Chiusura alle 21 dei negozi “etnici”? Una misura incostituzionale e controproducente
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato che con il c.d. decreto “sicurezza” sarà introdotto l’obbligo di «chiusura entro le 21 dei negozietti etnici che diventano ritrovo di spacciatori e di gente che fa casino». Provando ad anticipare le più ovvie obiezioni, il vicepremier si è affrettato a sottolineare che «non è un’iniziativa contro i negozi stranieri, ma per limitare abusi di certi negozi che diventano ricettacolo di gente che fa casino».
Questa breve dichiarazione è tutto ciò che il ministro ha offerto nel chiarire contenuti e finalità della nuova misura, di cui quindi sappiamo ancora poco: quel poco, però, che è sufficiente per individuarla come potenzialmente “incostituzionale” e “controproducente”.