16
Set
2010

“The Rational Optimist” gratis su Amazon. Scaricatelo!

The Rational Optimist di Matt Rildey è un libro veramente notevole. L’autore è un apprezzato giornalista scientifico (fra i suoi libri Il gene agile. La nuova alleanza tra eredità e ambiente, edito in Italia da Adelphi, e La regina rossa. Sesso ed evoluzione, edito da Instar), in passato è stato fra i caposervizio dell’Economist, e – sull’onda del suo interesse per la teoria dell’evoluzione – ha sviluppato una vera passione per lo studio degli “ordini spontanei”.

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14
Set
2010

Mengozzi bond, chi li ha visti?

Obbligazionisti Alitalia, marameo. Traditi, beffati, dimenticati. Non è solo la mancanza del presidente Consob, a testimoniare come il governo non si curi tanto della fiducia dei mercati. Non fa notizia purtroppo, ma di fronte al “bussate e non vi sarà aperto” del governo il popolo dei Mengozzi bond è rimasto a terra col cerino in mano.  Read More

14
Set
2010

Tagli lineari e preferenza ‘L’

Ho ripreso i contatti con una mia vecchia amica, L., con la quale è in corso un’interessante scambio di mail nelle quali ci stiamo raccontando ciò che ci è successo nei lunghi anni in cui non siamo stati in contatto e, dato che, ognuno a modo suo, non riusciamo a tenere fuori le valutazioni generali dalle vicende personali, la discussione finisce spesso “in politica”, ambito nel quale abbiamo visioni radicalmente divergenti. Per fortuna siamo entrambe persone curiose, tolleranti e reciprocamente convinte della buona fede dell’interlocutore, quindi ne è venuta fuori una discussione stimolante della quale voglio riportare qualche spunto.

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14
Set
2010

Lo spezzatino indigesto di Tremonti

Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si è recentemente lamentato delle privatizzazioni all’italiana. In particolare, ha detto:

L’apparato produttivo del Paese ha perso la sua massa critica. Ci devono spiegare perche’ le privatizzazioni sono state fatte cosi’. Lo ’spezzatino’ indica quali erano gli appetiti… L’unica struttura dimensionale all’altezza la conservano i gruppi che sono ancora dello Stato. Mi chiedo a cosa sia servito, ad esempio, lo spezzatino dell’Enel, mentre la Francia oggi puo’ contare in questo settore su un colosso di dimensioni internazionali.

A parte che, l’ultima volta che ho controllato, l’Enel – sia pure spezzatinata – aveva ancora lo Stato come azionista di controllo, forse il ministro non si è accorto di alcuni, trascurabili risultati che sono stati raggiunti negli ultimi anni.

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13
Set
2010

Sindacato per meno tasse? Evviva!

Domattina dedico la “versione di oscar” su radio24 all’annuncio venuto oggi da Cisl e Uil: le due confederazioni riuniranno congiuntamente le segreterie il 15 settembre, per varare una piattaforma di riduzione delle tasse, e scenderanno in piazza per questo il 9 ottobre. Lo dico prima di entrare nel merito delle loro proposte, prima di conoscerle in dettaglio anche se le immagino: dico e grido evviva. Evviva anche se magari dirò nel merito che è troppo poco e troppo tardi. Ma un evviva netto e chiaro. Non solo perché qualunque alleato per la riduzione della schiavitù fiscale è ben accetto. Ma perché il sindacato notoriamente nella storia italiana è un alleato potente. E se finalmente il sindacato si smuove dal solo mantra della lotta all’evasione per destinare più risorse ancora alla spesa pubblica ma – immagino – alla lotta all’evasione che resterà affianca finalmente anche richieste di riduzioni delle imposte, allora vuol dire che finalmente anche il lavoro dipendente comincerà a sentirsi dire da chi – ci piaccia o meno è altro discorso – lo rappresenta, che pagare le tasse NON è bellissimo, e quando poi le tasse sono abnormi è osceno. Non solo perché in cambio lo Stato offre quel che sappiamo. Ma perché più alte sono le tasse, maggiore è l’ingiustizia e l’inefficienza. E poiché nel nostro Paese le tasse sono altissime sia sul lavoro sia sull’impresa, è su entrambe che devono scendere per diminuire ingiustizia e inefficienza. Se avete dubbi, vi invito a leggere questo paper. E’ assolutamente illuminante. Lo ha scritto Richard Rogerson, fellow dell’American Enterprise.

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13
Set
2010

In banca, il panzer è senza cingoli

Nelle banche, la Germania è la pecora nera dell’Europa ma tutti fingono di accorgersene. Politici e regolatori degli altri membri dell’Ue tacciono, a riprova che l’Europa post crisi è a scettro solo tedesco, ad onta di ogni chuiacchiera. I tedeschi ringraziano – o meglio, non ringraziano, è andata così perchè l’han voluto loro, e basta – per la tutela usata dagli stress test per gli anemici attivi patrimoniali delle Landesbanken pubbliche. E ringraziano anche per la polvere messa sotto al tappeto da Basilea III che rimanda la pulizia vera al 2019. Soprattutto l’associazione delle banche Bdb che alla vigila dell’incontro di domenica aveva fatto circolare una stima secondo cui i primi 10 istituti del paese avranno bisogno di nuovi capitali per 105 miliardi di euro per adeguarsi ai nuovi requisiti. Senza dimenticare le «partecipazioni silenziose», capitale senza diritto di voto utilizzato soprattutto dalle banche pubbliche, l’anello debole del sistema, che non rientrerà più nella definizione del patrimonio. Read More

12
Set
2010

Perché in Italia vince la “preferenza L”

Questo paper l’avevo messo da parte l’anno scorso, ed è rimasto colpevolmente a dormire sotto una pila di stampe, a conferma che la carta tradisce più dei computer. Mi è ripassato per le mani sbarazzandomi di carta inutile. Ma è come se mi abbia parlato, scivolando via per farsi raccogliere e leggere. Lo consiglio a tutti. Perché punta il dito su una singolarità italiana in cui ci imbattiamo tutti ogni giorno: lavoro, scuola, università, servizi pubblici, organizzazione e prestazione del lavoro nelle imprese private, politica, sindacato, professioni. Dovunque in Italia si tocca con mano il prevalere della “preferenza L”. Dove “L” sta per low:  bassa qualità. Dovunque, la bassa qualità è una convenzione accettata, anche se a chiacchiere convive con molti proclami di chi dichiara di non volerla e di non praticarla. Di fatto, la bassa qualità e il pressapochismo sono una conventio di massa, la vera Costitizione materiale del Paese. Ma perché? Read More