La guerra italo-francese e il rischio degli aerei di Stato
Siamo un popolo strano, noi italiani. Copiamo sempre gli esempi peggiori. La Francia, con la quale è iniziata una vera battaglia economica, persegue una politica di difesa delle aziende strategiche e noi seguiamo i cugini transalpini. Poco importa che la difesa (settore strategico in Francia) sia diverso dallo yogurt (settore strategico in Italia?); ciò che importa è considerare l’intervento dello Stato come salvifico dall’invasore straniero. La storia si ripete. Esattamente tre anni fa, il clima pre-elettorale stava portando ad uno degli scempi più grandi registrati nel nostro Paese: la difesa dell’italianità di Alitalia. Non si volevano i francesi di AirFrance-KLM allora, come non li si vogliono ora per il caso Lactalis-Parmalat. Quali “vantaggi” portò l’italianità? Oltre tre miliardi di euro di costi diretti per il contribuente, oltre ad una chiusura del mercato aereo che ancora oggi provoca danni per i viaggiatori aerei italiani.