Obamacare. L’attivismo cattolico
A quello che ha scritto Oscar Giannino mi permetto solo di aggiungere una piccola considerazione. A costo di sembrare ripetitivo. Il fattore “religione” è stato decisivo anche in questo caso. Come scrive il Christian Science Monitor fino all’ultimo momento erano ben 40 i voti contesi. Soltanto la decisione di inserire una clausola che vieta l’utilizzo di fondi federali per finanziare l’aborto (salvo alcune eccezioni) ha permesso a molti pro-life Democrats indecisi di varcare il Rubicone. Il CSM racconta dell’attivismo dei lobbisti della Catholic Bishop’s Conference nelle stanze di Nancy Pelosi. Per carità, tutto legittimo e trasparente soprattutto in America. Avendo conseguito questo risultato, non è da escludere che i vescovi riescano a persuadere qualche Repubblicano per il voto in Senato. D’altronde la lettera del 7 novembre parla chiaro:
For the Catholic Church, health care is a basic human right and providing health care is an essential ministry. We pick up the pieces of this failing system in our emergency rooms, clinics, parishes and communities. This is why we strongly support Congressional action on health care reform which protects human life and dignity and serves the poor and vulnerable as a moral imperative and an urgent national priority.