Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Flavio Stanchi:
Lo stato della California, che deve rimediare ad un deficit di bilancio di 19,9 miliardi di dollari in vista dell’anno fiscale 2011, a inizio novembre ha votato per il “no” in un referendum popolare sulla legalizzazione della marijuana.
Quante volte avete sentito dire che “il liberalismo è atomismo e rinnega la società”, fallacia che parte dal presupposto che la società esiste solo come società politica e non come scambio, cooperazione, corpi intermedi?
di Carlo Stagnaro e Luciano Lavecchia
Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso del Comune di Agrigento contro il progetto del Rigassificatore di Porto Empedocle, un progetto che risale a 6 anni fa, che prevede una capacità di 8 mld di m3, e investimenti per 650 mln. Read More
Premessa. Parlerò d’altro, di mercato, Italia, e Corriere e Repubblica di oggi. Ma prima dirò perché non ho aggiunto commenti a chi al precedente mio post su Marchionne – chi fosse interessato, trova un mio ulteriore articolo sul tema, sul Messaggero di oggi – mi ha definito “trinariciuto liberista”, aggiungendo che urlo perché ho poche idee, e che ho anche seri problemi psicologici, e che infine non attaccherei i giornalisti di destra ma solo queklli di sinistra che fanno “eguali porcate”. Read More
Come incidono il potere contrattuale delle compagnie e le discriminazioni tarrifarie praticate dai gestori sul mercato aeroportuale e sul consumatore finale? A questa domanda hanno cercato di rispondere empiricamente Jonathan Haskel, Alberto Iozzi and Tommaso Valletti del Ceis di Tor Vergata ricorrendo a due modelli standard di oligopolio applicate al settore: quello di Cournot e quello di Bertrand.
Altra disastrosa asta di titoli di stato in Eurolandia, questa volta in Spagna. All’indomani della messa in outlook negativo da parte di Moody’s, Madrid ha piazzato due emissioni, a 10 e 15 anni, per le quali aveva preventivamente ridotto l’importo di emissione, nel tentativo (fallito) di contenere l’impatto di mercato sui rendimenti.
Il tornado di piombo sulla “torbida relazione” tra il Cav. e Vlad ha impedito a molti di porsi la domanda più scontata: perché l’Eni vuole il gasdotto russofilo South Stream, anziché quello atlantista Nabucco? Come spesso accade, si è trascurata la risposta più semplice: perché lì stanno i soldi.
Dal bruco alla farfalla
Riceviamo da Stefano Quintarelli e volentieri pubblichiamo. L’autore è un carissimo amico, oltre che uno dei maggiori esperti italiani di tlc e digitale, provare per credere il suo Quinta’s weblog
Cos’è la televisione ? sembra una domanda banale perché tutti abbiamo in mente come riferimento cosa ERA la televisione: un servizio in cui un broadcaster emittente trasmette via etere i programmi televisivi (di cui ha acquisito i “diritti” per il suo paese) che, ricevuti da una antenna, vengono guardati su un televisore (un oggetto costituito da un sintonizzatore, uno schermo, degli altoparlanti).
Emittenti che, è bene ricordare, hanno degli obblighi di legge tra cui quelli riguardanti la par condicio, le fasce orarie di protezione dei minori, l’affollamento pubblicitario, la promozione di opere europee, le televendite, l’informazione sportiva, ecc.[1] Read More
Dedicherò solo poche righe al voto della Camera, coem avete visto cui siamo dati la regola di non fare post di politique politicienne. Silvio Berlusconi è un osso duro. Fini ha perso, Casini ha rotto politicamente e si è fatto contare alle urne, lui ha rotto personalmente e al dunque non ce l’ha fatta. Il Pd è nella palta. I problemi del Paese sono altri, e avremo altri terribili mesi di inedia. Sullo sfondo, elezioni con questa legge elettorale con Berlusconi ancora capo del centrodestra, e auguri al risultato. Per gente seria un nuovo impulso a emigrare perché non si salva praticamente nessuno, e nel pensarlo si prova autoribrezzo all’idea di diventare qualunquisti, qualunque cosa pensiate degli eccessi e delle tragiche promesse liberali mai mantenute da SB (io ne penso male e malissimo, dalle tasse alla spesa pubblica altissime alla riforma della giustizia mai varata pensando solo a sé, ma al dunque non c’è mai chi lo affronti senza scappare e lui resta in piedi ingessando sempre più tutto su se stesso, quanto alla sinistra in questi due anni l’ala liberal r firomista mi sembra travolta da posizioni neostataliste e tassaiole che mi fanno orrore, dei giustizialisti non parlo per evitare parole improprie, il neoproporzionalismo mi atterrisce per la spesa pubblica che provocherebbe con le mani libere di ogni partitino in Parlamento). Di fronte a tale scontro a coltello che fa altre macerie e avviene ignorando che tra poche settimane riparte l’euroballo del debito e noi ci finiremo dentro, dico che Dio aiuti l’Italia – e cioè i milioni di italiani che faticano seriamente senza fiatare e vengono assassinati dal fisco. Preferisco dedicarmi a una questione che considero purtroppo più seria. Anch’essa perfetta sintesi del gap italiano. Che cosa vuole Marchionne a Mirafiori? Read More