26
Apr
2011

L’Opa francese su Parmalat e la risposta giusta

Tutti i media italiani rimbalzano la notizia dell’OPA lanciata da Lactalis su Parmalat come una “sorpresa”. Francamente, non capisco perché sorprendersi.  Oppure si pensa che Lactalis dopo essere giunta al 28,9% del capitale di Parmalat attendesse pianamente e disciplinatamente un qualunque esito comprensibile del  confuso assieparsi di soggetti italiani al tavolo Parmalat? E cioè della  politica, la CDP e il Fondo strategico annunciato per parte pubblica, per parte privata banche e imprese concorrenti come Granarolo, o altri imprenditori chiamati a raccolta dalle banche in nome dell'”operazione di sistema” e in realtà disinteressati al core business. L’OPA non è affatto una sorpresa. A mio modo di vedere, esiste una sola modalità davvero corretta e utile, al’azienda e ai suoi soci come più estesamente all’Italia, per rispondere a questa francese, che è un’operazione di mercato a tutti gli effetti. Read More

23
Apr
2011

Nucleare, quaquaraquà. Di Antonio Sileo

Riceviamo da Antonio Sileo e volentieri pubblichiamo.

«Gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, chè mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito…  E infine i quaquaraquà».  Ecco, spiace ricorrere a Sciascia (Il giorno della Civetta, 1961), ma sugli accadimenti atomico – parlamentari freneticamente succedutisi  nei giorni scorsi ci pare che, insomma, con rispetto parlando per i pigliainculo, i quaquaraquà stiano proprio là dove in altri romanzi di solito ci sono i burattinai.

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21
Apr
2011

Voglie dirigiste aeroportuali

Contro qualunque piano degli aeroporti. Potrebbe essere uno slogan, ma è purtroppo un’affermazione necessaria da fare.

L’idea del piano che fu anche dell’ex Ministro dei Trasporti comunista Alessandro Bianchi e torna periodicamente di attualità. La necessità di pianificare può essere facilmente confutata dai numeri dello stesso Ente Nazionale dell’Aviazione Civile.

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20
Apr
2011

Minoranza a chi?

Parmalat, Generali, Telecom: sotto a chi tocca. Perché fra la lobby dei consiglieri indipendenti, il piccolo esercito dell’ Assogestioni targata Siniscalco e gli investitori stranieri si stanno aprendo nuovi varchi nella governance dei totem della finanza e dell’industria. Read More

19
Apr
2011

Nucleare. Incapaci

L’Italia del passato ha una storia nucleare sofferta e gloriosa. L’Italia del presente ci ha riprovato, ma l’illusione è durata un battito di ciglia. Forse avevano ragione quelli che dicevano che il nostro paese non è capace di gestire sistemi complessi. Fatto sta che l’odierna decisione di soffocare l’atomo è una esemplare testimonianza di pressapochismo politico ed elettorale.

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18
Apr
2011

La sentenza esemplare del caso Thyssen

È giunta la pronuncia tanto attesa della Corte d’Assise di Torino sul caso Thyssen e la sentenza è davvero durissima. Non lo si può negare. In linea di principio, sembra sproporzionato considerare come “dolo eventuale” la decisione della società di posticipare i lavori di messa in sicurezza dell’impianto. La decisione della società può apparire biasimevole, ma non fino al punto di considerare i suoi amministratori alla stregua di consapevoli assassini. Per esprimere qualsiasi tipo di giudizio sul caso concreto vanno però letti gli atti processuali e soprattutto la motivazione della sentenza. Certo è che essa non riporterà in vita quei lavoratori caduti vittime nell’incidente.

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17
Apr
2011

Tremonti, Maroni e gli immigrati

Chi ha ragione, Tremonti o Maroni, sugli immigrati e l’occupazione? Rispondo, ma certo hanno torto i francesi, che stanno inscenando l’ennesima commedia da ex grande potenza fallita ai nostri confini di Ventimiglia, e ormai arrivano a bloccare i treni dall’Italia. Una buffonata da anni Trenta: Berlusconi non sarà gran che come stile ma Sarkò ormai gli fa un baffo.  Read More

16
Apr
2011

We want our money back

E’ arrivato il momento di dirlo, chiaro e forte. Dopo le province, anche le circoscrizioni vanno abolite. Chi siede nei cd. consigli di zona non ha minimamente presente quale sia la situazione finanziaria del nostro paese, il livello del nostro debito pubblico e l’incidenza della nostra spesa sul PIL. Eppure, si suole dire che più il centro di spesa è vicino al cittadino più fa i suoi interessi. La chiamano sussidiarietà. Non si tiene conto che la politica è, a qualsiasi livello, molto crudamente distribuzione di denaro pubblico. Punto. I politicanti locali cercheranno sempre di guadagnarsi la rielezione, favorendo le piccole clientele di quartiere, una volta i commercianti, un’altra le parrocchie, un’altra ancora le associazioni  non-profit. E’ la politica, bellezza! Quasi come giocare a Monopolino.

Basta dare un’occhiata alle deliberazioni della Circoscrizione 3 del Comune di Torino, tra le più grandi della città. Tre quarti di esse è dedicata all’erogazione di prebende, ribattezzate “contributi” nella neolingua degli amministratori dalle mani bucate. Giudicate voi. 8000 euro sono stati versati nello scorso settembre ai commercianti per la festa di Halloween, 5900 alla Compagnia delle Opere (poverini ne hanno bisogno…), 7600 ad un centro di ascolto psicologico. E potrei continuare all’infinito. Qualsiasi deliberazione avrebbe meritato il voto contrario. Viceversa, quasi nessun consigliere, di maggioranza (centrosinistra) o di opposizione (centrodestra), si è mai opposto. Salvo poi piangere miseria dalle pagine della Repubblica o della Stampa per i tagli del gettone di presenza.

Abbiate un po’ di buon gusto: tacete.