4
Feb
2010

Un ostacolo in meno alla installazione della banda larga

È stata pubblicata questa settimana una sentenza della Corte costituzionale (n. 20/2010) che fuga il dubbio circa l’introduzione di un nuovo ostacolo al faticoso percorso di installazione della banda larga nel nostro paese. Per agevolare la posa della fibra ottica necessaria alla banda larga, il decreto legge sulla competitività n. 112/2008, convertito in legge n. 133/2008, ha previsto delle misure di semplificazione amministrativa. Read More

3
Feb
2010

Fiat: Lo sciopero si ferma a Termini

La chiusura dell’impianto Fiat di Termini Imerese spaventa un po’ tutti. Lo stabilimento del gruppo torinese impiega circa 1400 dipendenti in Sicilia e la perdita di tanti posti di lavoro provoca differenti reazioni. I sindacati hanno già incrociato le braccia, mentre il Governo cerca di mediare in una situazione estremamente delicata.
L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ha annunciato lo stop alla produzione di autoveicoli a partire dal 2011 nell’impianto di Termini Imerese, mentre anche lo stabilimento di Pomigliano d’Arco rischia la stessa sorte. Read More

3
Feb
2010

Lo Stato asociale e l’industria della povertà

Nell’immaginario collettivo di tanti italiani la Germania è il paese che per eccellenza funziona bene. C’è un bello Stato sociale, un’economia florida, nessuno evade il fisco e sentendosi parte di una comunità tutti vivono felici e contenti. Un simile quadretto idilliaco è spesso e volentieri conseguenza della barriera virtuale che si erge tra noi e una realtà straniera. A dire il vero non basta nemmeno conoscere la lingua per poter comprendere la diversa realtà che ci circonda, bisogna in qualche modo divenirne culturalmente parte. Solo così si incominceranno ad intravedere le falle del sistema, al di là di ogni feticismo dei dati e delle statistiche. Solo in tal modo, magari, eviteremo ancora di parlare della Repubblica federale come un esempio virtuoso in termini di spesa sociale. Read More

2
Feb
2010

Una persona che fa la differenza: Muhammad Yunus

Ieri sera, in un Teatro Dal Verme gremito in ogni ordine di posto, ha parlato a Milano il professor Muhammad Yunus, Nobel per la Pace figura universalmente riconosciuta per il suo impegno nella lotta alla povertà nel suo paese, il Bangladesh, tramite la Grameen Bank, l’istituto bancario da lui fondato nel 1976 (e successivamente, dal 1983, diretto), attivo nell’ambito del microcredito. La notizia è che la Grameen apre anche in Italia, e c’è di che riflettere se anche da noi gli esclusi dal merito di credito sono tanti e tali da avvicinarci a un Paese sottosviluppato. Read More

1
Feb
2010

Tre lezioni da Davos. Una su tutte, la politica velleitaria

  In sintesi sono state tre, le lezioni della quarantesima edizione del World Economic Forum, il grande circo Barnum della globalizzazione messo in piedi da quel geniaccio della comunicazione strategica che è Klaus Schwab. La prima: siamo ancora lontani dal sapere come darci regole nuove condivise per banche e intermediari finanziari. La seconda: possiamo dirlo ufficialmente, a 17 mesi dall’inizio della grande paura con Lehman Brothers, nel mondo post crisi le istituzioni nate a Bretton Woods, Fondo Monetario e Banca Mondiale, hanno perso ogni primazia. Terzo: è inutile illudersi, i timori per la solidità della ripresa in campo europeo sono ancora molto forti. E, quel che è peggio, molto motivati. Read More

1
Feb
2010

Di Grecia e slippery slopes – parte I

Questo post si divide in due parti: da un lato l’analisi di breve termine della situazione greca e delle opzioni di policy, dall’altro l’analisi delle conseguenze di lungo termine del modo in cui i problemi politici vengono affrontati. La conclusione della prima parte è che la soluzione migliore è politicamente quasi impossibile da attuare perché è temporalmente inconsistente; la conclusione della seconda è che più i politici creano problemi, più chiedono potere per potervi rimediare: il sistema politico in questo modo si autoalimenta e genera un rincorrersi di problemi veri e soluzioni temporanee che porta a soluzioni inefficienti ed illiberali, e nel lungo termine probabilmente insostenibili. Un cane che si morde la coda è meno assurdo di una politica che si erge a soluzione dei problemi che essa stessa ha creato. Per ora mi limito al primo livello di analisi… la seconda parte è più breve ma più difficile da seguire.

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1
Feb
2010

Clima, se gli scienziati sbagliano di 300 anni….

Più che i ghiacciai, a sciogliersi sempre di più, sotto il sole cocente degli scandali, sono le panzane catastrofiste che sul clima alcuni scienziati continuano a propinarci. Nell’ultima settimana, in particolare, c’è stata una escalation di notizie, ma sarebbe più corretto parlare di fatti concreti, che quanto meno meriterebbero un bel “mea culpa” da parte dei profeti di sventura. Read More