8
Mar
2010

L’avvocato dei polli

Poche ore fa, è stato respinto con una schiacciante maggioranza di voti contrari (il 70,5% del totale) il referendum indetto in Svizzera avente a oggetto l’obbligo di istituzione da parte dei Cantoni di un avvocato degli animali con mandato per difendere gli “interessi” degli animali vittime di maltrattamenti in sede processuale penale. L’indicazione del Consiglio federale e quella del Parlamento era quella i respingere l’iniziativa, non ritenendo necessario alcun rafforzamento delle norme vigenti. Ma quanto è giusto parlare di “diritti” degli animali, in realtà? Read More

6
Mar
2010

Nucleare: Bersa-nì

Il Pd è favorevole o contrario al nucleare? O, meglio, è favorevole o contrario alla possibilità per le imprese elettriche operanti nel paese di tornare a investire in questa tecnologia? E, quindi, rispetto alla strategia governativa conduce una opposizione senza se e senza ma, oppure la sua è una critica costruttiva per correggere le eventuali storture? Apparentemente – se almeno si giudica dagli atti parlamentari – il Pd non è contrario a priori. Se invece si giudica in base alla percezione pubblica delle posizioni del principale partito d’opposizione è vero il contrario. Finalmente, il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, intervistato sul Secolo XIX da Luigi Leone, esprime in modo chiaro la posizione del Pd. Forse. Più o meno. Grosso modo.

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4
Mar
2010

Telecom Italia, Fastweb e l’indagine bomba

L’indagine che ha investito Telecom Italia attrraverso la sua controllata Sparkle e Fastweb ha avuto l’effetto di una bomba dirompente. Su di essa, dopo giorni di riflessione ho maturato un pensiero strutturato. Diverso da quello che si limita all’indignazione. Molto diverso. Non so quanti saranno d’accordo con me, ma questo blog è per discutere apertamente. Si colpisce duramente il concorrente dell’incumbent, rispetto alle attenzioni riservate a quest’ultimo. Si azzera l’agenda che era sul tavolo d amesi. Si aiuta il manager di TI rispetto alle richieste dei suoi soci, e alla mancanza di strategia che sin qui ha contraddistinto la sua gestione. Voi direte: nulla di ciò deve interessare ai magistrati. Siete sicuri, che nulla di ciò interessi davvero? Io no. Proprio no. Read More

4
Mar
2010

Le aperture agli Ogm evidenziano le contraddizioni della Pac

Prima c’è stata la sentenza del Consiglio di Stato che ha ammesso la coltivazione delle varietà geneticamente modificate iscritte al catalogo comune europeo, poi la notizia dell’iscrizione allo stesso catalogo di una varietà di patata destinata all’uso non alimentare. A giudicare dalla canea di reazioni suscitate da entrambe le notizie potremmo pensare di essere alla vigilia di una vera e propria rivoluzione del settore agroalimentare. In realtà sono solo timidi passi che non scardinano i presupposti su cui si basa la Politica Agricola Comune, ma che ne evidenziano ulteriormente le contraddizioni.

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3
Mar
2010

Per chi investe su oil&commodities

Non so quanti tra i nostri lettori “traffichino” come trader sui mercati di oil e commodities. Io lo faccio, e non solo su quelli. Non sono di quelli che pensano che i mercati si conoscano solo con teoria e dottrina, senza frequentarli. Anche se, per partecipare, bisogna essere in pool a meno di essere molto ma molto ricchi. In ogni caso, ecco qui un paper per voi che “sistematizza” una regola ben nota a chi gioca sul prezzo del barile, e di conseguenza sui sottoindici delle società quotate di settore. Esiste una relazione bidirezionale tra prezzo del barile e indici delle Borse dei paesi del Golfo, in particolare dell’Arabia Saudita, e i due economisti dell’università di Orleans e di Paris X Nanterre ne danno una lettura “storica” molto utile.  In parole semplici: barile e indici locali sono elementi anticipatori l’uno dell’altro, a seconda dei diversi cicli economici.

3
Mar
2010

Articolo 18, famiglia e lavoro: il cattolicesimo non ha colpe

Il ddl sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che oggi Repubblica addita al ludibrio pubblico, e che nel pomeriggio è passato in Senato, è cosa buona e giusta, almeno secondo me. Qui il testo. Dire che è uguale e anzi peggio alla proposta sulla quale si immolò inutilmente Antonio D’Amato, due presidenze di Confindustria fa, significa mentire spudoratamente.  Allora la Cgil di Cofferati, in una battaglia frontale, travolse ogni intento riformatore riuscendo a presentarlo come volto a ottenere licenziamenti di massa privi di ogni tutela, invece che a sottrarli alla variabile decisione del magistrato, come avviene ora, sostituendovi un indennizzo certo graduato alla durata del rapporto di lavoro precedente, come ci si propose invano di fare. Che oggi la Cgil si faccia insegnare il mestiere da Repubblica, la dice lunga dei tempi in cui viviamo. Non è solo la destra, in crisi. Ma anche la sinistra e per di più il vecchio bastione della sinistra sociale, cioè la Cgil intenta solo alle coltellate precongressuali, con accuse alla maggioranza epifaniana di truccare i voti da partre della minoranza “antagonista”, Rinaldini-Fammoni. Il progetto del governo attuale è di affiancare volontariamente alla tutela di legge attuale la possibilità di un arbitrato, sottoscritta dal lavoratore all’assunzione. In più, si lascia alle parti sociali il diritto prevalente di regolare la questione con un atto di indirizzo, trattato autonomamente dalle parti sociali  e sottoscritto entro un anno. Solo in assenza di intesa tra sindacati e associazioni datoriali, il governo interverrebbe secondo i princìpi stabiliti nella delega. Insomma più flessibilità, ma nella contrattazione e senza diktat al sindacato. Ciò di cui c’è bisogno, secondo me. A sostegno ulteriore, un paper interessante, di Alberto Alesina. Che sviluppa buoni argomenti ma ha un difetto, secondo me:  è a torto anticattolico. Read More

3
Mar
2010

Ue: ma un Hamilton, dov’è?

Non ha parole adeguate, per esprimere quel che di ora in ora penso di fronte alle vicende  della politica interna, ai convulsi preparativi per le elezioni regionali ricchi di colpi di scena, a un centrodestra che si trva nelle condizioni, a quest’ora e questo giorno, di non avere un presidente candidato né in Lazio né in Lombardia. Roba da perdere per sempre ogni diritto alla credibilità.  Questa è la mia opinione, senza mezzi termini né distinguo. Tuttavia, per delle classi dirigenti degne di questo nome, l’obbligo è a guardare insieme più in alto e più a fondo, concentrandosi su vicende più importanti anche se apparentemente meno ricche di echi popolari. Tra queste, una ci riguarda direttamente, come Italia e come Paese membro dell’euro e della più vasta Unione Europea, anche se apparentemente si limita a lambirci, senza metterci a serio rischio. E’ la crisi del debito pubblico greco, la febbre che da metà gennaio sale insieme al suo rischio di mercato. Ci vorrebbe un Alexander Hamilton, questa è la mia opinione: ma non c’è.  Non è l’Italia da sola, in crisi di credibilità.    Read More

2
Mar
2010

Anglosassoni e Levantini / II

Accade che dei paesi con gli stessi problemi – con ciò intendendo con la stessa dinamica fuori controllo del debito pubblico – siano giudicati in maniera diversa, a seconda della storia e della struttura politica. Quelli con un passato virtuoso sono – almeno temporaneamente – meno penalizzati. Stiamo parlando della Gran Bretagna e della Grecia.

2
Mar
2010

Più forte Scaroni

La prima scossa si è avvertita sabato in Via Solferino, a Milano. Sul Corriere della sera un breve articolo di Gabriele Dossena spiegava che “sembrano stringersi i tempi per una progressiva uscita dell’Eni dal controllo di Snam Rete Gas“. Ieri una nuova scossa, dalle colonne romane della Staffetta Quotidiana, che ha confermato le indiscrezioni parlando di un obiettivo di riduzione del pacchetto azionario detenuto direttamente da Piazzale Mattei al di sotto del 20-30 per cento. Inoltre, Corriere e Staffetta alimentano la voce sull’intenzione di Snam di dismettere alcuni campi di stoccaggio – probabilmente quelli più prossimi alla scadenza delle concessioni – anche se quest’ultima notizia è stata smentita da una nota dell’azienda. Che sta succedendo?

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