22
Dic
2020

COVID-19 e rinoceronti

Ho molto apprezzato la decisione dell’Istituto Bruno Leoni di offrire assistenza legale (gratuita) a coloro i quali dovessero vedersi contestare il mancato rispetto del DPCM del 3 dicembre 2020 per comportamenti che, pur improntati all’osservanza delle raccomandazioni di distanziamento e divieto di assembramento anche in luoghi privati, possono ricadere in maniera illogica e senza intenti provocatori tra le ipotesi vietate dal decreto.

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11
Dic
2020

Alcuni errori ed elementi fuorvianti della MMT

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Fabrizio Ferrari (@Fabriziofer1994).

Alcuni errori ed elementi fuorvianti della MMT

In una riflessione precedente, ho spiegato perché affermazioni come “l’indebitamento del settore pubblico è uno strumento per incrementare la ricchezza del settore privato” o “ogni dollaro risparmiato è un dollaro di debito per qualcun altro”—molto diffuse nella galassia MMT (Modern Monetary Theory)—sono false ed illogiche. Nella riflessione odierna, invece, vorrei spiegare come la descrizione offerta dalla MMT circa il funzionamento del sistema monetario in cui viviamo sia quantomeno fuorviante, se non errata.

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5
Dic
2020

L’assurdità del “tanto per fare”

Qualche imprenditore dell’industria del giocattolo dovrebbe pensarci prima di farsi rubare l’idea dai cinesi. Con qualche modesto accorgimento il Dpcm di Natale potrebbe essere trasformato in un divertente gioco di società che riunisca le famiglie (con il limite dei soli conviventi: è ammesso il gatto di casa) ognuna intorno al proprio pc (ancor meglio se collegato allo schermo del televisore) in collegamento – da remoto – con i parenti dal secondo grado in poi e con gli amici purché consueti. 

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28
Nov
2020

Margaret Thatcher, il coraggio della necessaria impopolarità

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Amedeo Gasparini

Trent’anni fa Margaret Thatcher usciva da Downing Street. Si concludeva l’era che in Gran Bretagna portava il suo nome. Dopo undici anni di governo e tre elezioni di fila vinte – un capolavoro politico senza precedenti – si chiudeva un’epoca. Una liberazione per alcuni, un dramma per altri.

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27
Nov
2020

Il sistema nazionale di istruzione e le scuole paritarie

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Anna Monia Alfieri.

“Le scuole paritarie formano, insieme alle scuole statali, il sistema nazionale di istruzione”  dichiara il ministro Azzolina in Senato

Il ministro Azzolina dichiara apertamente, con il question time del 26.11.2020 che “paritarie e statali sono sistema istruzione”: ROMA, 26 NOV – “Le scuole paritarie formano, insieme alle scuole statali, il sistema nazionale di istruzione. Nell’ottica dell’unitarietà del sistema nazionale di istruzione e formazione, nel disegno di legge di bilancio, ora all’esame del Parlamento, è stato previsto lo stanziamento di 60 milioni a regime, a decorrere dal prossimo anno, del fondo destinato al sostegno del sistema integrato da zero a sei anni”.

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16
Nov
2020

Monopolio educativo e la scuola d’elite sono pericolosi

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Anna Monia Alfieri.

Gli Istituti pubblici paritari si confermano ai primi posti nella classifica delle migliori Scuole Secondarie di 2° grado delle principali città. C’è da crederci, visto che la fonte è Eduscopio (ed.2020/21), il portale della Fondazione Agnelli, non certo vicina al mondo della scuola paritaria. Quest’ultima, evidentemente, continua ad essere realtà culturale di altissimo livello e, in quanto tale, viene scelta per formare la classe dirigente di domani. Sono tutti d’accordo, compresi politici e giornalisti che, da anni, la scelgono per i propri figli. Proviamo a fare un sondaggio fra i conduttori televisivi, fra i politici, gli imprenditori: scopriremo che la scuola paritaria è un passaporto per un futuro di successo.

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12
Nov
2020

La riforma fiscale che verrà: fra equivoci mediatici e poche certezze

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Marco di Siena

Si torna a parlare di riforma fiscale e ciò non lascia sorpresi. L’idea che si debba lasciare il segno nella storia (tributaria) della Repubblica costituisce una sorta di richiamo incoercibile per tutti gli esecutivi: una sorta di cliché iterativo utile a dimostrare la forza progettuale ed innovativa di una compagine governativa. Tuttavia, ad oggi, di tale presunta riforma fiscale poco o nulla si sa. In questo contesto generale a tratti nebuloso, tuttavia, sembra di scorgere un unico punto fermo: la prefigurata riforma comporterà un intervento sulla progressività del tributo personale per eccellenza vale a dire l’IRPEF. Una modifica incentrata – se bene si intende – sul superamento della tradizionale struttura per scaglioni da sostituirsi con un modulo di progressività continua (il cosiddetto modello alla tedesca). Sin qui quello che di tale ipotizzata riforma fiscale è lecito conoscere. Il resto, invece, è assolutamente opaco e non è agevole comprendere in quale direzione si intenda procedere.

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