L’imprenditorialità negata: nebbie e inganni dell’ideologia. Parte 5
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Carlo De Filippis.
La vera posta in gioco: la funzione imprenditoriale
In relazione ai cambiamenti sopraggiunti, la critica della retorica sul “lavoro precario” risulta pienamente confermata. A maggior ragione in quanto la destabilizzazione dei rapporti sociali, la connessa diffusione di forme di lavoro atipiche, nonché la proliferazione di bullshit job (lavori del cavolo, inutili e privi di senso) o di aree di vero e proprio supersfruttamento sono non solo e non tanto fenomeni spontanei ma anche e soprattutto conseguenza delle scelte (in materia di finanziarizzazione forzosa dei rapporti sociali, in primis) delle forze politiche che hanno quasi ininterrottamente governato (con il beneplacito delle organizzazioni sindacali) e ora si dolgono di ciò che hanno contribuito a determinare.