La Consob di Cardia, la caduta dei gravi
La Consob di questi tempi sta sperimentando un ritorno al passato. Non mi riferisco a precedenti presidenze, per instaurare antipatiche graduatorie personali. È tornata nel mondo descritto dalla legge gravitazionale di Newton del 1687, per la quale l’attrazione tra corpi fisici è direttamente proporzionale alla loro massa e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. Noi tutti dal 1915 viviamo invece nel mondo della gravità modificata alla luce della relatività generale, per la quale ogni corpo con la sua massa genera campi gravitazionali che modificano le geodetiche e le curve spazio temporali. Nel primo mondo, l’interazione tra corpi si spiega con azioni a distanza. Nel nostro mondo, le azioni a distanza non esistono e non sono mai sincrone ma diacrone. Applicato alla Consob: il presidente Cardia ha ridotto la massa dell’Autorità che vigila sui mercati ma ritiene che il suo effetto gravitazionale non si sia modificato, perchè si tiene molto più vicino alla politica. Al contrario, così facendo Cardia modifica l’intero ambiente spazio-temporale di tutte le autorità indipendenti, contribuendo suo malgrado a snaturarne natura e funzione. Basti vedere il discorso pronunciato stamane, al rituale incontro annuale con il mercato finanziario a Palazzo Mezzanotte.