Per fermare le lancette dell’orologio, tagliamo la spesa. di Vito Tanzi
Il “debt clock” dell’Istituto Bruno Leoni, che vede l’orologio muoversi in avanti al ritmo di 2700 e rotti euro al secondo, mi ha fatto ricordare quello che dicevano sul debito pubblico alcuni grandi pensatori del passato. Ne voglio citare solo due.