2
Mar
2011

Terzo pacchetto energia: procedura di infrazione in arrivo?

La bozza di decreto per il recepimento del Terzo pacchetto energia – che deve essere introdotto nell’ordinamento nazionale, teoricamente, entro domani – è incompatibile con lo spirito e la lettera delle direttive. Per questo, a meno che non subisca cambiamenti sostanziali, l’Italia sta acquistando un biglietto di sola andata verso una procedura di infrazione. Ora vi spiego perché.

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28
Feb
2011

Vi avviso: sono indagato

Per convinzione rafforzatasi negli anni, applico a me stesso quel che riservo agli altri. Informo dunque tutti i lettori del blog di quel che trovate oggi in un articolo a pagina 25 del Corriere della sera, in un articolo di taglio basso dal titolo “Il super manager della sanità indagato per l’appalto Teleospedale”. Il manager è il direttore generale della Sanità lombarda, Luigi Lucchina. L’accusa è turbativa d’asta. Ci si riferisce alla gara di evidenza europea con la quale, nella scorsa primavera, la Lombardia assegnò tra concorrenti il servizio di una televisione a palinsesto socio-sanitario negli spazi pubblici degli ospedali. L’idea è quella di un servizio offerto da privati, che non costa un euro al gestore pubblico della sanità ma anzi gli porta milioni di royalties dalla pubblicità raccolta, con cui il servizio si regge economicamente. Ho appreso dalla notifica di una richiesta di proroga delle indagini, svolte dai pm milanesi Fabio De Pasquale e Luisa Baima Bollone, di essere indagato anch’io, come il Corriere informa. Non avevo e non ho alcun incarico nella società che si presentò tra le altre in gara e la vinse, la MMH. Non ne ero né ne sono socio. La società mi chiese di coordinare i servizi giornalistici, e mi sembrò un’ottima idea, coerente a quel che ho sempre pensato: ripeto, non un euro dal pubblico, ma euro portati dal privato al pubblico.  Il 29 novembre scorso la polizia giudiziaria ha proceduto a perquisizioni e sequestri nella sede della società, a soci e amministratori. Dalla proroga delle indagini che riguardano anche me si apprende che sono state intercettazioni telefoniche, a fornire elementi. All’origine dell’indagine l’esposto di un consigliere regionale lombardo della Lega, Stefano Galli, se capisco bene convinto che dietro il progetto vi sia stato un giro di tangenti, e già in passato convinto che analoga cosa riguardasse un incarico da parte del ministero della Giustizia a soci della MMH, per verificare come realizzare una banca dati sulla produttività della magistratura.  L”idea di pagare o far pagare denaro per assicurarsi un servizio pubblico fa a pugni con tutto quello che ho detto e fatto nella mia vita. Tutto quello che so è che sono indagato,  che non so se e per quanto sono stato intercettato, che oggi la notizia è sul Corriere, e che naturalmente risponderò appieno ai magistrati.  Ognuno di voi è libero di pensare che sia un miserabile incoerente: a me fa ribollire il sangue la sola idea. E’ ovvio che ‘ora in poi dovrò automoderarmi su tutti i temi delle intercettazioni e della giustizia, per impedire che chiunque di voi a cominciare dai miei colleghi legittimamente pensi sia mosso da interessi personali. Mi do da solo il benvenuto nel tritacarne mediatico-giudiziario.

26
Feb
2011

La Libia e noi / 1. Il petrolio

Negli ultimi giorni si sono lette cose molto allarmistiche sui potenziali effetti dei disordini libici sul nostro paese. Credo che si siano ampiamente sopravvalutati gli aspetti di “sicurezza energetica” per il nostro paese – che per ragioni in parte strutturali, in parte congiunturali non mi pare debba temere granché – e si siano forse sottovalutate le possibili conseguenze di ordine più generale. Su quest’ultimo aspetto rimando a Massimo Nicolazzi, che è intervenuto sul sito di Limes. Vorrei, invece, soffermarmi sul rapporto tra Italia e Libia, con una precisazione: come ho scritto su Quotidiano energia, non mi interessano gli impatti sulle aziende italiane che hanno interessi in Libia. Questi sono affari loro e dei loro azionisti (mi spiace solo di essere costretto, in quanto contribuente, a essere azionista di alcune di loro). Mi interessa, invece, riflettere sulla sicurezza energetica italiana. Lo farò in due post: in questo, dopo una premessa generale, parlerò del petrolio. Nel prossimo del gas.

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25
Feb
2011

La religione dell’antitrust – Recensione di Emanuela Mirabelli

Emanuela Mirabelli recensisce La religione dell’antitrust. Riti e pratiche della politica della concorrenza, di Edwin S. Rockefeller (IBL Libri, 2011).

L’antitrust può essere definito come un insieme intricato di nozioni economiche e giuridiche, convinzioni e supposizioni. O meglio, si può affermare che l’antitrust non è definibile, in quanto nessuna delle disposizioni normative in materia è in grado di spiegare puntualmente di che cosa si tratta. È proprio ciò che sostiene Edwin Rockefeller nel libro La religione dell’antitrust. Riti e pratiche della politica della concorrenza (IBL Libri, 2011), ultima uscita della casa editrice dell’Istituto Bruno Leoni. Read More

24
Feb
2011

Piccole riflessioni sulla giustizia (parte II)

E’ una grande sfortuna che in questo paese non si possa riflettere senza finire in caciara politica sul perché vi siano delle buone ragioni affinché pubblica accusa e magistratura giudicante abbiano un maggior livello di separazione. E che tale separazione, con lo scopo di garantire sia l’indipendenza dell’inquirente che quella del giudice, rafforzi l’autonomia di entrambe evitando reciproche commistioni. Nel valutare l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche nel dibattito attuale non si discerne minimamente gli strumenti di indagine da quelli di cattura. Difficile essere contrari all’utilizzo di tali mezzi per la ricerca di un latitante o di un pregiudicato. Ma la situazione è ben diversa ex ante, in fase di indagine, quando la presunzione di innocenza prevale ed è lo Stato a dover giustificare il perché delle proprie azioni. La fattispecie non è molto dissimile dalla violazione della corrispondenza privata, la cui segretezza è tutelata dalla carta costituzionale e la cui violazione è sottoposta appunto a riserva di legge. Al contrario di adesso, nel 1973 fu il Tribunale di Bolzano a sottoporre lo strumento dell’intercettazione telefonica a giudizio di legittimità presso la Corte Costituzionale mentre la Presidenza del Consiglio tramite l’Avvocatura dello Stato si esprimeva in suo favore sulla base di considerazioni per altro prettamente utilitaristiche (ironia della sorte, l’indagine aveva come ipotesi di reato l’esercizio della prostituzione in un albergo privato…). Questo semplicemente per ricordare che argomenti quali la definizione operativa del come e quando lo stato può intercettare così come quale peso attribuire in sede processuale a dichiarazioni verbali estrapolate da conversazioni private siano rilevanti per un liberale a prescindere e nonostante la situazione attuale.

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23
Feb
2011

Beni culturali: cercasi “ricetta Italia”

L’Istituto Bruno Leoni, in collaborazione con Confcultura, ha organizzato l’incontro su “Quale governance per i beni culturali?”, a cui ha fatto da premessa il briefing paper: “Pompei. Il ruolo degli incentivi per una buona gestione del patrimonio culturale”, presentato dagli autori Filippo Cavazzoni (IBL) e Martha Friel (IULM). Read More

22
Feb
2011

Piccole riflessioni sulla giustizia (parte I)

E’ un vera sciagura per questo paese che non si possa avviare un discorso serio sull’amministrazione della giustizia, sui poteri dello Stato e sui diritti del cittadino senza scadere inevitabilmente nel ciarpame della politica da avanspettacolo. Questo per due ordini di ragioni: la particolare importanza del tema e le differenti concezioni dello Stato e del potere politico soggiacenti alle discussioni sul ruolo della sfera pubblica.

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