Perché la pandemia non apra la strada all’autoritarismo
Il manifesto di Vargas Llosa e della Fundación Internacional para la Libertad
La versione spagnola del manifesto, insieme alla lista dei firmatari, è disponibile qui.
Noi firmatari condividiamo la preoccupazione per la pandemia di COVID-19 che ha provocato una grande quantità di contagi e decessi in tutto il modo e vogliamo fare arrivare la nostra solidarietà alle famiglie colpite.
Mentre quanti lavorano nella sanità pubblica e privata combattono valorosamente il virus, molti governi prendono a ritmo vertiginoso misure che restringono indefinitamente libertà e diritti fondamentali. Non sono pochi i paesi nei quali, invece di alcune comprensibili restrizioni alla libertà, sono imposti un confinamento con eccezioni minime e l’impossibilità di lavorare e produrre, oltre alla manipolazione dell’informazione.
Alcuni governi paiono aver individuato l’opportunità per arrogarsi un potere sproporzionato e si moltiplicano i casi di abuso. Varie nazioni hanno sospeso lo stato di diritto, compresi la democrazia rappresentativa e il sistema giudiziario. In paesi come Spagna e Argentina, fra gli altri, una classe dirigente con marcati pregiudizi ideologici vuole utilizzare queste dure condizioni per accumulare prerogative politiche ed economiche che in altro contesto i cittadini rifiuterebbero vigorosamente.
Da entrambe le parti dell’Atlantico risorgono lo statalismo, l’interventismo e il populismo con uno slancio che fa pensare a un cambio di sistema, sempre più lontano dalla democrazia liberale e dalla economia di mercato.
Vogliamo, per questo, dichiarare energicamente che questa crisi non può essere affrontata sacrificando diritti e libertà che tanto ci ha costato conseguire. Rigettiamo il falso dilemma secondo cui queste circostanze ci obbligano a scegliere fra l’autoritarismo e l’insicurezza, fra l’Orco Filantropico (per richiamare il titolo di un libro di Octavio Paz) e la morte.