17
Feb
2010

Profumo di investimenti

Sia perché il gap infrastrutturale italiano si fa più grande ogni giorno che passa. Sia perché da anni quella delle grandi opere è diventata una vera e propria ideologia. Sia perché, in un’ottica keynesiana o meno, gli investimenti infrastrutturali sono considerati una ghiotta occasione di sviluppo soprattutto in tempi di crisi. Sia, ultimissimamente, perché le recenti inchieste sugli appalti della protezione civile hanno fatto sorgere dubbi sull’opportunità di estendere il sistema dei commissariamenti oltre i casi di stretta emergenza. Fatto sta che la proposta di affidare a un commissario i principali porti italiani continua a far discutere.

Read More

17
Feb
2010

Ancora sulla crisi greca / II

Un greco – ci tiene a dirlo subito, mentre si mantiene anonimo – che sembrava lavorasse nientemeno che per la Goldman Sachs, ma poi è sembrato per una grande banca inglese, comunque ancora non si sa per chi – offre in un documento non proprio riservato, ma certamente non ufficiale, una visione appassionata della vicenda. Traduco l’essenziale del suo lungo lavoro. Nella vicenda greca nessuno è “buono” e nessuno è “cattivo”. Tutti sono entrambe le cose.

Read More

17
Feb
2010

Goldman Sachs, la Grecia e la storia

Giornalisticamente è stato uno scoop e non si discute, quello del New York Times. Quando il 14 febbraio Louise Story, Landon Thomas e Nelson Schwarz hanno rivelato che fino a poche settimane prima che la Grecia divenisse l’epicentro dell’eurodramma il presidente di Goldman Sachs, Gary Cohn, e un team dei suoi migliori liabilities arrangers trafficavano incessantemente con il Tesoro di Atene per mascherare decine di miliardi di euro di debito pubblico, in poche ore tutti i media mondiali rimbalzavano la storia in ogni schermo e pagina. Una storia che ci dice insieme delle vecchi ma persistenti strategie di Goldman e delle residue grandi banche d’affari anglosassoni, ma anche dei vizi dei governi. Perché, da quel punto di vista, i governi purtroppo sono più o meno sempre eguali, da secoli e millenni. Tendono a mascherare i deficit e debiti pubblici, e a ricercare il compiacente appoggio dei banchieri per riuscire nell’intento. Read More

17
Feb
2010

Un’idea per il capitale delle “troppo grandi per fallire”

Ieri l’Ecofin ha respinto al mittente i bellicosi propositi obamiani sulle banche. L’Europa non condivide la linea Volcker, tornare a separare banche commerciali da banche d’investimento, proibendo alle prime di comportarsi come hedge fund e di utilizzare i fondi dei depositanti per il proprieary trading.  Era scontato, vista l’estemporanetà unilaterale dell’uscita del presidente USA, una mera reazione alla sconfitta in Massachussetts. Ma è anche giusto, secondo me, perché la storia non torna indietro ma va avanti, e dunque bisogna trovare soluzioni nuove a problemi nuovi. Ho appena letto di un’idea per l’appunto nuova, che non mi sembra male. Read More

16
Feb
2010

Ancora sulla crisi greca

Se la Grecia non fosse salvata dagli altri paesi europei, ossia se il suo debito pubblico – per 2/3 detenuto dall’estero – fosse completamente lasciato nelle mani della sua politica fiscale – si metterebbe alla prova – oltre alla tenuta di molte istituzioni finanziarie europee – il mercato dei Credit Default Swap – in sigla CDS. Questi sono dei contratti – diventati famosi ai tempi del salvataggio della AIG – che assicurano le obbligazioni in caso di insolvenza dell’emittente.

Read More

16
Feb
2010

Dal Nimby al Nimto (Not in My Term of Office). Di Giovanni Galgano

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Giovanni Galgano.

Prendi un progetto che, come altri analoghi in pista, potrebbe svincolare l’Italia dalla spada di Damocle dell’approvvigionamento rigido di gas naturale attraverso i gasdotti, rendendo il mercato più libero e più competitivo. Sulla carta da 6 anni, non si vede ancora all’orizzonte alcun segnale di avvio dei lavori.  ERG e Shell avrebbero in animo di realizzare un rigassificatore nell’area industriale di Priolo, a un tiro di schioppo da Siracusa, in una zona a forte vocazione industriale e che sta trasformandosi da polo petrolchimico tout court a centro di produzione energetica multiforme. Quello di Ionio gas (la joint venture di ERG e Shell) è il classico esempio di opposizione territoriale ad un’infrastruttura energetica, un caso in cui fenomeno “Nimby” e opportunismo politico si mescolano per dar vita ad un incredibile quadro di ritardi, decisioni attese  e mancate, conflitti tra forze politiche locali, ricorsi alla giustizia amministrativa e referendum popolari più o meno attendibili. Il caso del rigassificatore siracusano può rappresentare un’ esemplare sintesi di tutto quanto emerge dal quinto rapporto  prodotto dall’Osservatorio Nimby Forum, che monitora e studia i casi di contestazione e opposizione territoriale ad impianti e infrastrutture su tutto il territorio nazionale e che oggi viene presentato a Roma da Aris.

Read More