15
Nov
2018

Basta un poco di zucchero e le tasse vanno su

I governi cambiano, ma i loro vizi non cambiano mai: la notizia di oggi è che il governo gialloverde starebbe pensando a una nuova imposta sulle bibite zuccherate per finanziare la cosiddetta flat tax per le partite Iva. Non è la prima e purtroppo non sarà l’ultima volta. Del resto, la logica è sempre la stessa: quello di uno Stato paternalista che sostiene – in buona o in mala fede – di tassare lo zucchero per la nostra salute, di farlo per il nostro bene. Read More

14
Nov
2018

Nuovo cinema paradiso

Tra i numerosi decreti attuativi della nuova legge sul cinema (approvata nel 2016 dal precedente governo) è arrivato anche quest’ultimo, firmato dal ministro Bonisoli, sulle cosiddette finestre di distribuzione dei film. D’ora in poi, i film italiani dovranno passare prima nelle sale e successivamente, trascorso un preciso arco temporale, sulle altre piattaforme. Read More

14
Nov
2018

Il gender gap nella gig economy

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Giovanni S. Di Frisco

Due tematiche molto attuali sono la “gig economy” e il “gender gap”. Nello studio effettuato dagli economisti del National Bureau of Economic Research (NBER), “The Gender Earnings Gap in the Gig Economy: Evidence from over a Million Rideshare Drivers” (C. Cook, R.Diamond, J. Hall, J.A. List and P. Oyer, 2018), i due fenomeni si incrociano offrendoci un interessante spaccato di quello che effettivamente sta succedendo in questo settore con riferimento alle differenze salariali tra uomini e donne. Read More

9
Nov
2018

Occupazioni abusive: il Governo corre ai ripari (nel mondo peggiore)

Il Governo ha presentato un maxi-emendamento al decreto “sicurezza”, prevedendo una nuova e articolata disposizione in materia di occupazioni arbitrarie di immobili. Le novità più rilevanti sono la predisposizione di un iter amministrativo per l’esecuzione dei provvedimenti di sgombero, la previsione di un’indennità “onnicomprensiva”, finanziata da un fondo statale, per chi abbia subito l’occupazione e l’introduzione di una causa di esclusione della responsabilità.

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5
Nov
2018

L’importanza della prescrizione

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Antonio Tamburrano.

La querelle “prescrizione” è tornata nuovamente ad occupare le pagine di quotidiani e riviste di settore: con la vicenda Taricco la questione si riteneva definitivamente chiusa, ma il motivo scatenante di questo attuale “ritorno in auge” sono le affermazioni del ministro Bonafede sulla riforma della prescrizione nei processi penali. Al tavolo dello “spazzacorrotti”, quale efficiente strumento di contrasto al fenomeno corruttivo, nei progetti dell’attuale legislatore vi è l’intenzione di intervenire sull’istituto giuridico della prescrizione nei processi penali con la convinzione che una sua riforma “radicale” possa definitivamente eradicare l’impunità di specifiche condotte (il riferimento costante è, infatti, ai crimini dei “colletti bianchi”) nel sistema-giustizia italiano.

Si tratta, chiaramente, di uno specchio per le allodole, l’ennesimo slogan propagandistico “acchiappavoti” che in sostanza nulla muta, anzi, addirittura, acuisce le falle del sistema penale italiano. Secondo una tradizione risalente al diritto romano, la figura della prescrizione del reato si traduce nella rinuncia dello Stato a far valere la propria pretesa punitiva, in considerazione del tempo trascorso dalla commissione di un crimine senza giungere ad alcun accertamento di responsabilità, con conseguente attenuarsi dell’interesse punitivo statuale in virtù dell’affievolito ricordo sociale di quanto perpetrato. Dunque, la prescrizione si pone come fondamentale strumento, di matrice liberale, a garanzia dell’individuo contro lo strapotere statuale: indebolire questo strumento, o addirittura eliminarlo completamente, vorrebbe dire sottoporrebbe il singolo individuo, il comune privato cittadino, ad un supplizio ingiustificato, tornando indietro, in termini di sviluppi di civiltà giuridica, al processo inquisitorio, o con più inventiva, crearne uno nuovo, il processo “persecutorio”. Read More

2
Nov
2018

To be or not to be… Vogliamo vivere! La coscienza dei Parlamentari e degli Italiani

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Stefano Simonelli.

Diceva bene Amleto nel famoso monologo (ed E.Lubitsch nell’esilarante parodia del film sulla Polonia occupata dai nazisti e salvata da un gruppo di brillanti teatranti; il film forse più Shakespeariano di tutti):

Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo, (gli anziani, i poveri, i disabili)
il torto dell’oppressore, l’ingiuria dell’uomo superbo, (il principio di autorità che svilisce carriere e stipendi)
gli spasimi dell’amore respinto e tradito, (parentesi personali e comuni)
il ritardo della legge, l’insolenza delle cariche ufficiali e della burocrazia, (l’irresponsabilità del potere pubblico)
e il disprezzo che il merito paziente riceve dagli indegni (i giovani) Read More

24
Ott
2018

La manovra del popolo (manovrare il popolo?)—di Mario Dal Co

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Mario Dal Co.

I Classici di cui ho intercettato nel cloud le conversazioni a distanza, sembrano ascoltare con attenzione il nostro balbettio tecnologico. La democrazia, il populismo, il ruolo dello Stato e quello dei cittadini, sono i temi di riflessioni maturate tempo addietro e in altri contesti, ma straordinariamente perspicue. Mi sono chiesto perché, e ho trovato la risposta nella capacità di afferrare la relazione sottile e ineludibile, che lega la presenza dello Stato alle qualità professionali, relazionali, civili dei cittadini. Questi ultimi da quello Stato -raccomandano i classici- non devono dipendere. Read More

23
Ott
2018

Plastica usa e getta: divieti e buone intenzioni—di Frits Bolkenstein

Il bando alla plastica usa-e-getta è il classico trionfo delle buone intenzioni sul buon senso
di Frits Bolkenstein
Questo post è stato originariamente pubblicato su Epicenter Network. Epicenter Network, di cui IBL è uno dei membri fondatori, è una rete europea di centri di ricerca ispirati alle idee del libero mercato.

Con la legislatura che volge al termine, una delle ultime grandi iniziative politiche ancora sui tavoli della Commissione e del Parlamento europeo in carica è quella che riguarda la plastica monouso. La proposta attualmente in discussione al Parlamento europeo è di proibire, o quantomeno limitare notevolmente, la vendita di plastica usa-e-getta (stoviglie, ma anche cannucce e cotton fioc). Ci si aspetta inoltre che gli Stati membri aumentino gli sforzi per la raccolta differenziata di bottiglie monouso, con un obiettivo di raccolta fissato al 90% per il 2025. I costi da sostenere per raggiungere l’obiettivo dovrebbero essere coperti dalle imprese produttrici dei prodotti incriminati, che dovrebbero inoltre finanziare la gestione e la pulizia dei rifiuti. Read More