Si può criticare Napolitano? A volte, sì
Quando governo e politica ballano su un filo, nel nostro sistema costituzionale è pressoché fisiologico che sia il Capo dello Stato ad acquistare ancor più rilievo e influenza. E’ quanto inevitabilmente avvenuto in questi ultimi mesi, a maggior ragione e con più evidenza quando la tensione tra Berlusconi e Fini ha toccato il diapason. Solo che, inevitabilmente, quando il Quirinale passa da un ruolo di mera garanzia a quello di un sistematico interventismo che pur gli è legittimamente consentito dalla cosiddetta Costituzione materiale, ecco che il rispetto dovuto alla massima istituzione di garanzia inevitabilmente deve aprirsi anche a un altrettanto legittimo diritto di critica verso le esternazioni del Quirinale. A mio giudizio, doo il caso Fiat, è anche quello dell’auspicata politica industriale.