3
Ago
2010

Bassa produttività, lo schiaffo che ci affoga

Devono fare riflettere, i dati sulla bassa produttività italiana resi noti oggi dall’Istat. Tra il 2007 e il 2009 è scesa del 2,7%. Ma nopn è questione di cruisi, è un problema che viene da lontano. Nell’intero arco trentennale tra il 1980 e il 2009 è cresciuta solo dell’1,2% annuo. La Banca d’Italia evidenzia che nei 10 anni precedenti la crisi, la produttività per ora lavorata è salita del 3% in Italia contro il 14% dell’area euro. Confindustria, alla sua assemblea nazionale di maggio, ha ricordato che, nell’industria manifatturiera, tra l’avvio dell’euro e il 2007, il costo del lavoro per unità di prodotto è cresciuto in Italia del 19%, mentre si è ridotto del 7,5% in Francia e del 9,8% in Germania. Abbiamo ceduto ai tedeschi ben 32 punti di competitività. Le ragioni di questa bassa produttività sono molteplici. Ma una strada per uscirne ci sarebbe, a volerla percorrere. Cioè cambiando la testa. Read More

3
Ago
2010

Gli USA e noi, ancora più deficit e tasse?

Negli Stati Uniti è partito il grande dibattito (vedi l‘impostazione che ne dà Morgan Stanley)  intorno a se confermare i tagli alle tasse introdotti da Bush e che il Congresso approvò solo “a tempo”, con scadenza al dicembre 2010. E il dibattito si innesta su richieste sempre più corpose di una nuova manovra di finanza pubblica con massiccio debito aggiuntivo, per sostenere l’economia. Non è un confronto che riguarda solo gli USA, ma l’exit strategy mondiale dalla crisi. La scelta americana su fisco e spesa pubblica avrà effetti complessivi. Perché a sua volta si innesta su una ripresa mondiale che nel secondo trimestre 2010 ha cambiato passo rispetto al primo, rivelatosi insostenibile. Tanto è vero che l’indice PMI degli ordini esteri globali è in frenata nella seconda metà 2010 rispetto alla prima, a luglio la previsione era su 54,4 (oltre quota 50 significa espansione) rispetto al 58,1 del primo semestre. E’ l’effetto combinato dell’atterraggio morbido della Cina, e dell’esaurimento progressivo dell’effetto aiuti pubblici negli USA. Il primo fattore merita un voto positivo. Il secondo, no. Read More

3
Ago
2010

Verso la nuova Pac. Qualcosa da tenere a mente

Se le parole hanno un significato, la nuova Politica Agricola Comune che dovrebbe vedere la luce nel 2013 potrebbe essere un furto. Un furto ai danni dei contribuenti, e questa non sarebbe una novità, e un furto ai danni degli agricoltori, ai quali verranno sottratte risorse nominalmente destinate a loro ma che verranno in realtà usate per tutt’altri scopi. Un furto con destrezza, a giudicare dai dibattiti che si sono tenuti in questi mesi e che vertono tutti su un unico scopo: come riuscire a dirottare ulteriori risorse dal capitolo degli “aiuti diretti” a quello degli “aiuti allo sviluppo”.

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1
Ago
2010

Se (anche) in Germania la CDU è pronta alla scissione

In queste ore in cui il centrodestra italiano sprofonda nella crisi e, checché se ne dica, le possibilità di vedere una formazione politica liberale apparire all’orizzonte si affievoliscono di minuto in minuto, qui in Germania i quotidiani discutono di un nuovo partito che potrebbe presto nascere alla destra della CDU. Come è noto, la presenza di Angela Merkel alla Cancelleria ha ormai sbilanciato i cristianodemocratici verso sinistra, inibendo ogni prospettiva di un connubio genuinamente liberalconservatore. Read More

31
Lug
2010

Le motivazioni politiche dell’abolizione della Corrida

La decisione storica di vietare la corrida in Catalogna è arrivata lo scorso mercoledi, dopo un dibattito molto acceso. La legge prevede che dal primo gennaio del 2012 non sarà più possibile effettuare questa manifestazione in alcuna arena della regione Spagnola. La domanda che ci si può porre è quella se sia giusto che sia lo Stato a dover vietare una manifestazione, seppur cruenta. In questo modo si toglie libertà di scelta alle persone che ritengono questa manifestazione un evento tradizionale. Ma in realtà la decisione è una pura< manovra politica in vista delle prossime consultazioni regionali. Read More

30
Lug
2010

Se fa qua-qua come un’anatra, è un attivista di Greenpeace

Gli anglosassoni hanno una bella espressione popolare – nota come il “duck test” – che, pare, si deve al poeta James Whitcomb Riley: “se sembra un’anatra, nuota come un’anatra, e fa qua-qua come un’anatra, allora probabilmente è un’anatra”. Bé, guardate queste foto: se sembrano degli aggressori, si vestono come aggressori e parlano come aggressori, allora probabilmente sono aggressori. Non c’è altro modo di definire i militanti di Greenpeace che, questa mattina, hanno invaso il campo di Giorgio Fidenato, dove il leader di Futuragra aveva seminato 6 (sei) semi di mais transgenico (qui il video della semina, qui le foto della crescita). Qualunque cosa pensiate degli ogm – io sono favorevole, ma è irrilevante – siamo di fronte a qualcosa di molto più profondo: non il tormentone (falso) transgenico vs. biologico, ma il valore della proprietà privata.

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29
Lug
2010

Acqua: se non è una merce, non è nulla

La lettera di Luca Martinelli – che ho pubblicato in un precedente post – mi fornisce l’occasione di esprimere, in modo più pacato, alcune idee sulla porca faccenda della “privatizzazione” dell’acqua, di cui mi sono occupato recentemente sia un pezzo su Libero (a cui Martinelli reagisce), sia in un post qui su Chicago-blog. Poiché non ho risposto a molti dei commenti che quel post aveva raccolto, ne approfitto – Martinelli mi perdonerà – per mettere, in qualche modo, tutto assieme.

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