Perché $ non potrà che scendere
Perché, come e quanto scenderà ancora il dollaro, che ha perso più di 10 punti percentuali da marzo a oggi? Una buona risposta agli interessati da un paper fresco di rilascio, opera di due economisti che operano a Oxford, UK, David Vines e Karlygash Kuralbayeva. I due studiosi estendono ed aggiornano al comportamento dei consumatori il modello già messo a punto nel 2005, per studiare gli andamenti del dollaro, da Francesco Giavazzi e Olivier Blanchard. E’ uno studio che si adatta esattamente alla situazione oggi in corso negli States: quando i consumatori “anticipano” l’aggiustamento della bilancia commerciale e dei pagamenti, riducono i consumi ancor più di quanto lo farebbero in situazioni – come l’attuale – di contrazione del reddito disponibile. In conseguenza di questo processo, il regolatore monetario dovrebbe abbassare il tasso d’interesse, e scontando questo effetto il tasso di cambio della valuta si deprezza in maniera ancor più significativa. L’effetto sul cambio sarebbe contenuto qualora il tasso d’interesse non fosse sceso rapidamente. Ma quando esso è a tasso reale negativo – come oggi – e con la prospettiva inoltre di restarci molto a lungo, ecco che il presumibile deprezzamento del dollaro diventa rapido ed energico. E la Cina col suo reminmbi gode.
La ringrazio per la puntualità divulgativa con cui conferma un’opinione che condivido da tempo, anche perché alla luce della enorme espansione della base monetaria USA avvenuta dal finire del 2008 a inizio 2009, mi sembrerebbe poco avveduto ritenere che il dollaro possa mantenersi su livelli inferiori al cambio 1,30 USD x EUR, specie in assenza di una altrettanto forte attività di emissione di moneta da parte della BCE e delle altre banche centrali che può creare una miscela esplosiva con la forte contrazione dei consumi delle famiglie USA.
Al pari di alcuni suoi predecessori, Geithner continua a girare il mondo ripetendo che “…gli Stati Uniti restano a favore di una politica del dollaro forte…”, raccogliendo in alcuni casi anche grasse risate da parte del pubblico.
Quando, qualche anno fa, un predecessore di Geithner pronunciò per la prima volta queste parole rimasi perplesso ed incredulo. Il dollaro era in caduta libera e questi avevano la faccia di parlare di politica del dollaro forte.
Qualche tempo dopo compresi che stavano dicendo la verità.
Se i vertici politici a stelle e strisce non avessero perseguito, negli ultimi anni, una politica di questo tipo, probabilmente per un Euro occorrerebbero oggi almeno 2 Dollari.
Un dollaro troppo debole o un dollaro correttamente prezzato nei confronti delle altre valute, probabilmente, in questo momento non conviene a nessuno. Per questo motivo, al momento, non mi aspetto una pesante perdita di valore del dollaro, come invece sarebbe lecito attendersi.
La recente manovra della BCE (il regalino alle banche, da 432 miliardi di Euro) credo sia servita ANCHE ad impedire che il dollaro scivolasse troppo nei confronti dell’Euro.
A tal proposito rinnovo la mia curiosità nei confronti dei nomi di quel migliaio di banche che ha beneficiato di questo prestito, e soprattutto, sarei curioso di sapere come sono stati nel frattempo impiegati quei capitali.
Quanti sono stati usati per finanziare progetti industriali e quanti sono finiti nel mercato finanziario, creando plusvalenze per le banche stesse ?
Temo che queste mie domande non avranno mai una risposta.
è se il Dollaro si svalutasse non solo x i tassi a zero della Fed ma anche perchè le borse DEVONO salire in giro x il mondo (ovvero i soldi escono dagli Usa e vanno altrove)… e se poi ci dovesse essere un nuovo crollo delle borse (come dite pure in un altro articolo sulla nuova Bolla della Fed) ed i soldi rientrassero a casa anche x finanziare i Trasury Bond così tanto necessari da ottobre in poi.. se cosi fosse allora il dollaro si ri-apprezzerebbe (magari bisognerà aspettare metà 2010) anche se oggi sembra impossibile.. personalmente ho l’impressione che i saldi delle bilancie commerciali (cioè delle transazioni di beni e servizi) hanno un effetto di ri-equilibrio solo nel lunghissimissimo periodo.. nel breve/medio la fianza vince.. Piero
x Giorgiob75 : qualcuno dice che servano a finanziare pure i debiti pubblici.. ovvero le nostre banche commerciali e non solo ci comprano un pò di Bot 🙂
Occhio che quando si analizza l’ EURUSD occorre anche vedere cosa accade in Europa. Non dimentichiamoci cosa diceva Trichet l’estate scorsa sull’inflazione e cosa diceva qualche mese dopo. Eurusd è passato se non mi ricordo male da attorno 1.60 a 1.25 durante la crisi. Potrei dire la stessa cosa su GBPUSD.