29
Dic
2010

I Moltiplicatori Insufficienti di Cwik e Wieland

La ragione a volte arriva per vie inaspettate. T. Cwik e V. Wieland, nel working paper n.1267 della BCE “Keynesian Government Spending Multipliers and Spillovers in the Euro Area”, ci confermano che il moltiplicatore della spesa pubblica è inferiore a 1, cioè che per ogni euro di spesa pubblica il PIL sale solo di una frazione di euro; si smentiscono così le teorie Keynesiane (e Krugmaniane) di moltiplicatori superiori all’unità (per qualcuno addirittura pari a 5) che porterebbero la spesa pubblica a ripagarsi da sola. Volendo potremmo fermarci qui e dichiarare vinta una battaglia contro il Big Government, ma vale la pena approfondire almeno la parte fondamentale del lavoro dei due economisti. Read More

28
Dic
2010

Tra rivoluzione Marchionne e incognite del 2011. La Fiat ancora in salita

Il 2010 è stato certamente un anno segnato dalla “rivoluzione Marchionne”. L’amministratore delegato di Fiat è stato il protagonista di una rivoluzione non proprio silenziosa nel rapporto tra impresa e sindacati.

Pomigliano, Mirafiori e Melfi non sono solo 3 dei più importanti stabilimenti di Fiat in Italia, ma il simbolo di un cambiamento.

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27
Dic
2010

La neolingua di Attilio Befera

Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Attilio Befera, intervistato dal Gr Rai, ha definito “estremamente positivo” il risultato dei rimborsi fiscali 2010, spiegando:

Si tratta di un’immissione di liquidita’ in un momento di crisi, stiamo facendo camminare la macchina molto meglio del passato, da un lato con migliori servizi e molta piu’ telematica, dall’altro con una migliore presenza sul territorio.

Grazie alla generosità dell’Agenzia delle entrate, alle imprese verranno restituiti circa 10 miliardi di euro, e altri 800 milioni alle famiglie. Ciò che a loro sembra positivo a me pare, con rispetto parlando, una presa per il culo.

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23
Dic
2010

Mirafiori, il patto di Natale è sto-ri-co

L’accordo per Mirafiori è storico e decisivo. In pochi giorni, è diventato evidente a tutti che c’erano tutte le premesse per chiudere oggi stesso l’intesa di massima. Le rappresentanze dei lavoratori iscritti a Cisl, Uil e Fismic hanno ribadito che la disponibilità è piena, ed il favore esplicito all’ultima proposta avanzata da Sergio Marchionne. Quella di subordinare la decisione dell’azienda di investire il quasi miliardo di euro annunciato per il potenziamento di Mirafiori a una prova di democrazia diretta, estesa a tutti i lavoratori dello stabilimento. Se l’intesa passa con la maggioranza dei voti tra i lavoratori, anche solo col 51% ha detto Marchionne, allora si va avanti, s’investe e si lavora tutti alle nuove condizioni. ma con ua decisiva innovazione: la newco nasce fuori dall’accordo interconfederale del 93, che a differenza dello Statuto dei lavoratori consentiva anche a chi non firmava i contratti di presentare liste per le rappresentanze sindacali godendo di tutti i diritti. In altre parole, chi non firma a Mirafiori sta fuori. Gli altri sindacati non ne potevano più di una Fiom che non firma da tre contratti dei metalmeccanici, ma è sempre pronta a riorganizzare manifestazioni e scioperi. Marchionne riscatta gli ultimi decenni di storia Fiat, tenacemente ferma sul punto che senza Fiom non si andava avanti nelle intese, ma in compenso si ottenevano gli aiuti pubblici. E’ una svolta profondissima: e ora bisogna sperare e fare in modo che nelle urne i sindacati che condividano tale impostazione non vengano travolti dalla pressione terrible che media e intellettuali metteranno in campo, a favore della Fiom e in nome naturalmente dei diritti violati.  Perché se questa linea passa a Miafiori, si estende a macchia d’olio finalmente nel Paese. Superando persino la ritrosia di Confidustria, dovuta al fatto che molti in Federmeccanica temono la durezza della ritorsione Fiom. Read More

23
Dic
2010

Aeroporti tra caos-neve, nazionalizzazioni e pianificazioni

Rinazionalizzare gli aeroporti? Questa è la proposta shock che circola in Gran Bretagna dopo il fallimento della gestione dell’emergenza neve a Heathrow. L’aeroporto londinese, il piú grande d’Europa, con oltre 66 milioni di passeggeri l’anno, è andato incontro i giorni scorsi ad uno dei blocchi più gravi che si ricordi nella storia dell’aviazione civile. Il maltempo ha colpito un po’ tutta Europa, ma il principale scalo di Londra ha registrato il maggior numero di cancellazioni. British Airways, la compagnia di bandiera britannica, ha annunciato perdite fino a 70 milioni di euro, una cifra quasi tre volte quella denunciata da AirFrance-KLM alle prese con il blocco di Parigi Charles De Gaulle. Read More