Spesa e tasse da paura: e in cambio?
L’aggiornamento dei dati di contabilità nazionale pubblica 2009 reso noto oggi dall’Istat fa una certa impressione. E’ vero, nel 2009 con i suoi 5,3 punti di Pil di deficit pubblico l’Italia è rimasta abbondantemente sotto la media dell’Europa a 27, che ha registrato un deficit del 6,8%, con punte come l’Irlanda al 14,3%, la Spagna all’ 11,2%, il Regno Unito all’11,5%, la Francia al 7,5%. Ma quel che deve farci riflettere più di tutto sono tre fattori. Il primo riguarda il totale della spesa pubblica. Il secondo, la pressione fiscale. Il terzo, che cosa otteniamo in cambio dalle amministrazioni pubbliche – Stato e Autonomie – come cittadini e contribuenti, rispetto agli altri Paesi avanzati, paragonando livelli di spesa, d’imposta e contributi, alla qualità e agli effetti concreti dei servizi offerti al pubblico.