Acqua bene pubblico, non merce. Di Luca Martinelli
Ricevo da Luca Martinelli, giornalista di Altreconomia e autore del libro L’acqua è una merce, e volentieri pubblico. Qui la mia risposta.
Gentile dottor Stagnaro,
trovo la sua informazione in merito ai tre quesiti del referendum sul servizio idrico integrato assolutamente mistificatoria. Immagino lei non abbia avuto modo di partecipare ad alcun dibattito in cui, negli ultimi tre mesi, sono stati presentati i “perché” di questo referendum, perché altrimenti non potrebbe scrivere che “Un milione e quattrocentomila italiani sono stati ingannati. Gli è stato chiesto di firmare contro la ‘privatizzazione dell’acqua’ perché ‘l’acqua non è una merce”, accusando il Comitato promotore referendario di fare pubblicità ingannevole. Il Comitato promotore del referendum, se ascoltato, parla sempre di privatizzazione del servizio idrico integrato; è empiricamente evidente, però, che privatizzare il s.i.i. equivale a una “privatizzazione di fatto dell’acqua”, perché l’accesso all’acqua potabile, ed ai servizi di depurazione e fognatura, viene a dipendere dal mercato. Lo ha spiegato, ad esempio, Stefano Rodotà, illustre giurista, in numerosi studi, interventi sul quotidiano la Repubblica e anche in un’intervista che gli ho fatto per la rivista Altreconomia, per cui lavoro.