Tornelli o non tornelli? (stazioni che diventano prigioni)
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Ivan Beltramba.
Alcuni brutti episodi sui treni (aggressioni a capotreno da parte di personaggi senza biglietto) hanno dato la stura ad alcuni giornali per sparare titoli e articoli terroristici nei confronti di treni e loro utilizzatori.
Qualcuno ha perfino invocato controlli come quelli degli Eurostar Bruxelles/Parigi-Londra. Tralasciando i treni per la Gran Bretagna (che non è Area-Schengen e tra poco nemmeno UE e sottopone i viaggiatori ad inutili vessazioni), se chi invoca i controlli, sindacalisti compresi, ragionasse 10 secondi sui numeri in gioco, (forse) si renderebbe conto di ciò che dice. Vediamoli questi numeri: sulla rete ferroviaria gestita da RFI (gruppo “Ferrovie dello Stato Italiane”, sic!), nel giorno medio feriale invernale abbiamo oltre 2,5 milioni di viaggiatori in partenza, ed altri 2 milioni circa sulle reti di altri gestori (LeNord e “Circumvesuviana” in testa).