3
Nov
2020

Appello al Governo

Domani 4 Novembre è in Parlamento: si pongano le premesse per salvare la Scuola 2021 e la Nazione.

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Anna Monia Alfieri.

Economia ai tempi del lockdown. Si torna a parlare di chiusure, di zone rosse, di lockdown mirati. I due termini sembrano l’uno l’opposto dell’altro: l’ipotesi di un nuovo lockdown generale, infatti, spaventa gli economisti, e non solo. Occorre decidere di quale morte morire: di Covid o di fame. In mezzo si trovano, come sempre le persone, le loro vite, il loro lavoro, i loro affetti. Paura, smarrimento, solitudine sono sentimenti che sempre più cittadini stanno sperimentando sulla loro pelle: le certezze vengono meno, pensare al futuro crea turbamento, il pensiero della salute personale e dei propri cari genera ansia. 

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3
Nov
2020

La psichiatria ai tempi del Covid-19

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Giovanni Perini.

La Great Barrington Declaration, [1] cioè, per essere estremamente sintetici, la proposta da parte di alcuni epidemiologi di un approccio “svedese” alla pandemia (”proteggiamo gli anziani, ma viviamo normalmente, in attesa dell’immunità di popolazione”), ha molti difetti, elencati dal Foglio in una lista ben ragionata.[2] Tra quelle che vengono affermate nella GBD, alcune cose sono poco supportate dai dati, ma altre sono incontrovertibili. Per esempio, è incontrovertibile che molti giovani abbiano attualmente paura di morire di Covid . È chiaro che anche i giovani debbano essere preoccupati della situazione sanitaria generale, in quanto l’enorme quantità di anziani ammalati che occupa nei periodi peggiori i Pronti Soccorsi, i reparti ospedalieri e le rianimazioni finisce per impedire le cure mediche essenziali anche ai giovani. Tuttavia, il messaggio che è passato attraverso la narrazione pubblica, ma a volte anche istituzionale, è: “Siamo tutti ugualmente a rischio”, mentre c’è una differenza di mille volte nel rischio di morire per Covid-19 tra persone giovani e anziani. Carlo Signorelli e Anna Odone hanno pubblicato a Settembre alcuni dati epidemiologici aggiornati per l’Italia, che confermano questa proporzione.[3]

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2
Nov
2020

Non basta la medicina, la lotta al COVID non può fare a meno dei numeri

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Marco Abatecola e Silvia Di Nicola.

La lotta alla pandemia si basa, senza dubbio, sulla ricerca e sull’impegno di migliaia di medici ed operatori sanitari che ogni giorno combattono il virus nelle corsie degli ospedali, ma non può prescindere da un sistema di dati e informazioni su cui deve fondarsi ogni scelta che politici ed esperti devono prendere – e stanno prendendo da sette mesi a questa parte – per contenere la diffusione del virus SARS-CoV-2 e portare il Paese fuori dall’emergenza sanitaria. 

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2
Nov
2020

Cosa mi piace e cosa non mi piace di Trump

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Rainer Zitelmann

Attenzione: se odiate o adorate Trump, potreste non voler leggere questo articolo. Vi arrabbiereste e basta. La maggioranza degli europei occidentali è contro Trump e a favore di Biden. Poi c’è una piccola minoranza di fan di Trump. I media in Germania e in Europa hanno una posizione per lo più unilaterale: sono dalla parte di Biden e contro Trump. Questo fenomeno porta una minoranza dei media a una contro-reazione, schierandosi al fianco di Trump perché tutti gli altri sono contro di lui. Su Trump pare sia impossibile avere posizioni più sfumate: o le persone sono al 100% contro di lui e pensano che sia una creatura demoniaca. Oppure sono al 100% a suo favore e lo considerano una persona geniale.

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29
Ott
2020

Perché il Socialismo fallisce? La lezione di Mises

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Fabrizio Ferrari (@Fabriziofer1994)

Un secolo fa, Mises avviava—scrivendo dapprima un saggio (Il calcolo economico nello Stato socialista, 1920), poi un trattato (Socialismo: analisi economica e sociologica, 1922)—il dibattito circa la realizzabilità del socialismo da un punto di vista economico. Gli argomenti presentati da Mises negli anni ’20 sono stati successivamente da lui rielaborati e riproposti—in modo ancor più convincente e schematico—nella sua opera magna, L’azione umana (1949).

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23
Ott
2020

Insularità in Costituzione? Già esistita sino alla riforma del Titolo V°

Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Adriano Bomboi (direttore di SaNatzione.eu). Sul tema dell'”insularità in Costituzione” sono stati pubblicati su questo blog anche gli articoli di Carlo Sanna (QUI) e di Umberto Ticca (QUI).

Un aspetto singolare del cosiddetto “comitato scientifico” sardo che promuove il progetto di insularità in Costituzione non tiene conto del fatto che tale strumento è già esistito.

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21
Ott
2020

Il virus del vittimismo

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, da Andrea Macciò.

Solo un anno fa quello che sta accadendo in Europa e nel resto del mondo occidentale sarebbe stato impensabile. Milioni di persone che rinunciano tacitamente ai diritti fondamentali di libera circolazione, di manifestazione e riunione, di lavoro, di culto, di autodeterminazione della propria vita sentimentale e sessuale.

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16
Ott
2020

I costi dell’insularità della Sardegna: un botta e risposta

Il Paper dell’Istituto Bruno Leoni su “Il costo dell’insularità. Il caso della Sardegna” ha avuto grande visibilità mediatica e ha suscitato un intenso dibattito in relazione alle possibili implicazioni di policy. La discussione si è intrecciata con quella relativa a una proposta di legge di riforma costituzionale, finalizzata a riconoscere il concetto di insularità nella nostra Carta fondamentale. Si tratta di un’iniziativa finalizzata a incrementare la dipendenza della Sardegna dai trasferimenti dal centro? Oppure è un tentativo di riconoscere le peculiarità delle regioni insulari e disegnare politiche che ne promuovano lo sviluppo?

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