Giornale-Confindustria, che cosa penso
Molti mi chiedono un’opinione sulla vicenda Giornale-Marcegaglia, e io obbedisco. Devo obbligatoriamente premettere un’osservazione, che in latino si definisce caveat e in inglese disclaimer, in italiano chiamiamola pure ”istruzione per l’uso”. Questa: conosco personalmente molto bene tutti i protagonisti della vicenda. Conosco e stimo Nicola Porro, il vicedirettore del Giornale dal cui sms e colloquio iniziale col portavoce del presidente di Confindustria la vicenda ha origine. Ho lavorato e condiviso opinioni e posizioni con Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti, a Libero quando dirigevo Liberomercato. Collaboro con Emma Marcegaglia, e le sono legato da un affetto profondo. Conosco e scherzo anche regolarmente con Rinaldo Arpisella, che per la Marcegaglia tiene i rapporti con la stampa mentre Roberto Iotti è il capoufficio stampa di Confindustria. Inevitabilmente, quando si hanno rapporti stretti con tutti, dovrebbe risultare più difficile avere opinioni precise. Non è questo il caso. Quindi, vi darò le mie.