Liberisti in Italia, che fare? Apriamo il mercato delle idee
I commenti degli ultimi giorni su Chicago-blog, in particolare a questo mio post e alle “260 parole” di Federico Pontoni rivelano quanto profonda sia la disillusione di molti circa il governo attuale. È normale che fra i liberisti lettori di “Chicago-blog” ci si divida, fra quelli che, come Indro Montanelli, “ve l’avevano detto”, cioè che non si erano mai accodati al pifferaio magico Berlusconi, e quelli che invece pensavano che la “rivoluzione liberale” potesse essere il prodotto, o almeno una conseguenza inintenzionale, dell’azione politica del Cavaliere.