L’imprenditorialità negata: nebbie e inganni dell’ideologia. Parte 1
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Carlo De Filippis.
Sinistra ministerialista e lavoro: vecchie ricette, ancoraggi perduti e nuove alleanze
Criticavo già nel 2008 durante il governo del professor Romano Prodi l’abuso della categoria di “precarietà” nella discussione su situazione e tendenze del lavoro in Italia. In un documento riservato a una ristretta cerchia di amici e conoscenti esperti della materia, rilevavo che il termine risulta utile a denotare, piuttosto che fenomeni reali, ciò che v’è nella mente di chi lo usa. Infatti, mi sembrava che la suddetta categoria servisse primariamente a corroborare, per via indiretta mediante aprioristica esclusione di chiavi interpretative diverse, l’assunto indimostrato che il lavoro dipendente possa costituire una sorta di modello unico di progettazione dei rapporti sociali, cioè un paradigma universalistico per sua natura (auto-evidente superiorità sul piano economico-sociale e su quello etico) normativo e totalizzante.