21
Mag
2020

Professionisti esclusi dai contributi del decreto rilancio: alla ricerca di un perché

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Sara Sileoni.

Siamo ormai abituati al fatto che le parole vengano utilizzate impropriamente, ma non siamo e non possiamo esserne rassegnati.

Se il decreto è deputato al rilancio dell’economia e del lavoro deve necessariamente prendere in considerazione le istanze di tutte le categorie di lavoratori colpite, nessuna esclusa.

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21
Mag
2020

L’untore? Il trasporto pubblico!

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Ivan Beltramba.

E’ il trasporto pubblico lo strumento che gli untori usano per spargere il coronavirus? Per treni, autobus e metropolitane sono state introdotte regole ingestibili, studiate da qualche dirigente del Ministero per “pararsi il fondoschiena” dalla magistratura. Adottate senza sentire il parere delle Regioni, che per legge hanno da tempo ricevuto le deleghe sul trasporto locale anche ferroviario.

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19
Mag
2020

Distanze sociali

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Mario Dal Co.

Insane abitudini

Al gioco dell’Oca chi arrivava alla casella 58 doveva tornare indietro alla 1 e gli mancavano solo 5 caselle alla fine. L’epidemia non uscirà di scena a breve. Però, nel tunnel non è possibile fare conversione ad U e tornare indietro. Lo schema stop and go, annunciato dal governo e suggerito da molti esperti non ha senso. Non che manchino i rischi. Si parla di guerra, ma quando mai si è vinta una guerra ritornando indietro? Semmai il tema è come recuperare, da subito tutto il terreno perduto:  indietro ci siamo già andati e molto. 

C’è un’espressione che è entrata nel lessico di ogni giorno: distanziamento sociale. È un’espressione sbagliata. Ciò che stiamo praticando è un distanziamento sanitario, non sociale. Questione di termini?

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17
Mag
2020

La dura lezione dell’epidemia

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Gabriele Pelissero.

Nel dibattito che in Italia e in tutto il mondo, si sta aprendo in questa fase epidemica  si confrontano posizioni e idee diverse sulla ripresa delle attività economiche e della vita sociale, che per altro sono intimamente e indissolubilmente connesse, originati da un dilemma profondo, dalla necessità di una scelta difficile e comunque dolorosa.

Il protrarsi dell’isolamento e il blocco delle attività produttive fa infatti emergere un  sempre più profondo conflitto fra le esigenze della salute e quelle della produzione di beni e servizi e del loro consumo da parte della popolazione.

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13
Mag
2020

Disamina di un’emergenza

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Tommaso Palmieri

Introduzione

Come umanità sembriamo prossimi dell’estinzione di senso. Chiunque tenti di elaborare un ragionamento autonomo e lucido sull’attuale, sulle forme delle varie reazioni, troppo spesso esagerate o volte alla falsificazione, viene accusato di “negazionismo” o “complottismo”, snobbato se non deriso.
Guardando la situazione corrente non credo si possano negare forme di reazione e diffusione delle informazioni a dir poco insolite palesando tre aspetti:

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12
Mag
2020

Se non riparte la scuola non riparte il paese

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Suor Anna Monia Alfieri.

In tempi di Covid-19, siamo tutti spaventati: di certo lo sono

a) i genitori degli 8 milioni di studenti in Italia, per l’incertezza riguardo al se e al quando ripartirà la scuola e su quale futuro riusciranno a dare ai propri figli se loro stessi non possono tornare a lavorare; 

b) i gestori delle 12.000 scuole paritarie, come pure i dirigenti scolastici delle 40.000 scuole statali, che si interrogano su come sarà la scuola del dopo Covid-19 e sul come conciliare le esigenze sanitarie con quelle educative; 

c) i dipendenti, 180.000 delle scuole paritarie, un milione della scuola statale; anche per molti di loro, e per i precari in primis, il futuro è appeso al filo della “curva” epidemica, che li vedrà tutti a casa in CIG se questa non dovesse declinare; 

d) gli studenti, 1.600.000 quelli non raggiunti dalla didattica a distanza, 300mila gli allievi disabili che vivono in isolamento da due mesi; 

e) i cittadini, 60.359.546 in Italia, che temono a ragion veduta per il futuro dell’economia e per le losche mire di chi ha già messo gli occhi sul “Piano Marshall” del Governo e dell’Europa…. Se non riparte la scuola, non riparte l’economia, non riparte il Paese e l’Italia sarà sì guarita, ma condannata ad una vita di stenti;

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8
Mag
2020

Covid-19: I paesi capitalisti hanno i livelli di sicurezza più elevati

di Rainer Zitelmann

Recentemente, in tutto il mondo i socialisti stanno cercando di attribuire la crisi del coronavirus ad un fallimento del capitalismo. L’Index of Economic Freedom, compilato annualmente dalla Heritage Foundation a partire dal 1995, misura la libertà economica di 180 paesi. Secondo il sociologo tedesco Erich Weede, l’Indice può essere considerato una sorta di “classifica del capitalismo” globale.

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8
Mag
2020

Il FOIA alla prova del Covid-19

Nel gennaio 2016 pubblicai per l’Istituto Bruno Leoni un primo commento alla bozza del decreto cosiddetto FOIA (Freedom of Information Act, d.lgs. n. 97/2016, che modifica il d.lgs. n. 33/2013, decreto cosiddetto Trasparenza), dal titolo inquietante: «Foia italiano: solo una “farsa”?». Ebbi poi l’onore che quel mio scritto fosse in buona parte incorporato nel parere reso dal Consiglio di Stato su tale bozza di decreto. Ebbene, l’inquietante domanda – confermata dopo il testo definitivo del decreto stesso, rafforzata con le Linee Guida  dell’Anac e rimasta attuale negli anni in ragione dei molti casi di trasparenza negata – oggi torna a riproporsi. Infatti, si ha notizia del rigetto di istanze di accesso civico generalizzato, rivolte ad attori istituzionali al fine di conoscere dati e documenti riguardanti decisioni adottate per lo stato di emergenza. 

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