Trimestrali da record, è la volta di Jp Morgan
Ricavi record per 27,7 miliardi di dollari per Jp Morgan nel secondo trimestre 2009. Il colosso bancario statunitense ha battuto il consensus che era fermo a 25,4 mld. Oltre le attese anche gli utili. L’utile netto si è attestato a quota 2,7 mld di dollari dai 2 mld dell’analogo trimestre del 2008. L’Eps risulta pari a 0,28 dollari rispetto agli 0,05 dollari attesi. Sull’utile per azione ha pesato il rimborso del programma Tarp (Troubled asset relief program) per 0,27 dollari e la valutazione speciale del Fdic (Federal Deposit Insurance Corp) per 0,10 dollari. Per chi volesse seguire la conference call dell CFO, ecco il link.
Jp Morgan è l’unica big bancaria statunitense che dallo scoppio della crisi nel 2007 è sempre riuscita a riportare conti trimestrali in utile.
Andando nel dettaglio si nota come a trascinare i conti siano ancora una volta le voci legate alle attività core del gruppo, in particolare gli utili da intermediazione e le commissioni derivanti da attività di banca d’investimento, che hanno più che compensato i crescenti default su prestiti al consumo e carte di credito.
Utile per divisione:
INVESTMENT BANK $1471 (+273%)
CORPORATE/PRIVATE EQUITY $808
ASSET MANAGEMENT $352 (+11% su Q2 08′)
TREASURY & SECURITIES SERVICES $379 (-11%)
COMMERCIAL BANKING $368 (+4%)
CARD SERVICES $(672) (valore positivo nel 08’+$250)
RETAIL FINANCIAL SERVICES $15 (-97%) di cui Retail Banking £970 e Consumer Lending $(955)
La banca ha reso noto inoltre di aver erogato nuovo credito per circa 150 miliardi di dollari nel secondo trimestre e di aver aumentato a 9,7 miliardi di dollari gli accantonamenti contro future perdite sul credito erogato, in rialzo rispetto ai 4,29 miliardi di un anno ma in calo rispetto ai 10,07 miliardi del primo trimestre. Non è di buono auspicio per il settore l’accantonamento di 4,6 miliardi per perdite legate alle attivita’ della divisione carte di credito. Il totale delle riserve per attivita’ di concessione del credito infine e’ salito ora a quota 30 miliardi di dollari.
Infine va ricordato il rimborso, effettuato il mese scorso, pari a 25 miliardi di dollari di aiuti di stato, oltre al pagamento di 795 milioni di dollari di dividendi.