Il green deal europeo non è politica ambientale ma (dannosa) politica economica (soprattutto in agricoltura)
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Flavio Barozzi, Presidente della Società Agraria di Lombardia
L’editoriale con cui gli amici dell’Istituto “Bruno Leoni” commentano alcune scelte del cosiddetto “green deal” voluto dai vertici politici dell’unione Europea (leggi qui) è pienamente condivisibile e metodologicamente corretto. Comprensibilmente concentra l’attenzione del lettore su temi di “pronta presa” attinenti alla politica industriale, quali l’auto elettrica o il nucleare. Per questo merita forse una integrazione sui temi della politica agricola ed agroalimentare, rispetto ai quali gli impatti del “green deal” appaiono non meno rilevanti, tanto sul piano della sicurezza alimentare, quanto su quello degli effetti negativi di un approccio “ideologico” nei confronti dell’economia in generale, dei rapporti sociali, e paradossalmente persino dell’ambiente.