1
Feb
2018

Sconti folli o follia contro gli sconti?

Hanno fatto il giro del web video di code disordinate e resse in una catena di supermercati francesi, per assicurarsi barattoli di Nutella e pacchi di pannolini a un prezzo fortemente scontato. Forse anche prima accadeva che davanti a un ribassamento del 70% del prezzo ordinario la gente spingesse per accaparrarsi i prodotti. Forse la differenza è che oggi video-riprendiamo tutto. Ma anche non fosse così, c’è bisogno di una legge per evitare le code e le corse agli scaffali, davanti a prezzi così allettanti?

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22
Gen
2018

Salute e proprietà intellettuale: un falso dilemma—di Serena Sileoni e Philip Stevens

L’Organizzazione mondiale della Sanità torna ad occuparsi di proprietà intellettuale e accesso alle cure. Se ne discuterà ancora nell’executive board che si terrà a Ginevra a fine gennaio (http://apps.who.int/gb/ebwha/pdf_files/EB142/B142_1-en.pdf). Non è un argomento nuovo: sono trent’anni che si ragiona del rapporto tra i due interessi: da un lato, il diritto fondamentale alle cure, dall’altro, il diritto di proprietà intellettuale.

 

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16
Gen
2018

Le buone riforme pagano: il caso delle pensioni in Cile

Il sistema pensionistico cileno è salvo. Nonostante i propositi di controriforma della presidente uscente, Michelle Bachelet, le elezioni di dicembre hanno offerto un risultato netto: Sebastian Piñera a marzo tornerà alla Moneda, il palazzo presidenziale che aveva già occupato dal 2010 al 2014. Qualunque cosa si pensi della piattaforma sulla base della quale i cileni gli hanno rinnovato la fiducia, una cosa è certa: il sistema a capitalizzazione non è più in discussione.

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11
Gen
2018

E tu mi fai, dobbiamo andare al cine… e vai al cine, vacci tu

Lo Stato, da tempo, sovvenziona in vario modo i film e ora con la “legge Franceschini” ha anche aumentato gli obblighi per le emittenti televisive, che devono rispettare quote di investimento e di programmazione a vantaggio del cinema italiano. In sostanza, si vuole tenere alta la produzione cercando di imporne successivamente la visione agli spettatori. Chissà che, seguendo tale impostazione dirigista, non si arrivi anche a stabilire quote di programmazione agli esercenti.
E intanto gli spettatori al cinema calano del 44%

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