5
Nov
2018

L’importanza della prescrizione

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Antonio Tamburrano.

La querelle “prescrizione” è tornata nuovamente ad occupare le pagine di quotidiani e riviste di settore: con la vicenda Taricco la questione si riteneva definitivamente chiusa, ma il motivo scatenante di questo attuale “ritorno in auge” sono le affermazioni del ministro Bonafede sulla riforma della prescrizione nei processi penali. Al tavolo dello “spazzacorrotti”, quale efficiente strumento di contrasto al fenomeno corruttivo, nei progetti dell’attuale legislatore vi è l’intenzione di intervenire sull’istituto giuridico della prescrizione nei processi penali con la convinzione che una sua riforma “radicale” possa definitivamente eradicare l’impunità di specifiche condotte (il riferimento costante è, infatti, ai crimini dei “colletti bianchi”) nel sistema-giustizia italiano.

Si tratta, chiaramente, di uno specchio per le allodole, l’ennesimo slogan propagandistico “acchiappavoti” che in sostanza nulla muta, anzi, addirittura, acuisce le falle del sistema penale italiano. Secondo una tradizione risalente al diritto romano, la figura della prescrizione del reato si traduce nella rinuncia dello Stato a far valere la propria pretesa punitiva, in considerazione del tempo trascorso dalla commissione di un crimine senza giungere ad alcun accertamento di responsabilità, con conseguente attenuarsi dell’interesse punitivo statuale in virtù dell’affievolito ricordo sociale di quanto perpetrato. Dunque, la prescrizione si pone come fondamentale strumento, di matrice liberale, a garanzia dell’individuo contro lo strapotere statuale: indebolire questo strumento, o addirittura eliminarlo completamente, vorrebbe dire sottoporrebbe il singolo individuo, il comune privato cittadino, ad un supplizio ingiustificato, tornando indietro, in termini di sviluppi di civiltà giuridica, al processo inquisitorio, o con più inventiva, crearne uno nuovo, il processo “persecutorio”. Read More

2
Nov
2018

To be or not to be… Vogliamo vivere! La coscienza dei Parlamentari e degli Italiani

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Stefano Simonelli.

Diceva bene Amleto nel famoso monologo (ed E.Lubitsch nell’esilarante parodia del film sulla Polonia occupata dai nazisti e salvata da un gruppo di brillanti teatranti; il film forse più Shakespeariano di tutti):

Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo, (gli anziani, i poveri, i disabili)
il torto dell’oppressore, l’ingiuria dell’uomo superbo, (il principio di autorità che svilisce carriere e stipendi)
gli spasimi dell’amore respinto e tradito, (parentesi personali e comuni)
il ritardo della legge, l’insolenza delle cariche ufficiali e della burocrazia, (l’irresponsabilità del potere pubblico)
e il disprezzo che il merito paziente riceve dagli indegni (i giovani) Read More

24
Ott
2018

La manovra del popolo (manovrare il popolo?)—di Mario Dal Co

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Mario Dal Co.

I Classici di cui ho intercettato nel cloud le conversazioni a distanza, sembrano ascoltare con attenzione il nostro balbettio tecnologico. La democrazia, il populismo, il ruolo dello Stato e quello dei cittadini, sono i temi di riflessioni maturate tempo addietro e in altri contesti, ma straordinariamente perspicue. Mi sono chiesto perché, e ho trovato la risposta nella capacità di afferrare la relazione sottile e ineludibile, che lega la presenza dello Stato alle qualità professionali, relazionali, civili dei cittadini. Questi ultimi da quello Stato -raccomandano i classici- non devono dipendere. Read More

23
Ott
2018

Plastica usa e getta: divieti e buone intenzioni—di Frits Bolkenstein

Il bando alla plastica usa-e-getta è il classico trionfo delle buone intenzioni sul buon senso
di Frits Bolkenstein
Questo post è stato originariamente pubblicato su Epicenter Network. Epicenter Network, di cui IBL è uno dei membri fondatori, è una rete europea di centri di ricerca ispirati alle idee del libero mercato.

Con la legislatura che volge al termine, una delle ultime grandi iniziative politiche ancora sui tavoli della Commissione e del Parlamento europeo in carica è quella che riguarda la plastica monouso. La proposta attualmente in discussione al Parlamento europeo è di proibire, o quantomeno limitare notevolmente, la vendita di plastica usa-e-getta (stoviglie, ma anche cannucce e cotton fioc). Ci si aspetta inoltre che gli Stati membri aumentino gli sforzi per la raccolta differenziata di bottiglie monouso, con un obiettivo di raccolta fissato al 90% per il 2025. I costi da sostenere per raggiungere l’obiettivo dovrebbero essere coperti dalle imprese produttrici dei prodotti incriminati, che dovrebbero inoltre finanziare la gestione e la pulizia dei rifiuti. Read More

19
Ott
2018

Euro3 ed Euro4 al bando: il dirigismo colpisce ancora

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Cosimo Melella e Giovanni S. Di Frisco.

Il 1° Ottobre è entrata in vigore la nuova misura di limitazione permanente alla circolazione. Questo provvedimento, che rientra nel piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria, sancisce in 209 comuni italiani la messa al bando dei veicoli a diesel di classe Euro3 e dal 1° Ottobre 2020 dei veicoli di classe Euro4. L’azione è la conseguenza di uno sforzo congiunto che coinvolge le regioni più dinamiche del paese: l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Piemonte e la Lombardia, con il supporto del Ministero dell’Ambiente.

Ogni regione ha uno spazio di manovra, se pur minimo, nell’emanazione del proprio regolamento interno anche se l’accordo mira a limitare la circolazione dei veicoli a diesel fino alla categoria Euro3 nei giorni lavorativi dalle 8 alle 19* dal 1° Ottobre al 31° Marzo di ogni anno. Read More

16
Ott
2018

La lezione di Lodi—di Davide Maramotti

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Davide Maramotti

In questi ultimi giorni non si è parlato d’altro. Sara Casanova, sindaco di Lodi, attraverso una delibera comunale, ha impedito a più di 200 bambini stranieri l’utilizzo dei servizi della mensa scolastica e dello scuolabus. Dall’inizio di quest’anno scolastico, i genitori di bambini stranieri, oltre all’ISEE, devono presentare anche documentazione che attesti la loro nullatenenza nel Paese d’origine. Read More

12
Ott
2018

Chiusura alle 21 dei negozi “etnici”? Una misura incostituzionale e controproducente

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha annunciato che con il c.d. decreto “sicurezza” sarà introdotto l’obbligo di «chiusura entro le 21 dei negozietti etnici che diventano ritrovo di spacciatori e di gente che fa casino». Provando ad anticipare le più ovvie obiezioni, il vicepremier si è affrettato a sottolineare che «non è un’iniziativa contro i negozi stranieri, ma per limitare abusi di certi negozi che diventano ricettacolo di gente che fa casino».

Questa breve dichiarazione è tutto ciò che il ministro ha offerto nel chiarire contenuti e finalità della nuova misura, di cui quindi sappiamo ancora poco: quel poco, però, che è sufficiente per individuarla come potenzialmente “incostituzionale” e “controproducente”.

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12
Ott
2018

Il reddito di cittadinanza: la schiavitù del sussidio—di Cosimo Melella

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Cosimo Melella.

Con la nota al Def presentata alle Camere in questi giorni, saranno stanziati ben 10 miliardi di euro per il reddito di cittadinanza: 9 miliardi destinati al reddito e alla pensione di cittadinanza, 1 miliardo ai centri per l’impiego. Questa riforma, esibita dal governo come un traguardo importante per il welfare nostrano, è percepita in modo molto positivo dall’elettorato. La retorica su cui si fonda il provvedimento è lapidaria: tutti i cittadini in stato di difficoltà, al netto dei pensionati che riceveranno la pensione minima di cittadinanza di default, potranno rivolgersi allo Stato che erogherà loro una somma mensile, destinata alle spese necessarie per la sopravvivenza in cambio di lavori di pubblica utilità e fino all’inserimento nel mondo lavorativo. Read More