8
Mar
2011

Cari rinnovabilisti, non fate cazzate

Cari rinnovabilisti, non scendete in piazza. La guerra polarizza e costringe a fingere che al mondo esistano solo il bianco e il nero, il sì e il no, un estremo oppure l’altro. Sicché obbliga tutti quelli che osservano lo scontro, avendo magari delle posizioni sfumate (o, preferisco dire, razionali) a chiamarsi fuori, o a schierarsi a malincuore con la truppa meno distante dalle proprie posizioni. La guerra costringe a prendere le decisioni sbagliate. Questo è un aspetto cruciale che non tutti hanno metabolizzato. Per dirla nel modo più semplice e chiaro possibile, comunque vadano le cose l’età dell’oro è finita: i soldi non piovono più dal cielo e tutti, decisori pubblici e imprese del settore, sono chiamate a compiere scelte e correre rischi. Il reddito non è più garantito. Il rendimento non è più una variabile indipendente. Quindi è cruciale dare un assetto sensato, e stabile, a tutto l’ambaradàn.

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7
Mar
2011

Patrimoniale straordinaria, la prognosi è infausta

La migliore definizione di cosa è una patrimoniale straordinaria l’ha fornita il professor Ugo Arrigo, proprio dai pixel di Chicago Blog, con una immagine terribilmente vivida:

Una persona si reca in banca per chiedere un fido. L’impiegato gli domanda: “Quali asset può dare in garanzia? L’appartamento del mio vicino

La proliferazione di proposte di manovre di finanza pubblica straordinaria sembra riflettere la presa di coscienza dell’esigenza di una discontinuità nella gestione dei conti pubblici.

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6
Mar
2011

Studenti (liberali) di tutto il mondo unitevi! – di Carlo L. Cordasco

SFL, “Students for Liberty“ (www.studentsforliberty.org), il più grande network studentesco liberale del mondo, sta inaugurando il suo network europeo, ESFL.
Lo scopo dell’organizzazione, sia nella sua sede originaria che in Europa, è di aggregare e sostenere studenti di tendenza politica liberale classica ed associazioni studentesche che promuovano la libertà individuale. Read More

6
Mar
2011

Rinnovabili e/o nucleare? Di Paolo Mutti

Riceviamo da Paolo Mutti (amministratore delegato di Solsonica) e volentieri pubblichiamo questo articolo comparso, per la prima volta, su MF del 2 marzo 2011.

L’acceso dibattito in corso oggi nel Paese sull’eccessivo costo del fotovoltaico mostra tutti i limiti di una miope radicalizzazione e ideologizzazione delle scelte di politica energetica. Occorre qui ricordare che l’energia non ha colore politico né aiuta nessuno affrontare le scelte energetiche di un Paese mediante la demonizzazione dell’una o dell’altra alternativa. Le scelte energetiche di un Paese devono essere bensì realizzate tenendo conto delle diverse alternative possibili per comporre il mix energetico più adatto che porti a diminuire la dipendenza dai combustibili fossili.

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6
Mar
2011

La Libia abbatterà Alitalia?

Il trasporto si ritrova un’altra volta di fronte ad uno shock esterno. La crisi libica e medio orientale in generale, hanno portato ad un’impennata dei prezzi del petrolio, con il brent che è arrivato quasi a 120 euro al barile.

Un tale incremento di prezzo provoca un diretto aumento dei costi. Chiaramente le compagnie aeree sono coperte con le opzioni sui carburanti, ma se tale aumento dovesse protrarsi nel tempo, il settore si ritroverebbe di fronte all’ennesima crisi.

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5
Mar
2011

Quanto costa la patrimoniale?

Nello (scarno) dibattito sull’introduzione di una imposta patrimoniale per ridurre lo stock del debito pubblico, molti aspetti sono rimasti in ombra. Per esempio, si è riflettuto poco sul fatto che un intervento dal lato delle entrate, senza un corrispettivo (e duro) intervento dal lato della spesa, avrebbe sì ridotto il rapporto tra debito e prodotto interno lordo, ma solo per vederlo ricrescere in funzione della naturale tendenza allo “sbilancio” dei nostri conti pubblici. Un altro fattore che è stato incredibilmente trascurato è il dogma dell’immacolata concezione della patrimoniale: come se fosse possibile sottrarre 560 miliardi di euro al settore privato, senza produrre alcuna reazione da parte degli attori economici.

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4
Mar
2011

Se il re è nudo nel campo dei miracoli

Riceviamo dal Professor Angelo Spena e volentieri pubblichiamo

Il Decreto sulle Fonti Rinnovabili

La caduta percentuale dei consumi di energia (8%) superiore a quella del PIL (6,8%) dall’inizio della crisi economica conferma la maggiore criticità in Italia del comparto manifatturiero e dei beni strumentali rispetto a quelli delle attività dematerializzate. La gran parte dei posti di lavoro sono stati persi lì. E l’industria della produzione energetica, da quella delle rinnovabili a quella nucleare, del carbone o degli idrocarburi, non è ad alta intensità di lavoro, ma di capitale: come hanno calcolato Lavecchia e Stagnaro, per ogni posto di lavoro “verde” potrebbero esserne creati mediamente più di 4 nell’economia in generale, o di 6 nell’industria. Read More