7
Giu
2010

L’aiuto italiano alla Grecia….

D’accordo, nella community dei trader e relativi blogger Tyler Durden e il suo Zerohedge ha fama di spararle un po’ grosse. Ma vale la pena di leggere il suo post appena scritto sulle nuove emissioni di debito pubblico italiane a copertura degli oltre 5 miliardi di euro in cui consiste il nostro contributo all’eurosalvagente deciso il 9 maggio scorso.. Quando parla di “idiozia europea” Durden esagera, e oltretutto le emisisoni a copertura del fondo europeo non accrescono il debito per Eurostat. Ma ha ragione nel dire che si tratta naturalmente di un artificio, perché chi cura i debiti con più debiti comunque non convince i mercati, e il suo spread sul Bund è dunue destinato a salire. Infatti quello italiano è salito da quota 90 a quota 173 punti in sole 7 giornate borsistiche…. e nel frattempo il colloquio chiarificatore tra Sarkozy e Merkel che doveva tenersi oggi è stato aggiornato al 14 giugno, tanto per ribadire quanta convergenza reale vi sia tra le due maggiori capitali dell’euroarea, in materia di come comportarsi di fronte alla sfiducia dei mercati.

7
Giu
2010

Navi cariche di protezionismo

Nell’azione dimostrativa messa in atto giovedì scorso da Coldiretti al porto di Ancona c’è molto più che la semplice protesta contro i “falsi made in Italy” che contaminerebbero il nostro agroalimentare e farebbero crollare i prezzi dei nostri prodotti agricoli. Al porto del capoluogo marchigiano arrivano infatti ogni anno carichi di cereali e oleaginose, destinate al nostro mercato interno. Nelle dichiarazioni degli organizzatori della protesta si legge che nel porto di Ancona

ogni ora entrano 10.000 chilogrammi di grano straniero pronti a diventare ‘marchigiani’, con l’effetto di far crollare i prezzi dei prodotti delle nostre campagne (da 0,50 euro al chilo a 0,13 in due anni) e ingannare i consumatori.

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6
Giu
2010

Piccolo Guinness di Alitalia

Il piccolo Guinness di oggi è dedicato ai conti della nuova Alitalia nel primo trimestre 2010, resi noti nel comunicato stampa dello scorso 12 maggio. Poichè il primo trimestre 2009 non è confrontabile perchè caratterizzato dal difficile avvio del nuovo vettore e nel primo trimestre 2008 la vecchia Alitalia era già in profonda crisi, confrontiamo i dati del nuovo vettore nel I trimestre 2010 con quelli della vecchia compagnia nel I trimestre 2007, periodo caratterizzato da relativa normalità. Per ogni variabile i dati 2007 di raffronto sono riportati in parentesi dopo quelli del I trim. 2010.

  • Ricavi operativi: 639 mil.  (1.061 mil.)
  • Costi operativi: 764 mil.  (1.174 mil.)
  • Risultato operativo:  -125 mil. (-113 mil.)
  • Risultato op. in % ricavi op.:  -19,6% (-10,7%)
  • Passeggeri trasportati: 4,7 mil. (5,5 mil.)
  • Load factor: 64,5% (70,0%)
  • Ricavi op./pax trasportati: 136 euro (193 euro)
  • Costi op./pax trasportati: 163 euro (214 euro)
  • Risultato op./pax trasportati: -27 euro (-21 euro)
6
Giu
2010

Tonino, il compagno liberale

L’Italia dei Valori ha presentato al pubblico il suo “libro dei sogni”, pardon la sua proposta di manovra alternativa a quella approvata dal Governo. Al di là dei numeri altisonanti, ci sono un paio di idee che val la pena di prendere in considerazione, casomai qualcuno fosse ancora convinto della collocazione politica dell’Iddivù in sede europea. Dunque. Il compagno Tonino vorrebbe introdurre:

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6
Giu
2010

Telegraph: l’euro non sopravviverà

Come semplice contributo alle letture domenicali, occhio che più di metà degli economisti interpellati oggi dal Sunday Telegraph rispondono che no, l’euro non ce la farà a evitare la sua esplosione, e che essa avverà non oltre i prossimi cinque anni (se non nelle prossime settimane, c’è chi aggiunge). Personalmente conosco, apprezzo e condivido l’opinione di Peter Warburton di Economic Perspectives, secondo cui la maggiore probabilità è di un euro a due gironi con meccanismi definiti di ingresso e uscita a tempo dal primo, e di Tim Congdon di International Monetary Research, che sostanzialmente la pensa allo stesso modo indicando i Paesi che salteranno, invece di quelli che resteranno con la Germania nel primo girone come fa Warburton. E l’Italia, in quel caso?

5
Giu
2010

E’ pronta la Lega all’ammutinamento fiscale? Di Mario Unnia

Riceviamo da Mario Unnia e volentieri pubblichiamo.

Il dilemma della Lega l’ha descritto molto bene Luca  Ricolfi su ‘La Stampa’ di lunedì 31 maggio. Qualora il bravo commercialista Tremonti non riuscisse a quadrare i conti dell’azienda Italia, e l’amara realtà imponesse una lenta evaporazione del federalismo fiscale, che direbbe la Lega ai suoi appassionati sostenitori? La delusione dei fedeli comunisti, ricorda il professore, è stata fatale al Pci, che non s’è ripreso pur cambiando nome e bandiera: ma siamo sicuri che la fede verde sia più salda di quella rossa?

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5
Giu
2010

“Tea Party” in Italia: spazio ai politici?

Tutto è iniziato il 20 maggio scorso a Prato, la città di David Mazzerelli, che alla nascita e allo sviluppo di tale iniziativa ha dato un grande contributo di entusiasmo ed energia, e che con determinazione ha voluto il primo Tea Party italiano. Ma è sicuro che questa storia può crescere e prendere corpo, perché l’esigenza di difendere i conti pubblici (evitando catastrofi “alla greca”, o “all’argentina”) deve assolutamente unirsi a quella di ridimensionare lo Stato e ridurre la pressione tributaria che pesa sull’economia produttiva. Read More

4
Giu
2010

No allo sciopero dei magistrati per gli aumenti automatici

Questa opinione è solo mia personale, e non impegna alcun altro di coloro che scrivono per Chicago-blog. Sono assolutamente senza parole, di fronte allo sciopero dei magistrati a difesa del portafoglio. “A pensare male si fa peccato, ma forse c’è da leggere nella manovra una particolare volontà di punire i magistrati italiani”. Lo ha detto Giuseppe Cascini, segretario dell’Anm, annunciando che i magistrati italiani si apprestano allo sciopero, contro le misure annunciate dal governo. I magistrati “vogliono fare la loro parte in un momento così difficile per il Paese”, dicono, ma denunciano il contenimento degli aumenti retributivi disposto ai loro danni come discriminatorio e, dunque, punitivo. Ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta, Cascini ha aggiunto di ritenere che deve trattarsi di una rappresaglia per l’opposizione che i magistrati riservano alle riforme dell’ordinamento e delle procedure sostenute dal governo. A me il ragionamento politico non interessa e sembra ancor più improprio, ciò che conta sono i numeri. Read More