Negli States è sempre buio pesto
Aggiornamento dei dati sulla crisi nell’economia americana, al mesto ritorno di Obama da un tour asiatico che ha fatto gonfiare di delusione l’intera stampa USA. Al paragone delle altre recessioni nel secondo dopoguerra, 1973-75, 1981-82, 1990-91 e 2001, è sempre e ancora buio pesto. A 23 mesi ormai dall’inizio ufficiale della contrazione, la perdita aggiuntiva di posti di lavoro (nell’aggregato statistico più ristretto) è pari al 5,3%, mentre nei quattro casi precedenti era tra -0,8% e -1,7%. I consumi sono oggi a -1,05% su 23 mesi fa, rispetto a una forbice tra +3% e +6,4% nelle quattro crisi precedenti. La produzione industriale è risalita da -15% di giugno al -12,5% attuale oggi, sostanzialmente per effetto temporaneo del programma ormai esauritosi di sussidi pubblici alla rottamazione di autoveicoli. Ma si resta lontanissimi dal -9,5% del 1975, dal -6,5% del 1982, dal +0,8% del 1991, e dal +4,2% del 2003. Qui i grafici. Ogni commento è da Maramaldi, sulla delusione aggiuntiva che attende Obama in patria.