17
Mar
2010

TPL: I danni dello statalismo

La gara d’appalto può selezionare le società più competitive? La proprietà pubblica incide negativamente sulla produttività? E quanto incide su quest’ultima il fatto che l’azienda sia a proprietà mista, totalmente pubblica o totalmente privata?
È a queste tre domande che cerca di dare una risposta questo paper focalizzato sul trasporto pubblico locale, scritto per la Fondazione Eni Enrico Mattei da Andrea Boitani, Marcella Nicolini e Carlo Scarpa. Lo studio raffronta gli schemi su titolarità della proprietà e i criteri di scelta delle società su un campione di 72 imprese europee, per il periodo che va dal 1997 al 2006. Read More

15
Mar
2010

Finanza, siamo ancora all’anno zero? di Davide Grignani

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo alla discussione da Davide Grignani

Il sistema economico e finanziario rischia oggi una seconda crisi provocata dalla nuova bolla di statalismo e “over-regulation” innescata dalla scossa dell’estate del 2007. Sinora il complesso sistema di interazioni tra regolatori e norme ha dimostrato di non tener conto né della ciclicità degli impatti da essi provocate, né delle specificità di funzionamento dell’istituzioni finanziarie, siano esse banche, assicurazioni o non-banche (società finanziarie specializzate) operanti nelle diverse realtà geografiche, macro e microeconomiche.

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15
Mar
2010

C’è modo e modo…

Un interessante articolo dell’Economist sulla realtà agricola dell’India mostra quanto gli investimenti privati volti a soddisfare esigenze reali del mercato siano molto più utili allo sviluppo dell’agricoltura di quanto non siano gli aiuti di Stato e il protezionismo. Le ricette nostrane, invece, hanno sempre quel buon sapore familiare di socialismo reale, se possiamo leggere su Lazio Informazione, il mensile dell’assessorato all’agricoltura della regione Lazio, la seguente definizione dei contratti di filiera, sostenuti con denaro pubblico nell’ultimo Piano di Sviluppo Rurale:

stabiliscono nel dettaglio tutte le condizioni tra i contraenti (durata, dinamiche di mercato, sbocchi commerciali, sicurezza degli approvvigionamenti e fluttuazioni dei prezzi). Inoltre l’adesione agli accordi costituisce criterio di preferenza per l’accesso a finanziamenti, azioni e servizi della Regione in favore delle imprese agricole ed agroalimentari.

15
Mar
2010

Controlli sui capitali, svolta storica?

Nel suo ultimo articolo, scritto per Project Syndicate, Dani Rodrik (economista eterodosso come può esserlo chi si discosta dai precetti di assoluta libertà dei movimenti di capitale) segnala un importante mutamento di rotta da parte del Fondo Monetario Internazionale, che lo scorso 19 febbraio ha pubblicato una nota di policy in cui si sostiene che tassazione e restrizioni sugli afflussi di capitale possono essere utili, oltre a rappresentare uno strumento “legittimo” dell’armamentario dei policymaker.

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15
Mar
2010

Nucleare e informazione. Di Giovanni Galgano

Riceviamo da Giovanni Galgano e volentieri pubblichiamo.

Il “ritorno” al nucleare, punto fermo della strategia energetica del governo italiano, sta causando crescenti tensioni tra differenti apparati dello Stato, motivate perlopiù dalle solite difficoltà di interpretazione legate alla concorrenza tra Stato e Regioni in materia energetica. Ben 12 Regioni hanno ricorso alla Corte Costituzionale contro la Legge 99/2009 che statuisce in materia di energia nucleare e di fatto spiana la strada all’atomo italico. Puglia, Basilicata e Campania hanno promulgato una legge regionale in cui escludono e impediscono la realizzazione di centrali nucleari sui loro territori e il Governo ha impugnato di fronte alla Corte Costituzionale tali leggi, eccependone la competenza sulla materia. A metà febbraio 2010 il Governo ha emanato il Decreto legislativo che disciplina la localizzazione, la realizzazione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, gli impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, i sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché le misure compensative e campagne informative al pubblico.

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14
Mar
2010

Crescita cinese

Negli ultimi due anni la crescita cinese sembrava aver rallentato un po’, passando dal 10% al 6%. I governanti cinesi si sono spaventati, anche per via di un notevole numero di agitazioni nelle campagne, e hanno optato per un piano di stimolo di vaste proporzioni. Di recente il premier cinese ha detto di voler modificare il modello di sviluppo cinese, rendendolo meno dipendente dalle esportazioni. La cosa ha senso?

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14
Mar
2010

Strani ibridi…

La Storia, per seguire la bipartizione misesiana delle scienze sociali, è sempre complessa, multicausale e difficile da valutare, indipendentemente da quanto si è bravi a maneggiare i necessari strumenti della Teoria. Purtroppo non sempre si ha il tempo per fare distinzioni complicate, e così sorgono i Miti, che in genere sono un sottoprodotto intellettuale (si fa per dire) delle Ideologie.

Il problema è che, il mondo essendo una cosa complicata, ogni mito può contare su decine e decine di fatti che lo dimostranoo, anche se ovviamente esisteranno anche decine e decine di fatti che lo confutano. Uno di questi miti è il cosiddetto Neoliberismo.

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13
Mar
2010

Due gasdotti al prezzo di uno

Cosa c’è dietro la proposta di Paolo Scaroni, amministratore delegato dell’Eni, di “fondere” Nabucco e South Stream, i due progetti concorrenti di gasdotti che dovrebbero portare gas dalla Russia e dal Caspio verso il Sud Europa? Apparentemente, l’idea sta in piedi: costruire un tratto comune ai due gasdotti consentirebbe di conseguire rilevanti economie di scala, sia sotto il profilo dei costi di realizzazione sia sotto quello dei costi di negoziazione coi paesi di transito. In più, sebbene i russi non sembrino entusiasti (et pour cause), gli americani per la prima volta mostrano aperta simpatia per un’iniziativa di Piazzale Mattei. L’inviato di Washington per l’energia, Richard Morningstar, ha parlato di “un’idea interessante che merita ulteriori discussioni e approfondimenti“. Dietro il fumo politico, però, non sembra esserci dell’arrosto.

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12
Mar
2010

Il ritorno della commedia all’italiana (e un paio di dramoletti)

La buona notizia è questa: stando ai dati forniti da Cinetel, dal primo di gennaio al 7 marzo 2010 sono stati staccati 10,3 milioni di biglietti per i film italiani. Se la quota di mercato conquistata dalle pellicole italiane nel 2009 è stata del 24,4%, nei primi due mesi del 2010 ha toccato quota 33,5%. Ben 5 film hanno incassato più di 5 milioni di euro: “Io, loro e Lara” di Verdone, “Baciamo ancora” di Muccino, “Scusa ma ti voglio sposare” di Moccia, “La prima cosa bella” di Virzì e “Genitori & figli” di Veronesi.  Read More