22
Apr
2010

Se Cameron riscopre la centralità del lavoro

Sarà che ora le elezioni, da “già vinte” che erano, nelle ultime settimane si sono fatte assai incerte e c’è perfino chi scommette su un Regno Unito senza maggioranza. Sarà che magari c’è stato un soprassalto di serietà, dopo un’orgia di retorica a buon mercato e uno spaventoso vuoto di idee. Sarà che alla fine qualcuno si è convinto che taluni principi anche elementari (che il lavoro è importante, che la responsabilità è cruciale, che l’imprenditoria è il motore dell’economia) sono piuttosto radicate in larga parte della società, a Londra come altrove. Sarà per questo o per altro ancora, ma è comunque doveroso registrare che nel “Welfare Contract” proposto da David Cameron agli inglesi con lo scopo di riformulare – in caso di vittoria dei conservatori – le relazioni sociali e soprattutto la rete di protezione, alcune idee buone ci sono.

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21
Apr
2010

La Fiat di Jaki

Gianni Agnelli aveva 45 anni, quando prese a Vittorio Valletta lo scettro del comando Fiat. Jaki Elkann ne ha 34, all’assunzione della presidenza dell’azienda. La differenza non sta solo nella odierna globalizzazione, in cui il mondo corre più in fretta. C’è una differenza di carattere. E c’è un’occasione che va al di là dell’Italia. Che è mondiale, come mai è avvenuto in oltre un secolo di storia Fiat. Read More

20
Apr
2010

La cenere vulcanica cosparsa sul capo della Unione Europea

È forse il caso che l’Unione Europea si cosparga il capo di cenere? Questo interrogativo si sta facendo sempre piú insistente dopo che la riunione dei Ministri dei Trasporti della UE, tenutasi ieri in teleconferenza, ha deciso di riaprire parzialmente il traffico aereo europeo.

Da giovedi scorso le compagnie hanno annullato decine di migliaia di voli e le perdite economiche sono enormi. Solamente Portogallo, parte dell’Italia, Grecia e Spagna (i famosi PIGS) hanno avuto la fortuna di non dover chiudere il proprio traffico aereo.

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19
Apr
2010

La nuova paura da Goldman

Come se non bastasse, ci si è messo anche il vulcano islandese con la sua nube, a impedire al sole della ripresa di splendere sui mercati. I danni sono di molte centinaia di milioni di euro al giorno – probabilmente miliardi, ormai –  poiché in ginocchio non è solo il trasporto di persone, ma l’export di beni deperibili che utilizzano appunto il vettore aereo. L’Europa non ne aveva bisogno, aggravata come continua a essere dalla crisi strisciante del debito greco e portoghese, visto che il mercato continua a scommettere contro la tenuta dei due accordi di sostegno ad Atene sottoscritti dai governi europei. In più, l’America con il caso Goldman Sachs ha rivelato al mondo intero ciò che solo alcuni continuavano a dire, per non seminare panico: siamo ben lontani dall’aver messo in sicurezza il problema da cui la crisi è nata, cioè la finanza ad alta leva costruita su montagne di derivati e piramidi di prodotti sintetici. Read More

19
Apr
2010

Intesa, le fondazioni, e una difesa di Chiamparino

Francamente, non penso che a nessuno possa venire in mente di pensare che un liberista possa volere banche private controllate dai partiti. Io liberista sono e non me ne vergogno, anche di questi tempi in cui tutti pensano che invocando lo Stato la storia possa andare indietro indietro invece che avanti, dimenticando cioè che la crisi è figlia di errori dei regolatori cioè delle politiche pubbliche, e che per ovviarvi gli Stati più colpevoli si stanno indebitando a rotta di collo, sommando errore a errore. Ma proprio perché sono liberista, non mi sento ipocrita. Penso che, al contrario, sia inficiata da qualche ipocrisia l’accusa lanciata al sindaco di Torino Chiamparino – e alla Lega – sul rapporto tra politica e banche. Read More

19
Apr
2010

Elitarismo professionale e cooptazione selettiva. Di Mario Unnia

Riceviamo dal prof. Mario Unnia e volentieri pubblichiamo.

C’è un gran discutere di professioni, tra chi vuole l’ordine o si accontenta  del ‘riconoscimento’ pubblico dell’associazione. Insomma, tutti a fare gruppo, convinti che nel gruppo stia la salvezza. Avremo dunque altri sindacati camuffati da ordini e da associazioni, dotati di poteri selettivi garantiti dalla legge e dagli accordi tra lobby. E’ proprio questo che serve alle professioni?

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19
Apr
2010

Tutti i vulcani dell’economia globale

Se siete appassionati di scenari economici, e non necessariamente amanti del lieto fine, avete solo l’imbarazzo della scelta: la classica Grecia, l’Eyjafjallajokull (qui un esaustivo pezzo dell’eccellente sito The Oil Drum), e il nuovo caso-Goldman (qui le tredici domande di Barry Ritholtz; a seconda delle risposte si produrranno effetti variabili tra i fuochi d’artificio e l’inverno nucleare, ma noi scommetteremmo sul primo esito).

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18
Apr
2010

SEC Vs. Goldman Sachs… perfect timing (Update)

Come ipotizzato nel post precedente il Presidente degli Stati Uniti prende la palla al balzo e dichiara, attraverso il blog della White House (QUI), la necessità dell’approvazione della riforma finanziaria in tempi brevi. Nei cinque minuti del filmato Obama sottolinea l’importanza di difendere il “taxpayer” e il legame forte esistente tra il partito dei Repubblicani e le lobbies di Wall Street. In estrema sintesi: la “guerra” tra Main Street e Wall Street è entrata nel vivo. Read More

17
Apr
2010

Fiumicino: il prezzo di una liberalizzazione inadeguata

Un esempio di quanto sia grave non liberalizzare il servizio pubblico locale? Non ce n’è uno migliore di quello rappresentato dall’aumento della tariffa per il treno regionale che collega l’aeroporto di Roma Fiumicino con il centro della capitale: il Leonardo Express. Di ingegnosità questo treno non sembra avere solo il nome, ma anche il modo di incrementare le tariffe.
Il costo del biglietto di questo treno che impiega circa 30 minuti per collegare l’aeroporto intercontinentale e la Stazione Termini senza soste è aumentato da 11 euro a 14 euro, 3 euro, quasi il 30 per cento.
In tale tratta, che non si differenzia certo per la velocità, per i servizi di bordo (non è presente nemmeno una presa della corrente ai posti a sedere e l’aria condizionata non sempre funziona) e per treni nuovi, tale aumento della tariffa sembra davvero molto difficile da accettare.
Inoltre, prima vi era la concorrenza del treno regionale che collegava il centro di Roma (non Termini) con numerose soste per 5 euro 50 centesimi, ma anche questa tariffa è cresciuta vertiginosamente. La tariffa infatti è salita di oltre il 40 per cento, arrivando a 8 euro per il tragitto.
Tali tariffe non sarebbero scandalose se dietro ad un tale aumento vi fosse una logica di mercato, ma così non è. Read More