“Rapallizzare” l’Italia? Alcune buone ragioni
Qualche giorno fa un amico fiammingo mi ha riferito con entusiasmo di una sua recente vacanza in Liguria, ricordando con piacere i giorni passati a Camogli e Rapallo. La cosa mi ha colpito perché, da qualche decennio, nei dizionari della lingua italiano con il verbo “rapallizzare” si indica un processo di cementificazione selvaggia: come quando si prende un paesino costiero e lo si riempie di casermoni e villaggi turistici. In questi giorni ferragostani può essere allora opportuno provare a sviluppare qualche minima riflessione sul rapporto tra natura e turismo, tra bellezze storico-ambientali e sviluppo urbanistico.