Tasse: acqua pura, acqua chiara, voglio finalmente bere
Il bilancio complessivo degli ultimi due giorni è disastroso, per il governo. Lo scambio di epiteti tra ministri nella confertenza stampa di presentazione della manovra, l’effetto degli atti giudiziari provenienti da Napoli sull’onorevole Milanese collaboratore di Tremonti, l’intervista odierna a Repubblica di Berlusconi nella quale Tremonti è descritto come un vero e proprio nemico interno, le dichiarazioni ai magistrati del titolare dell’Economia in merito a lotte di potere tra due cordate della Guardia di Finanza una delle quali farebbe capo a Palazzo Chigi e che alimenterebbe gli attacchi ai suoi danni, l’annuncio del premier che la norma salva-Fininvest è stata scritta dal Tesoro e dalla Giustizia e verrà ripresentata in Parlamento. Tutto ciò fa ulteriormente perdere anche la parvenza di credibilità a un esecutivo sempre più minato, nel giudizio pubblico e nei sondaggi, da una crisi che è personale del premier, politica della sua compagine, e morale dell’intero orizzonte di valori e comportamenti che vengono posti in essere dal centrodestra mentre agli italiani si chiedono nuovi sacrifici impegnativi. Per chi, come noi, crede in mercato e concorrenza, in uno Stato più agile e concentrato nel poco che dovrebbe fare meglio, in un fisco meno oppressivo e dunque in meno spesa pubblica bruciata a vanvera, non è possibile ragionare in nome del “gli altri sarebbero peggio”. Peggio di tutto è chi rende col suo operato impresentabile per anni a venire ciò in cui noi crediamo. E poiché non siamo fatalisti ma crediamo nella forza dell’individuo e della società, bisognerà adoperarsi perché dal basso nasca nei prosismi mesi qualcosa che risponda sul serio all’esigenza di dare rappresentanza credibile a ciò che non può e non deve essere confuso con interessi personali, meschine compromissioni ed evidenti incompetenze, quali quelle che riempiono le cronache politiche in questa fase. Io, almeno, la penso così. Ma non impegno alcuno che scriva qui, e m’interessa capire come la pensate voi, qualunque sia il vostro giudizio: non ne faccio questione di politica, qui tentiamo di evitarlo sempre, ma di concreti spartiacque sulle misure economiche da assumere per dare solidità alla finanza pubblica e far ripartire la crescita.