eccellenti, l’unico di tutta l’Irpinia, e nella redazione di congedo avevo raccomandato ai futuri Amministratori di creare una Cooperativa ad hoc che si occupasse di svolgere tutti i servizi e l’Ente doveva solo controllare.
    Hanno assunto dopo le elezioni tutti i lavoratori socialmente utili, infischiandosene delle mie raccomandazioni ed oggi sono in bancarotta e non sanno come pagare gli stipendi.
    Piccolo dettaglio, quando hanno saputo che non mi ricandidavo, sono andati a festeggiare (dipendenti e amministratori) “a mia insaputa”!!
    Da qualche informatore ho scoperto che i commenti più benevoli nei miei confronti erano del tipo: voleva gestire il comune come una azienda privata

  12. Mike

    I dipendenti pubblici dovrebbero farsene semplicemente una ragione. Sarebbero, finalmente, in tutto e per tutto lavoratori uguali agli altri, senza speciali garanzie e privilegi. Come dice la Costituzione. href=”#comment-35746″>@Franco Iannaccone

  13. alex61

    Il motto ‘lo Stato siamo’ noi dovrebbe essere cambiato.
    Lo Stato sono loro! i pubblici dipendenti, e i servi sono tutti gli altri.

  14. Kent

    Caro Giannino, lo sa o non lo sa che negli annki ’70 (lei dov’era?) a Bologna non si pagava il biglietto del tram (come nell’estate del 1945, io c’ero) per deliberazioni del Comune gestito dal PCI? Risulta anche da dichiarazione di Casini a un forum organizzato da Mentana nell’ottobre scorso (Casini, Alemanno e il governatore della Puglia). Prima di censurare i comuni occorre informarsi sulle leggi che possono influire sulla gestione legittima dei comuni. E’ li il prolblema come anche nel controllo delle spese regionali. Il PCI, sempre lui, ha fatto tanto che ha tolto anche i CORECO e quant’altro impediva la lievitazione della spesa pubblica- Spesa pubblica che veniva scaricata dai comuni con debiti che poi sono stati ripianati con i decreti Stammati i cui effetti miliardari di passività si sono trovati più tardi e che si riflettono ancora oggi.

  15. Mike

    Una considerazione, forse utile al dibattito. Le norme vigenti (v. ora Testo Unico Enti Locali), ormai da quel dì, distinguono tra attività di indirizzo politico (di competenza degli organi elettivi degli enti locali) e attività di gestione. Queste ultime, che rappresentano la parte assolutamente preponderante del bilancio comunale in termini di spesa, potrebbero benissimo essere date in outsorcing, senza scandalo per nessuno, tranne che per i soliti noti. Forse PrivaTopia non è così topia come sembra.

  16. TERZO STATO

    Il diritto di punire il tiranno e il diritto di detronizzarlo sono proprio la stessa cosa: l’uno comporta le stesse formalità dell’altro

  17. TERZO STATO

    I tiranni hanno sempre una qualche sfumatura di virtù; supportano le leggi, prima di distruggerle.

  18. TERZO STATO

    ed infine la più bella e la più tragicamente vera per questo paese immutabile:

    L’albero della libertà deve essere rinvigorito di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni. Esso ne rappresenta il concime naturale.
    THOMAS JEFFERSON

  19. warren buffet

    caro giannino sbagli

    sbagli
    quando sostieni che l’italia non cresce per colpa solo dello stato
    (in realtà non si cresce per mancanza di un mercato interno libero. chi esporta infatti cresce da sempre grazie al fatto che nessuno gli impedisce di fare impresa all’estero o una professione o una attività come in italia)

    sbagli
    quando sostieni che la gente si suicida per colpa dello stato
    (la gente si suicida per colpa delle banche che di colpo hanno chiuso i rubinetti. di colpo. lo stato seppure orribile nella sua struttura non ha mai chiuso di colpo i rubinetti e accetta dilazioni e rate e rinvii)

    sbagli quando dici che le tasse solo al 78%
    (tutti sanno che in realtà nessuno ha mai pagato quel 78% e ha fatto bene altrimenti sarebbe fallito e lo stato sarebbe ancora peggiore di quanto non sia)

    sbagli
    a credere che il consenso si prende dalla tv. oggi la tv dà solo visibilità, il consenso deve prendertelo su internet. i due media non sono più inscindibili. le bugie dette in tv una volta diventavano verità oggi ti tornano indietro su internet.

    non dare la colpa solo allo stato, non otterrai neanche un “voto”. la gente lo sa perché lo stato è orribile ma sa anche perché. e sa chi guadagna in italia e chi al massimo è una fannullone ma almeno consuma i suoi soldi in italia senza esportali e dissanguare il paese.

  20. francesco sica

    @Mike

    sempre che esista, che dio ci salvi dagli USA (non entro nei dettagli poichè fuori tema, chi ha un po’ di immaginazione capirà).

  21. Marco

    Salve,
    mi scuso in anticipo per il fatto che posto qui la mia domanda, un po’ off-topic, ma sapevo dove porgliela.
    Spesso in radio lei suggerisce, per ridurre il debito pubblico, che lo stato, o le amministrazioni, vendano una parte del patrimonio (presumo immobiliare), oltre che si impegnino in una massiccia riduzione della spesa..
    Da ignorante in materia, le chiedo: con la crisi immobiliare attuale, pensa che vi sarebbero spazi di manovra per un tale processo di alienazione? Non si rischierebbe di “svendere” un patrimonio, realizzando poche entrate e pertanto rischiando di non raggiungere al pieno l’obbiettivo di ridurre il debito?
    Grazie per l’eventuale risposta.
    saluti
    Marco

  22. warren buffet

    @Marco
    ma l’obiettivo è proprio quello
    svendere lo stato per farlo comprare a 4 soldi dai soliti ricchi

    il prolema è che i ricchi in italia sono caste chiuse con monopoli
    e non aziende con azionariati diffusi, fondi, e compartecipazione degli operai. nel secondo caso sarebbe giusto vendere lo stato
    perché le azioni di questi patrimoni andrebbero a milioni di azionisti
    e il management non dovrà sprecare risorse (come avviene nei patrimoni gestiti dallo stato o fregare il parco buoi come avviene nelle privatizzazioni finte) ma fare utili altrimenti andrà a casa a causa di milioni di azionisti arabbiati e dipendenti che compartecipano nelle aziende. così come avviene nei partiti quando gli elettori li mandano a casa. la stessa cosa deve avvenire al management di queste public company.

    adesso capisci perché nessuno vuole questo sistema in italia.
    e capisci da che parte sta giannino. anche se pro tempore…..

  23. alberto ferrari

    Coglionate. E se domani i privati fanno cartello e alzano i prezzi perchè tanto il pubblico non esiste più? Perchè allora non abolire Stato, Nazioni e tornate alla jungla?

  24. warren buffet

    alberto ferrari :Coglionate. E se domani i privati fanno cartello e alzano i prezzi perchè tanto il pubblico non esiste più? Perchè allora non abolire Stato, Nazioni e tornate alla jungla?

    perché lo stato non è un cartello di partiti? che si eleggono tra di loro?
    tutti devono poter fare il loro cartello, si chiama concorrenza di cartelli
    sempre meglio dei monopoli pubblici o privati….

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